-Mi guardò, a volte si prendeva delle pause per guardarmi, non mi dava fastidio, al contrario degli altri, lui non mi guardava come se fossi una creatura strana proveniente da un altro pianeta, lui mi guardava semplicemente perché gli piaceva guardarmi, o perché non aveva qualcosa di meglio da contemplare.- (...) -«Terza ed ultima regola: non permettere che il direttore ti tocchi.» Aggrottai le sopracciglia, non capii. «Cosa? Che vuol dire?» «Vuol dire, che se fai qualcosa che non dovresti fare, e ti mandano dal direttore, dovrai saper correre più veloce di lui.»- (...) -In quel momento Crawford aprì gli occhi, mi guardò, ma non disse nulla. E a me andava benissimo così. In quella stanza buia, in quel silenzio assordante, si sentiva solo il suono delle nostre carezze e dei nostri respiri, intenti a rincorrersi.-