Il giorno di Natale (Parte 2)

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Sebastian aveva appena finito di sistemare il letto con l'aiuto dei gemelli e si stava sfilando il mantello da viaggio. 
"Come avete fatto ad entrare?" Chiese George, sedendosi sul proprio letto 
"ci siamo Materializzati" 
"Vi siete...? ma non avete 16 anni?"
"in America ci si può materializzare a 16 anni" spiegò Sebastian, riponendo nel baule il mantello "Wow. e perché siete venuti in Inghilterra?" 
"I nostri genitori lavorano per il Ministero, e sono vecchi amici di Silente. Quando hanno saputo tutto quello che è successo con Voi-Sapete-Chi, hanno deciso di trasferirsi. Silente ha fatto entrare anche noi nell'Ordine perché ritiene che vivendo a Hogwarts con voi, e in tempi così duri come questi in cui la Umbridge assume sempre più potere, avere due bacchette in più di cui è sicuro di potersi fidare è un bene" Sebastian parlava senza guardare i gemelli, impegnato com'era a sistemare le sue cose. 
"perché non ce lo avete detto prima?" chiese Fred, osservando i suoi movimenti 
Sebastian alzò le spalle con disinvoltura e lo guardò "parlando per me, essendo finito a Serpeverde, sapevo che conquistare la fiducia di tutti voi sarebbe stato difficile. Non volevo che ciò accadesse solo perché sono nell'Ordine. Volevo che voi sapeste di potervi fidare di me a prescindere. Non so se per voi ha un senso"
"ce l'ha" lo rassicurò George 

Nella stanza delle ragazze, anche Alexandra spiegò a Ginny e Hermione perché erano lì e come avevano fatto ad entrare nell'Ordine.
E lo stesso avveniva nella cucina, dove Lupin e Sirius spiegavano a Molly chi erano quei due ragazzi e perché erano lì. 
Ben presto furono tutti riuniti in cucina per la cena. Li aveva raggiunti anche Tonks, a cui fu spiegata brevemente la situazione. Ma a lei non interessava molto: se gli altri dicevano che non c'era nulla di cui preoccuparsi, allora poteva fidarsi. 
La signora Weasley aveva perso ogni traccia di stupore e iniziale avversione noi confronti dei due sconosciuti, per dare spazio al suo lato più materno. 
"Come siete pallidi.. siete sicuri di star bene?" chiese loro per la terza volta "e come siete sciupati, ma vi fanno mangiare a scuola?" e servì loro un'altra abbondante porzione di zuppa. 
I due erano troppo educati, e forse anche un po' imbarazzati, per rifiutare. 
"come vi trovate a Hogwarts?" chiese loro Tonks. 
"oh, bene. Non è molto diversa da Ilvermorny."
Sebastian annuì alle parole della sorella "è vero. Anche lì ci sono quattro Case"
"Davvero?" chiese incuriosita Ginny
"Serpecorno, che sarebbe un po' come la vostra Corvonero, rappresenta la mente; Wampus che predilige i guerrieri rappresenta il corpo; Tuono Alato favorisce coloro che amano l'avventura, ed è l'anima; e Magicospino invece sostiene i curatori, dunque è il cuore."
"E lì eravate nella stessa Casa?"
Alexandra scosse la testa "Sebastian era a Magicospino, io invece a Wampus."
"Perché avevi deciso tu così" precisò Sebastian. 
"in che senso?" domandò Hermione. 
"niente, lascia perdere" liquidò in fretta la domanda Alexandra, ma Sebastian non voleva lasciar perdere.
"Lo smistamento a Ilvermorny avviene difronte a tutta la scuola che osserva da una balconata. I nuovi studenti entrano in fila nella sala e si dispongono lungo le pareti. Uno ad uno si collocano sul simbolo del nodo gordiano nel mezzo del pavimento di pietra. La scuola attende in silenzio che i quattro intagli reagiscano. Se il Serpecorno vuole lo studente, il cristallo che ha incastonato sulla fronte si illumina. Se è il Wampus a volerlo, ruggisce. Il Tuono Alato manifesta la sua approvazione battendo le ali, mentre il Magicospino solleva la freccia in aria. Se più di un intaglio segnala di volere lo studente nella propria casa, sta all'alunno scegliere. Ma è molto raro che tutte e quattro le Case offrono un posto allo studente. Ed è quello che è successo a Lexa."
"Non è così raro come si pensa." Alexandra guardava il suo piatto, infastidita dalle parole del fratello. "ne parli come se fosse chissà quale meraviglia."
"E perché hai scelto proprio Wampus?" chiese Ginny. 
Alexandra alzò lo sguardo e notò che tutti avevano smesso di mangiare, interessati solo alla storia che stavano raccontando. "Ho scartato Serpecorno perché non è da me passare la vita sui libri. Magicospino non faceva per me. Sebastian, è sempre stato lui quello gentile fra i due. E Tuono Alato.. è stato difficile scegliere tra Wampus e Tuono Alato, ma alla fine ho scelto quello che per me era più concreto: il corpo."
Nessuno parlò, affascinati com'erano da tutto ciò che stavano ascoltando. Alexandra, sentendosi a disagio, prese il proprio bicchiere e bevve pur di fare qualcosa.

Presto la conversazione si spostò su dove secondo loro si era nascosto l'elfo domestico della casa, e nessuno prestò più attenzione alla storia dei fratelli Stone. 
Dopo cena tutti collaborarono a sparecchiare e pulire, così che in meno di venti minuti la cucina era splendente. 
"Alexandra, potrei parlarti un attimo?" Sirius prese la ragazza in disparte, nel soggiorno. 
"è questo che la Umbridge ti fa?" le chiese bruscamente, afferrandole la mano sinistra su cui camminava una lunga cicatrice bianca.
"Sirius, guarda che anche Harry ce l'ha" 
"Lo so che anche Harry ce l'ha. E come mi arrabbio per lui mi arrabbio anche per te."
"e cosa vorresti fare? Protestare dalla Umbridge? o al Ministero, magari? così finisci di nuovo ad Azkaban, visto che non vedono l'ora di rispedirti lì."
Sirius non rispose e le lasciò la mano. "sono solo preoccupato per te"
Alex lo abbracciò senza parlare. Sirius la strinse forte e Alex, in quell'abbraccio, si sentì più a casa che mai. 
Rimasero abbracciati per qualche minuto, poi Alexandra si staccò e lo guardò "Abbiamo scritto a Draco, comunque, come ci hai detto tu. Domattina spediamo la lettera"
"Come?"
"pensavo che potrei chiedere a Harry la sua civetta.."
"Edvige no. Draco la riconoscerebbe subito"
"E capirebbe che gli stiamo mentendo" concluse Alexandra, annuendo "hai ragione"
"Ron ha un gufo. Potete chiedere a lui"

The dark side.	//Fred Weasley [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora