Questioni di fiducia.

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Il mattino seguente, quando Harry, Ron ed Hermione arrivarono nella Sala Grande il soffitto sopra di loro era di un deprimente grigio da pioggia. Presero posto al tavolo dei Grifondoro e Harry notò che Alexandra era seduta al tavolo dei Serpeverde, intenta a parlare con suo fratello e, notò Harry con disgusto, con Malfoy.
Al fianco di Harry presero posto Fred e George, che avevano un sorriso smagliante.
"vi siete interessati molto alla ragazza nuova, non è vero?" chiese Hermione con un pizzico di acidità, che però non fece effetto sui gemelli.
"sono gemelli" iniziò Fred
"hanno 16 anni"
"e vengono dall'America"
"davvero vengono da così lontano?" chiese stupito Ron, addentando del pane tostato.
I gemelli annuirono "e in più non ti credono pazzo" Sorrise George, facendo l'occhiolino a Harry.
"che cosa?"
"loro ti credono. sai, per tutta la storia di Tu-Sai-Chi." spiegò Fred.
Harry non rispose, ma osservò i due gemelli al tavolo dei Serpeverde. Nessuno gli credeva. Da due mesi la Gazzetta del Profeta dava del pazzo a Harry e smentiva ogni minima affermazione sul ritorno di Lord Voldemort. Seamus, che divideva la stanza con Harry, proprio la sera prima aveva discusso con lui riguardo ciò.
Se non gli credevano i suoi compagni di scuola, perché gli credevano due completi estranei?

In quel momento una ragazza di colore, alta e con lunghe treccine si avvicinò a Harry. Era Angelina, nuovo Capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro, e diede ad Harry indicazioni sui provini per il nuovo Portiere. 
Alexandra Stone tornò al tavolo dei Grifondoro proprio quando la professoressa McGranitt avanzava lungo esso per distribuire gli orari agli studenti.
"Guardate oggi!" gemette Ron "Storia della Magia, due ore di Pozioni, Divinazione e due ore di Difesa contro le Arti Oscure.."
"Chi insegna Storia della Magia?" chiese Alexandra che aveva appena preso il suo orario e si stava sedendo alla destra libera di Harry
"il professor Binns. è un fantasma" rispose Hermione
"e si dorme una favola nelle sue ore" continuò Ron, facendo ridere la ragazza e facendo innervosire Hermione. 
"è il lunedì peggiore che abbia mai visto." 
"hai ragione fratellino" disse Fred, guardando l'orario che Ron gli aveva appena passato "puoi avere un po' di Torrone Sanguinolento a buon prezzo, se vuoi"
"come mai costa poco?" chiese Ron insospettito
"perché continui a perdere sangue dal naso finché non ti prosciughi; non abbiamo ancora trovato un antidoto" rispose George, servendosi un'aringa affumicata 
"E a proposito delle vostre Merendine Marinare" intervenne Hermione "non potete attaccare annunci sulla bacheca di Grifondoro per cercare cavie" 
"e chi lo dice?" chiese George esterrefatto. Alexandra osservava la scena divertita 
"Io" rispose Hermione.
"Cambierai registro molto presto, Hermione" disse Fred, afferrando una focaccina "Stai cominciando il quinto anno, e molto presto pregherai in ginocchio per una Merendina. Il quinto è l'anno del G.U.F.O. Vi faranno sgobbare da star male"
"Metà di quelli del nostro anno hanno avuto un esaurimento nervoso in zona G.U.F.O." raccontò George "Lacrime e scenate.. Patricia Simpson continuava a svenire. Il quinto è un anno da incubo."
"pensate che davvero quest'anno sarà così duro?" chiese Harry
"Oh sì" disse Ron "Deve esserlo, no? I G.U.F.O. sono proprio importanti, il lavoro che puoi cercare dipende da loro. Quest'anno, più avanti, ci sono anche gli incontri di orientamento professionale, me l'ha detto Bill. Così uno può scegliere i M.A.G.O. che vuole affrontare l'anno prossimo" 
"io e mio fratello l'abbiamo fatto qualche settimana fa" parlò per la prima volta Alexandra 
"davvero?"
lei annuì "Silente ha voluto incontrarci per darci il benvenuto in Inghilterra, e ci ha aiutati a scegliere per i nostri M.A.G.O."
"è stato Silente in persona a orientarvi?" chiese Hermione stupita 
"Beh, sì" ripose semplicemente "Avevamo molto di cui parlare e ci ha aiutati anche in questo. Dato che non eravamo ancora stati smistati in nessuna Casa non sapevamo a quale insegnante avremmo dovuto chiedere, così ha deciso di fare lui. Adesso scusate, ma ho un'ora di Difesa contro le Arti Oscure" 
"ti accompagniamo alla classe se vuoi" si offrirono i gemelli, alzandosi
Alexandra acconsentì con un sorriso e si alzò, seguendoli al di fuori della Sala Grande.
Nel frattempo anche Ron, Harry ed Hermione uscirono dalla Sala Grande, discutendo su cosa avrebbero fatto in futuro. 


Quando i ragazzi incontrarono di nuovo Alexandra fu nella sala comune di Grifondoro, dal momento che non a cena non si era fatta vedere. La sala comune era quasi vuota; molti erano ancora a cena. Alexandra era seduta in un angolo, osservando il fuoco. 
"oh, Ciao Alexandra" la salutò Harry.
Alexandra sbatté le palpebre, destandosi dai suoi pensieri. Guardò i tre amici e li salutò con un sorriso "potete chiamarmi Alex, o Lexa, alcuni mi chiamano anche Xandra" 
"oh, sicuro" annuì Ron. Prese posto insieme a Harry e Hermione nelle loro tre poltrone preferite vicino al fuoco. Non parlarono subito, così Lexa si alzò e si avvicinò a loro "vi lascio soli" 
"oh, no, la sala comune è di tutti" si affrettò a dire Hermione, quasi con tono di scusa.
Lexa sorrise "andrò a studiare in camera mia" Prese la borsa sul tavolo che era vicino a loro e se la mise in spalla "comunque" parlò, mettendo la mano sulla spalla di Harry, che alzò la testa per guardarla "presto si ricrederanno tutti, e ti dovranno delle scuse" tolse la mano e salì al dormitorio delle ragazze.
"non mi fido di lei" mormorò Harry.
"Come non ti fidavi di Piton al primo anno quando cercava di salvarti la vita? o come non ti fidavi di Malfoy che secondo te aveva aperto la camera dei Segreti?" ironizzò Ron.
"c'è qualcosa di strano in lei. Non so ancora cosa, però"
"Certo, intanto che dici di fare il tema per Piton?" senza aspettare una risposta, intinse la penna d'oca  nell'inchiostro. 
Hermione aprì la propria borsa, ma invece di prendere i libri, estrasse due oggetti informi di lana, li posò con cura su un tavolo vicino al fuoco, li coprì con qualche pezzo di pergamena stropicciata e si ritrasse per ammirarne l'effetto.
"Che cosa stai facendo, nel nome di Merlino?" Ron la scrutò come se temesse per la sua salute mentale
"Sono berretti per elfi domestici" spiegò lei sbrigativa  "li ho fatti quest'estate"
"Lasci in giro berretti per gli elfi domestici? e li copri di immondizia?"
"Sì." rispose Hermione in tono di sfida. 
"Non vale!" disse Ron arrabbiato "Stai cercando di indurli a prendere i berretti con l'inganno. Li liberi quando potrebbero non volerlo."
"Ma certo che vogliono essere liberi!" ribatté subito Hermione. Se ne andò, e sia Harry che Ron la videro prendere un pezzo di stoffa sporco sotto la sedia dove prima sedeva Alexandra. 
I due si guardarono interrogativi. 

The dark side.	//Fred Weasley [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora