Essenza di Purvincolo.

1.5K 79 0
                                    

Quella domenica Alexandra non si fece viva a colazione. Né al tavolo dei Serpeverde, né a quello dei Grifondoro. 
Harry, Ron ed Hermione la videro entrare nella sala comune dal buco del ritratto alle nove passate. Con loro c'erano solo i gemelli Weasley e Ginny, tutti gli altri erano ancora a colazione, o non si erano ancora svegliati. Tutti la guardarono, soffermando lo sguardo in particolare sulla sciarpa di Serpeverde che portava attorno al collo, e la borsa che portava in spalla. 
"Sembra che abbiate visto un fantasma" 
nessuno rise, e nessuno rispose. 
"Okay ragazzi, perché mi guardate come se fossi un unicorno?"
"Hai passato la notte con una Serpe?" mormorò George, incredulo.
Alexandra si sentì arrossire e afferrò la sciarpa che portava al collo "questa.."
"è la famosa sciarpa di tuo fratello, giusto?" la interruppe Fred. 
Lexa sentì scemare il disagio per lasciare spazio alla rabbia. Si avvicinò pericolosamente a Fred, guardandolo negli occhi con sfida. "Hai ragione. è la sciarpa di Malfoy. E ho passato la notte con una Serpe. Questo per caso ti crea problemi?" 
"Mi chiedo solo come il Cappello Parlante abbia potuto sbagliarsi tanto." 
"Con me o con te, Freddie? Spiare non è proprio una caratteristica di Nobiltà d'Animo dei Grifondoro, o sbaglio?" Senza aspettare una risposta, Lexa sparì nel dormitorio delle ragazze.
"è disgustoso.." mormorò Ron. "Malfoy.."
Ma in quel momento tornò Lexa. Aveva tolto la sciarpa dei Serpeverde, non mettendo però nemmeno quella dei Grifondoro. Afferrò la borsa che aveva lasciato poco prima su una poltrona e se la mise in spalla con un gesto brusco.
"Dove vai?" chiese d'istinto Fred. 
"A lezione."
"è domenica"
"Non è affar tuo come passo il mio fine settimana." Rispose lei freddamente prima di uscire dalla sala comune. 
Nessuno ebbe il coraggio di aprire bocca, così ognuno prese la propria strada.
Harry e Ron passarono gran parte della giornata a mettersi in pari con i compiti. Approfittarono della bella giornata e decisero di studiare all'ombra di un faggio sulla riva del lago. Con loro c'era Hermione che aveva portato con sè la lana per fare altri berretti e sciarpe. 

Quel pomeriggio fu affisso alla bacheca di Grifondoro un cartello che proibiva qualsiasi organizzazione non autorizzata dall'Inquisitore Supremo in persona. 
"non è una coincidenza" mormorò Harry a Ron, stringendo i pugni "Lei sa."
"Zacharias Smith!" esclamò d'un tratto Ron. "e perché non Alexandra? o Sebastian? Lei ha passato la notte con Malfoy.. sarà stato felicissimo di dirlo alla Umbridge."
"Dobbiamo dirlo ad Hermione" Harry sviò il discorso. Non poteva essere stata Alexandra. Lo aveva difeso a spada tratta il giorno prima. Si rifiutava di pensare che potesse essere stata lei. 
Hermione non era preoccupata per quel cartello. 
"Non possono aver fatto la spia. La pergamena che abbiamo firmato è stregata. Se qualcuno andasse a cantare dalla Umbridge se ne pentirebbe." Questo rincuorò Harry: non aveva sbagliato a fidarsi di Alexandra, dopotutto.  "Andiamo a cena.. chissà se l'annuncio è comparso in tutte le Case.." concluse Hermione.
Fu subito chiaro che l'avviso della Umbridge non era apparso solo nella Torre di Grifondoro. Il chiacchiericcio aveva un'intensità particolare e c'era un gran movimento di gente che andava su e giù fra i tavoli discutendo di quello che aveva letto. 
Harry, Ron ed Hermione furono assaliti dai compagni per sapere se le lezioni si sarebbero fatte comunque, e in tutto quel via-vai nessuno notò che, come a pranzo, Alexandra non c'era.

Alexandra tornò nella Torre di Grifondoro a notte fonda. La sala comune era vuota e silenziosa, e lei fu grata per questo. Prese la bacchetta, accendendo di nuovo il fuoco che si era spento, e si abbandonò stancamente sul divano vicino al calore del camino. Buttò la borsa per terra e si appoggiò con la schiena sullo schienale.
"Hai un aspetto orribile" 
Alexandra si voltò di scatto e sospirò, portandosi il braccio sugli occhi "sono decisamente troppo stanca per discutere con te" 
Il ragazzo si sedette accanto a lei e le prese la mano che aveva portato sul volto. Sanguinava e aveva macchiato anche il colletto della camicia della ragazza. Le immerse la mano in una piccola ciotola piena di liquido giallo "essenza di Purvincolo" mormorò "dovrebbe aiutarti.. Hermione lo dà ad Harry quando torna dalle punizioni della Umbridge" 
In effetti Alexandra sentì un'immediata sensazione di sollievo. 
"Perché hai passato tutto il giorno in punizione?"
"Perché ho passato la notte con una Serpe"
"Eri davvero con Malfoy?"
Lexa scosse la testa "No, Freddie.. ero con mio fratello" 
Il ragazzo non alzò la testa ma annuì, e Lexa vide le sue spalle rilassarsi. Si appoggiò nuovamente allo schienale, sentendosi più distrutta che mai. 
"Che cosa ti ha fatto?" Fred la guardò con gli occhi carichi di preoccupazione e Lexa sorrise lievemente 
"Qualcosa che non andrebbe fatto a degli studenti"
"devi parlare con Silente."
"Silente.. ha già fatto tanto per me. Se io non so tenermi lontano dai guai, non è un suo problema."
"Allora parla con la McGranitt.. con Madama Chips.. qualcuno potrà fare qualcosa" Il tono di Fred era disperato
"le licenzierebbe" 
"Alex, non può vincere. Ti ha torturata." 
Lexa mise la mano sana sulla mano di Fred che reggeva la ciotola di essenza di Purvincolo. "ti prometto che mi terrò lontano dai guai e dalle punizioni"
Fred la guardò "anche se ti comportassi come Hermione Granger, troverà una scusa per farti fare un'altra punizione." 
"posso gestirlo"
"ma guardati!" scattò Fred arrabbiato "la tua mano non guarirà mai del tutto, e ti ha torturata! cosa ti ha fatto di preciso?"
Lexa gli accarezzò la mano, nel tentativo di farlo calmare "nulla.. sono solo stanca perché ho passato tutta la giornata ad aprirmi la mano in due" 


Fred non fece in tempo a ribattere perché in quel momento scese dal dormitorio il suo gemello. 
George li guardò interrogativo "che cos'è successo?"
"Niente" si affrettò a dire Alex, togliendo la mano da quella di Fred e allungandola per prendere la borsa.
"Alex" Fred la guardò e Alex capì. Come loro potevano fidarsi di suo fratello, così lei poteva fidarsi di George. Dunque lasciò perdere la borsa e George prese posto sulla poltrona davanti a loro. 
Guardò prima la mano di Alex nella ciotola, poi il colletto della sua camicia macchiato di sangue, e poi notò quanto fosse stanca. 
"sono solo stata in punizione dalla Umbridge" Spiegò lei come se fosse una cosa di poco conto.
"Non era solo una punizione. Sembra ti abbia torturata." 
Alex non rispose e George la guardò più intensamente. "Ha usato.. la maledizione Cruciatus su di te?" chiese piano. Aveva paura della risposta.
Ma la risposta non arrivò. Non esplicitamente. Alexandra prese a guardare il fuoco, e per i gemelli quella era già una risposta. 
"Non può farlo!"
"dovrebbe finire ad Azkaban!"
"Devi dirlo a qualcuno!"
"non può usare la maledizione Cruciatus solo perché sei stata con un Serpeverde!"
"Non può usarla e basta!"
"Ragazzi, per favore, basta" mormorò lei. I due ragazzi smisero di inveire contro la Umbridge, ma tutto in loro suggeriva quanto fossero furiosi. "è tardi, dovremmo andare tutti a dormire."
"Non penserai che ce ne staremo a guardare."
"George, basta così per oggi. Alex è già abbastanza stanca"
Alex fu grata a Fred per quelle parole. George non continuò a discutere. Prese la bacchetta e la puntò sulla camicia di Alexandra. "Tergeo" la macchia di sangue dal colletto sparì. 
Alex tolse la mano dalla ciotola, sentendo riaffiorare il bruciore della ferita. Prese la borsa da terra e si alzò. "grazie ragazzi" rivolse loro un debole sorriso, prima di andare nel proprio dormitorio. 

The dark side.	//Fred Weasley [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora