Capitolo III

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Jeff
Appena sveglio mi viene un infarto quando mi accorgo di essere abbracciato a qualcuno. Poi apro gli occhi e mi rendo conto che è la ragazzina rompiscatole di ieri.
Mi alzo e vado in bagno a farmi una doccia, ma quando chiudo l'acqua sento dei rumori provenire dalla camera. Ghigno. Mi arrotolo un piccolo asciugamano alla vita ed esco così, coi capelli ancora bagnati. Il suo volto raggiunge quindici tonalità di rosso.

Jade
Credo di avere il viso più rosso di un peperone.
<<Ma ti sembra il caso?>> chiedo stizzita.
<<Hey! Dov'è finita la tua flessibilità?>>
<<Prova a cercarla vicino al tuo pudore.>>
<<Che vuoi farci? Non è colpa mia se non ho niente di cui vergognarmi.>>
E mica posso dargli torto con quei muscoli!
<<Fammi il favore di vestirti.>>
<<Vestimi tu.>>
Gli lancio addosso un cuscino.
<<Idiota!>>
<<Scusa, preferisci spogliarmi?>>
Dio, che caldo! Ho il viso in fiamme!
Non rispondo e mi chiudo in bagno, cercando di calmare il battito del mio cuore. Faccio una doccia veloce e mi cambio, poi esco e senza rivolgergli la parola scendo di sotto.
<<Buongiorno Jade. Come hai dormito?>> mi chiede Liu.
Ripenso al corpo di Jeff.
<<Benissimo, grazie.>> mento.
<<Mi rendo conto che Jeff può essere un coinquilino difficile da sopportare, ma ci farai l'abitudine.>>
<<Oh, non c'è problema: ha trovato pane per i suoi denti.>>
Continuo a chiacchierare con Liu durante tutta la colazione e lancio frecciatine a L.J. che ancora sembra essere dubbioso sulla mia presenza qui, poi torno in camera a guardare un film sul mio telefono. Quando entra Jeff, fingo di non sentirlo.
<<Allora, qual è la tua storia?>>
Non rispondo.
<<Vuoi che ti esponga la mia teoria?>>
Zitta Jade, zitta!
<<Sai piccola, non mi piace essere ignorato. Lo so che mi senti.>>
<<Non chiamarmi piccola.>>
<<Perché? Sei più piccola di me.>>
<<Non di tanto.>>
<<Ma sei comunque più piccola, il che ti rende "piccola".>>
<<Smettila.>>
<<Allora? Piccola, non ho tutto il giorno.>>
Mi giro.
<<Mi stai provocando?>>
<<Perché, ci sto riuscendo?>>
<<No.>>
<<Peccato.>>
<<Quello che so fare l'hai visto: quale avanzato livello di stupidità ti fa desiderare di vedermi arrabbiata?>>
<<Pensavo che sapessi tutto di noi: io amo il pericolo.>>
<<Attento, che a giocare col fuoco ci si brucia.>>
Lo vedo sgranare gli occhi e il suo respiro accellera. Quando mi ricordo la sua storia, mi rendo conto di aver fatto un'enorme gaffe.
<<Oddio...scusa Jeff, mi dispiace tantissimo, non volevo…>>
<<Lascia stare.>> Il tono è sbrigativo, tagliente. Come se volesse fingere che non gli importi ma al tempo stesso pensasse di non poter tenere questa maschera troppo a lungo. <<Allora? La tua storia?>>
<<Sentiamo la tua teoria.>>
Ghigna. <<Sei la tipica principessina in difficoltà con un cattivo alle spalle e in cerca di un principe azzurro.>>
<<Primo, non sono una principessa. Secondo, non sono in difficoltà. Terzo, alle mie spalle non c'è nessun cattivo e quarto se avessi voluto un principe azzurro non sarei venuta qui, ti pare?>>
<<Hai la lingua svelta, mi piace. Chissà in quali altri ambiti potresti usarla.>>
Sento un calore infernale sulle guance e spero di non essere tanto rossa quanto mi sento calda.
<<Temo che non lo saprai mai.>>
<<Scommettiamo?>>
<<No. Ora per favore esci dalla stanza.>>
<<Mi cacci dalla mia stanza?>>
<<Sì.>>
<<Non puoi.>>
Mi alzo stizzita, recupero telefono, cuffiette e il plaid che stavo usando per coprirmi e scendo di sotto. Mi sistemo sul divano.
<<È... è… insopportabile!>>
<<Benvenuta nel club.>> afferma Liu.

^Angolo autrice^
Eh? Sono una brava bimba, io. Ve l'avevo detto.
Ok, ammetto che lo scorso capitolo era desolante in quanto a lunghezza e non è che questo sia l'Odissea, ma vi assicuro che si allungheranno... Parecchio!!
Ditemi cosa ne pensate. Si accettano critiche costruttive purché poste con educazione.
Vi adoro!!
Mezzosangue_Mudblood❤️

Addicted to a smooth criminalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora