Duncan's POV:
Aaaaah la prigione fa davvero schifo: il cibo è pessimo e il letto è scomodo. Che palle...
Sta mattina a colazione mi sono seduto ad un tavolo con quattro tizi con facce poco raccomandabili, ma alla fine mi sembrano brave persone, almeno mi sono fatto 4 amici...
Una guardia dopo la colazione mi scorta velocemente alle mia desolante cella chiudendomi dentro. Penso che ci resterò tutta la giornata... strano, solitamente in riformatorio c'era il tempo per scorrazzare in giro e bullizzare le checche... mio dio che noia...
Vabbè aspetterò che venga a farmi visita la mia ragazza, sono sicuro che verrà... spero che verrà... non si sarà già dimenticata di me vero?!
?:"Duncan?" A risvegliarmi mai miei pensieri stressanti è una voce che mi sembra di aver già sentito...
Guardo fuori dalle sbarre e vedo un ragazzo poco più grande di me in uniforme con una faccia che mi è familiare...
Duncan:"Brick? Che ci fai qui?! Come mai con l'uniforme?"
Brick:"beh... sono cambiate un po' di cose hehe..."Brick era un mio vecchio amico in riformatorio, sempre dentro per qualche bravata come me. Alla fine è sempre stato una brava persona, non so come faceva a finire dentro con quella faccia da angioletto e quella strana dedizione che ha verso l'onore e il rispetto... in effetti mi è sempre sembrato un ottimo poliziotto... e adesso me lo ritrovo in uniforme?!
Scoppio a ridere battendo il pugno al mio amico dall'altra parte.
Duncan:"fratello ma chi se lo immaginava! Da quanto lavori qui?"
Brick:"un annetto, ho finito l'accademia militare un anno e mezzo fa e adesso finalmente ho l'uniforme" dice fiero di se.
Duncan:"oh allora sei passato al alto buono eh?" Lo prendo in giro.
Brick:"oh smettila, anche tu mi sembri più tranquillo di un tempo haha"
Duncan:"Che cosa intendi dire?!"
Brick:"beh, hai una faccia molto più rilassata e mi sembri più socievole"
Lo guardo di sbiesso. Non capisco perché tutti vedono in me questo grande cambiamento, a me sembra di essere sempre lo stesso... okey, forse un po' più pappa molle... però sono sempre lo stesso duro Duncan!
Brick:"ti ho visto a mensa fare subito amicizia, da quello che mi ricordo, in riformatorio, non facevi amicizia, ti facevi rispettare e basta hahah"
Duncan:"mi rispetteranno tutti anche qui." Dico sicuro.
Brick:"certo... ehm... che ci fai qui? Che hai combinato?"
Duncan:"beh... sta volta davvero niente... non so perché sono qui..."
Brick mi guarda sorpreso.
Brick:"ti sei seriamente messo a posto?"
Duncan:"beh... messo a posto è un parolone... però ho messo un freno a queste cose"
Brick mi scruta con molta attenzione.
Brick:"mmmm... mi sembri stranamente sincero... assurdo..."
Duncan:"Già... visto che roba? Adesso vorrei solo capire come uscire di qui e tornare a casa..." dico rattristandomi ripensando a Gwen.
Brick:"hai una persona importante che ti aspetta?" Mi chiede apprensivo. Io mi limito ad annuire.Brick non è uno che fa tante domande, ma capisce subito tutto solo osservando.
Brick:"beh, se non hai fatto niente non possono tenerti chiuso qui dentro. Andrò a scoprire che succede e ti tirerò fuori. Devi tornare dalla tua bella no?" Mi dice finendo con un occhiolino.
Io sorrido e lo ringrazio infinitamente, lui si allontana promettendomi di tornare presto.Perfetto... va tutto a gonfie vele all fine: Brick è dalla mia parte e fa parte de fronte nemico, fuori, spero, si stiano attivando per darmi una mano e Courtney farà una brutta fine. Tutto perfetto.
Gwen's POV:
Mi sveglio con un gran mal di testa ancora sul divano tra le braccia di Scott ancora nel mondo dei sogni.
Mi stropiccio gli occhi e mi alzo per andare in bagno a buttarmi dell'acqua fresca sulla faccia. Sono uno straccio, ho tutto il trucco colato sulle guance che cazzo...
Vado in cucina e mi preparo la colazione... senza i puncake di Duncan la mattina mi sento persa...
Mi faccio una tazza di latte e mi siedo prendendomi la testa tra le mani. E adesso che faccio?! Come faccio a tirarlo fuori?!
Inizio a bere il latte e noto un bigliettino stropicciato sul tavolo. Che è?
Lo prendo e lo apro: è un numero di telefono.Guardo il foglietto confusa cercando di ricordare ma niente. Di ieri sera ricordo soltanto la polizia che porta via il mio ragazzo...
Giro il foglietto e leggo un nome: Heather... LA TIZIA CHE VOLEVA AIUTARMI CERTO! Ora mi ricordo!
Mi aveva detto di chiamarla e che mi avrebbe aiutata... è dalla nostra parte... chissà perché... Duncan mi ha detto che non era una persona affidabile... bah non mi faccio domande.
Prendo il cellulare, per fortuna ancora un po' carico, e compongo il numero.
Dopo pochi squilli qualcuno mi risponde:
Heather:"pronto?"
Gwen:"ehm... Heather?"
Heather:"oh Gwen... finalmente..."
Dalla voce sembrava ansiosa di ricevere la mia chiamata... vediamo...
Heather:"saputo niente del tuo tipo?"
Gwen:"purtroppo niente... sono solo molto confusa..."
Heather:"tranquilla. Io e Alejandro sappiamo tutto adesso. Quell'ispanica stronzetta non la farà franca"
La sua sicurezza rassicura anche me... ma tutto ciò mi sembra strano...
Gwen:"come mai mi vuoi aiutare? Dopotutto non ci conosciamo neanche..."
Heather:"non mi piace Courtney e io e Alejandro abbiamo le nostre buone ragioni per non far finire dentro Duncan"
Gwen:"ha fatto qualcosa che dovete nascondere?" Di sicuro sarà così...
Heather:"sono cose che è meglio che non ti dica, per il tuo bene. Ed è meglio che non si sappiano in un'aula di tribunale"
Oh bene... Duncan ha fatto più di una stronzata... ma per fortuna c'è qualcuno di potente che lo copre...
Heather:"alejandro ha parlato con suo fratello, l'avvocato di Courtney"
Gwen:"Josè?"
Heather:"esatto. Gli ha detto che non hanno niente in mano e che Courtney non riesce neanche a fare un discorso serio parlando di questa faccenda, inizia subito ad alzare la voce e insultare Duncan... che bambina inutile..."
Gwen:"beh, questo mi rassicura..." davvero...
Heather:"comunque, tu continua a cercare prove per scagionarlo, al resto ci pensiamo noi"
Gwen:"grazie mille Heather... come posso sdebitarmi" di sicuro non farà niente gratis...
Heather:"mmmm ci penserò. Ci sentiamo presto"Dice chiudendo la chiamata.
Wow che gente strana che c'è al modo... vabbè però ci aiutano.
Non riesco neanche ad appoggiare il telefono sul tavolo che mi arriva un'altra chiamata: Harold.ODDIO! avrà trovato qualcosa dai filmati delle videocamere della casa dei genitori di Duncan? Spero...
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𝐼𝓁 𝒸𝑜𝒾𝓃𝓆𝓊𝒾𝓁𝒾𝓃𝑜 || 𝒢𝓌𝓊𝓃𝒸𝒶𝓃
RandomGwendolyn Collins è una studentessa modello dell'Università di matematica più prestigiosa del suo paese. E ne va molto fiera. Ha deciso di far affittare una delle sue stanze della sua nuova casa per poter finire di pagare la retta scolastica... ma i...