Il Cavillo.

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Fred e Alexandra scesero nella Sala Grande per colazione. Mentre mangiavano, sul tavolo atterrarono circa cinque gufi, calpestando il burro che Alex stava mettendo sul suo pane tostato. 
"Harry, apri prima questo!" Esclamò Hermione dando a Harry un pacchetto cilindrico. 
Ne uscì una copia arrotolata del numero di marzo del Cavillo, la rivista gestita dal padre di Luna Lovegood. In copertina era scritto, in grandi caratteri rossi:

HARRY POTTER PARLA CHIARO:
LA VERITA' SU COLUI-CHE-NON-DEVE-ESSERE-NOMINATO E LA NOTTE IN CUI LO VIDE FARE RITORNO.

In quel momento Luna si era seduta tra Ron e Fred. "è uscito ieri, ho chiesto a papà di mandartene una copia omaggio. Credo che questa" e indicò i gufi ancora accalcati sul tavolo avanti a Harry "sia la posta dei lettori".
I ragazzi presero ad aprire le lettere, vedendo chi pensava che Harry fosse matto, e chi invece gli credeva. 
"che cosa succede qui?" chiese una voce infantile, falsamente soave. 
Alexandra alzò la testa disgustata. Dietro Fred e Luna c'era la Umbridge, con gli sporgenti occhi da rana che scrutavano il groviglio di gufi e pergamene sul tavolo.
"Perché riceve tutte queste lettere, signor Potter?" 
"è un crimine adesso?" intervenne Fred "ricevere posta?" 
La mano di Alexandra scattò sul tavolo, afferrando quella di Fred, nascoste da un gufo con ancora una lettera per Harry, nel momento in cui la Umbridge disse "Attento, signor Weasley, o dovrò metterla in punizione." 
Fred stava per ribattere, e avrebbe sicuramente ottenuto la punizione, se non avesse stretto la mano di Alexandra. Si calmò e lasciò perdere.
Nel frattempo, Harry aveva mostrato alla Umbridge la copia del Cavillo e le stava dicendo che quella era la posta dei lettori. Lei lo guardò, incandescente dalla rabbia, con la rivista che le tremava tra le dita tozze.
"Non ci saranno più finesettimana a Hogsmeade per lei, signor Potter" sibilò. "Come osa.. Ho provato e riprovato a insegnarle a non dire bugie. A quanto pare il messaggio non è giunto a destinazione. Cinquanta punti in meno a Grifondoro e un'altra settimana di punizione."
"Non è giusto!" scattò con rabbia Alexandra. Ma Fred le strinse forte la mano, stavolta per calmare lei e non se stesso. 
"Vuole fare compagnia al singor Potter durante le punizioni, signorina Stone?" le chiese con gelo. 
Alexandra respirò a fondo e strinse la mano di Fred, prima di rispondere, guardandola negli occhi "No."
La Umbridge si allontanò stringendo al petto Il Cavillo.
Fred guardò Alexandra con aria di rimprovero e parlò a bassa voce "Non devi essere così impulsiva. Finirai nei guai. Hai ancora la cicatrice." 
"Anche tu stavi per finire in punizione." sibilò con rabbia.
"Lex.. io lo dico per te. Non ho nessuna voglia di prenderti altra Essenza di Purvincolo."

A metà mattinata enormi cartelli erano stati affissi in tutta la scuola: bacheche, corridoi e aule.

PER ORDINE DELL'INQUISITORE SUPREMO DI HOGWARTS

Tutti gli studenti trovati in possesso della rivista Il Cavillo saranno espulsi. 


 Quanto sopra ai sensi del Decreto Didattico Numero Ventisette.
 Firmato: Dolores Jane Umbridge, Inquisitore Supremo.


Ma la Umbridge, così, ottenne l'effetto completamente opposto. Verso la fine della giornata tutti citavano l'intervista. Lei pattugliava la scuola, fermava gli studenti a caso e chiedeva loro di vuotare le tasche e aprire i libri per cercare le copie del Cavillo.  Ma le pagine con l'intervista erano state stregate per sembrare libri di testo se lette da estranei.
Gli insegnanti mostrarono indirettamente a Harry il fatto che avevano letto l'intervista.
E il giorno dopo Harry fu ancora più felice. Seamus finalmente gli credeva, e Cho gli rivolgeva di nuovo la parola. Ma ciò che lo rese più felice fu la reazione di Malfoy, Tiger e Goyle. Li incontrò il pomeriggio in biblioteca, e quando lo videro Goyle fece scrocchiare minaccioso le nocche, mentre Malfoy bisbigliò qualcosa di indubbiamente malevolo a Tiger. Harry sapeva benissimo perché si comportavano così: aveva citato tutti i loro padri tra i Mangiamorte.
Luna gli annunciò che suo padre avrebbe fatto una ristampa dell'intervista, visto che Il Cavillo non era mai andato esaurito così in fretta. 
Fred e George, temerari, avevano scagliato un Incantesimo di Ingrandimento sulla copertina del Cavillo e l'avevano appesa nella sala comune di Grifondoro, così che ogni tanto una gigantesca testa di Harry tuonava "MINISTERO DI DEFICIENTI" e "VAI A MANGIARE LETAME, UMBRIDGE"
Ma la settimana di Harry non proseguì così bene come era iniziata. 

E nemmeno quella di Alexandra, in realtà.  O meglio, con Fred andava tutto bene, e anche con Sebastian. L'unico problema era Malfoy. Da quando era uscita la copia del Cavillo, in cui Harry menzionava suo padre Lucius Malfoy come Mangiamorte, egli sembrava più accigliato del solito. Era sempre arrabbiato, ed evitava accuratamente Alexandra. Che colpe aveva lei se Harry aveva parlato di Lucius?
Ma fu Sebastian a darle la risposta: a Draco dava fastidio che lei fosse amica di Harry, e, ancor di più, gli dava fastidio il fatto che fosse così vicina a Fred. 
Era a Draco che pensava, una sera in cui era nella stanza di Fred. Avevano chiuso le tende del letto ed erano lì, Alexandra poggiata al petto di Fred, mentre lui le accarezzava i capelli.
"a cosa stai pensando?" le chiese, dopo almeno dieci minuti in cui non parlavano
"Vorrei parlare con Draco.. però lui continua ad evitarmi"
Alexandra sentì Fred irrigidirsi, e prese una sua mano fra le sue. "so che lui non ti piace, però siamo amici. E non capisco perché deve prendersela con me, è stato Harry a fare l'intervista."
"Malfoy è solo stupido."
"Non mi sembra di parlare così male delle tue amiche, o sbaglio?" 
"ma le mie amiche non sono stupide" affermò lui, stringendola a sè.
"Sei tu che sei stupido." Sbuffò Alex, lasciandogli la mano. Fred sorrise e le prese una mano, accarezzandogliela.
"Scusa" si portò la sua mano alle labbra, baciandola. 
Alexandra non riuscì a trattenere un sorriso "per stavolta sei perdonato".
Decisero quindi di parlare d'altro.

The dark side.	//Fred Weasley [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora