Orecchie Oblunghe.

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Il giorno seguente, Alexandra non era né nella sala comune, né a colazione.
Hermione si sedette accanto ai suoi amici e tirò fuori una benda sporca di sangue secco. "ieri sera era sotto la sedia di Alexandra" mormorò agli altri due 
"si sarà fatta male" alzò le mani semplicemente Ron.
"allora perché non è andata in infermeria?"

Ma Harry scoprì presto perché Alexandra non era andata in infermeria. Quella sera aveva scontato la sua prima punizione della settimana con la Umbridge. Aveva passato ore interminabili a scrivere su una pergamena  Non devo dire bugie non con inchiostro, ma con il suo stesso sangue. La sua mano sinistra era pulsante di dolore anche se la ferita si era chiusa, ma la pelle era di un rosso vivo. E fu così anche la sera seguente. Uscito dall'ufficio della professoressa, la scuola era deserta. Doveva essere mezzanotte passata. Quando arrivò alla Torre di Grifondoro ed entrò nella sala comune, trovò una sola persona ancora sveglia. 
Alexandra era inginocchiata avanti al fuoco, e non appena Harry entrò dal buco del ritratto, la ragazza si voltò di scatto e si alzò. 
Harry la guardò "stavi parlando con qualcuno.." sapeva che era così. L'anno prima era proprio lì, inginocchiato, a parlare con Sirius, il suo padrino. 
"sei stato in punizione, vedo" Lexa indicò la mano di Harry. 
"ci sei stata anche tu" dedusse Harry.
"tutto il giorno, lunedì, e ieri e oggi a colazione e a pranzo" annuì lei, togliendosi la benda dalla mano. Harry si avvicinò e notò con orrore la sua mano completamente sfregiata. Al contrario di quella di Harry, la ferita di Alexandra non si era rimarginata. Anzi, sembrava una ferita appena fatta, con ancora goccioline di sangue che colavano lentamente. Anche sulla sua mano c'era scritto Non devo dire bugie
"Pelle delicata" alzò le spalle Alexandra, avvolgendosi di nuovo la benda attorno alla mano.  "Ti fa scrivere Non devo dire bugie per la storia di Voldemort, vero?"
Harry trasalì. Era la prima persona oltre Silente che pronunciava il nome di Voldemort senza paura. Si riprese subito e annuì. "e a te?"
"perché ti sostengo e gliel'ho detto in faccia. non l'ha presa bene" affermò, finendo di sistemarsi la benda. "sarà meglio andare a dormire" concluse, dandogli una pacca sulla spalla "buonanotte Harry" 
Poco dopo scomparve nella scala del dormitorio delle ragazze. Harry osservò il fuoco per qualche secondo, poi decise di andare a dormire. Mentre saliva le scale del dormitorio, poteva giurare di aver visto qualcosa sfrecciare su per le scale alla velocità della luce. Ma giunse alla semplice conclusione che era troppo stanco e se l'era immaginato. 

La mattina seguente Alexandra era seduta al tavolo di Serpeverde, parlando con suo fratello. 
"scusate l'interruzione" li raggiunse sorridendo Fred Weasley. Alexandra lo guardò stupita. Sapeva bene dell'astio che c'era fra Grifondoro e Serpeverde, e in particolare di quello fra i Weasley e Malfoy che, proprio in quel momento, si stava sedendo di fronte ai due fratelli. "Lexa, potrei parlarti un momento?" 
Draco guardò il rosso con profondo disgusto. Lexa annuì, salutò il fratello e si alzò, seguendo Fred fuori dalla Sala Grande. 
"Perché Fred sta andando via con Alex?" Chiese Ron a George. 
Il fratello scosse la testa "Non chiederlo a me. Stanotte l'ho visto alle prese con le Orecchie Oblunghe e mi ha solo detto di stare zitto sennò non sentiva. sentire cosa, non lo so" concluse, prendendo un bicchiere di succo di zucca.
Harry a quella affermazione capì. La cosa che ieri aveva visto correre su per le scale, era un Orecchio Oblungo-una creazione dei gemelli Weasley. Mettendo un'estremità di questi lunghi fili color carne in un orecchio e l'altra estremità sotto una porta si può origliare qualunque cosa si dica-. Quindi Fred sapeva della punizione della Umbridge. Questo pensiero allarmò Harry, che non aveva detto nemmeno a Hermione e Ron di quello che realmente succedeva durante le sue punizioni serali. 

"quindi mi hai spiato"
"Non hai risposto alla mia domanda"
Fred e Alexandra stavano camminando nel cortile della scuola per poter parlare lontani da orecchie indiscrete. Anche se, capì Alexandra, le orecchie indiscrete erano proprio quelle di Fred.
"perché parlavi con Sirius Black?" ripeté Fred.
Ad Alexandra fu risparmiata la pena di rispondere quando a loro si avvicinò Sebastian Stone. "Lex, è arrivata questa per te"  porse alla sorella una lettera, che la prese, guardandolo. "Credo sia di papà. Ha scritto anche a me"
"d'accordo, Seba, grazie. ci vediamo a lezione di Incantesimi." Sebastian, capendo di essere stato appena congedato, salutò Alexandra e Fred, per poi allontanarsi.
"perché mi hai spiato?" chiese di nuovo Alexandra, sperando che Fred rinunciasse a chiederle sempre la stessa cosa. 
"Non ti stavo spiando"
"Fred."
"l'Orecchio era lì già da un sacco di tempo! Non l'ho fatto a posta." Scrollò semplicemente le spalle 
"quindi tu per caso lasci un Orecchio Lungo nella sala comune e per caso, all'una di notte senti una interessante conversazione che secondo te io stavo facendo con un certo Sirius Black."
"Orecchie Oblunghe, comunque" precisò Fred
"Quello che è" Alexandra liquidò quella precisazione con un gesto della mano. "Che poi non le ho mai sentite prima"
"Per forza" Sorrise soddisfatto Fred. "è un prodotto esclusivo Weasley."
"Oh, come le famose Merendine Marinare di cui Hermione Granger vi proibisce di distribuire assaggi a quelli del primo anno?" 
"Hermione dovrebbe rivedere i suoi standard di divertimento" affermò convinto Fred, facendo ridere l'altra.
Fred sorrise e si fermò, mettendo le mani nelle tasche e guardandola "Non mi risponderai, vero?"
Alexandra sorrise e alzò la mano in cui aveva la lettera "devo andare, o farò tardi a lezione"
Senza aspettare una risposta si allontanò, e Fred le gridò dietro "Non finisce qui!"
Lexa si voltò a guardarlo, ridendo, prima di sparire nella Sala d'Ingresso. 

The dark side.	//Fred Weasley [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora