Gennaio passò velocemente. Alexandra ancora non parlava con Sebastian e lui sembrava essersene fatto una ragione, anche se non lo accettava. Alex spendeva molti pomeriggi in biblioteca con Draco a studiare insieme e dandogli una mano in vista dei suoi esami. Erano poche le volte in cui non nevicava e il tempo era abbastanza favorevole per poter stare nel cortile sul loro solito muretto.
La sera, invece, era solita stare nella sala comune dei Grifondoro a guardare Fred e George alle prese con i loro scherzi, mentre coccolava la sua piccola Puffola Pigmea, che diventava giorno dopo giorno sempre più tenera. Oppure finiva i compiti, parlando con qualche ragazza del suo anno.
A San Valentino ci sarebbe stata un'altra gita a Hogsmeade e Alexandra ne avrebbe approfittato per prendere una piccola gabbia per Geordie, visto che la teneva in una "cuccia" arrangiata con una scatola quadrata e una sua vecchia sciarpa, poggiata sul comodino.
E in più doveva incontrarsi con suo zio per avere una nuova bacchetta. Da quando era stata spezzata, la sua bacchetta non era più tornata come prima. Gli incantesimi più difficili non le riuscivano e questo le fece ottenere una 'D'- che stava per Desolante- in Trasfigurazione, dopo che aveva Trasfigurato una sedia in un grosso cane che al posto delle zampe aveva conservato i piedi di legno. Fu un evento che fece ridere tutti i presenti, meno che la McGranitt. L'aveva guardata da sopra gli occhiali con uno sguardo torvo e di rimprovero, prima di rimediare al suo errore. Quello stesso pomeriggio, dunque, era andata nella guferia e aveva spedito con un gufo della scuola una lettera a suo zio chiedendogli di procurarle una bacchetta nuova e funzionante. Egli aveva acconsentito e le aveva dato appuntamento ai Tre Manici di Scopa durante la sua prossima gita al villaggio.Le riunioni dell'ES procedevano, e Sebastian non si era più fatto vivo. Forse sapeva che se si fosse presentato, sarebbe stato attaccato e odiato.
Nonostante la bacchetta non perfettamente idonea, a scuola procedeva tutto in modo regolare.
Andava tutto bene.
Tutto, eccezion fatta per Fred Weasley. Era capitato più volte che andando in biblioteca aveva beccato Draco e Alexandra insieme, e ogni volta che capitava, faceva finta di non vederla e andava via senza prendere il libro che gli serviva. E quando, la sera a cena o nella sala comune, incontrava Alexandra, si impegnava in una fitta conversazione con Lee Jordan, evitandola.
Fu George, una mattina in cui Fred era andato via presto dopo aver fatto colazione, a spiegarle il perché. A quanto pareva, a Fred dava fastidio che Alex passasse così tanto tempo con Draco.
Alexandra, ringraziando George, si alzò e uscì di corsa dalla Sala Grande, nella speranza di trovare Fred prima delle lezioni.
Lo trovò al terzo piano, mentre parlava con Angelina Johnson.
"Fred, posso parlarti un attimo?"
Lui la guardò e, prima che potesse parlare, Angelina intervenne "certo, io comunque devo andare" e si allontanò con un gran sorriso.
"mi spieghi perché mi stai evitando?"
"Non ti sto evitando. Stiamo parlando, no?"
Fred rise quando Alexandra lo guardò male, e questo la fece arrabbiare ancora di più. "non capisco perché non posso essere amica tua e anche amica di Draco. Credevo fosse una cosa che avevamo già chiarito."
"Malfoy non mi piace."
"non ti ho mai detto di diventare amico suo. Ma non capisco perché smettere di parlarmi."
Fred la guardò, senza rispondere subito. "state insieme?" le chiese, di getto.
"no!" esclamò, quasi indignata.
Fred alzò le spalle con un gesto indifferente. "chiedevo"
"Siamo amici. A me Draco non piace in quel senso, non potrei mai stare con lui."
Fred parve convincersi a quelle parole e annuì.
"Hai ragione, sono stato un idiota."
"si, lo sei" confermò Alex.
Fred sorrise, e nel vederlo sorridente come quando lo aveva conosciuto, sorrise anche Alex.
Pochi giorni dopo ci fu la gita al villaggio. Come prima cosa, Alexandra era andata ai Tre Manici di Scopa per incontrare suo zio. Di solito i suoi compagni preferivano andare prima da Mielandia o Zonko; i Tre Manici di Scopa non era il primo posto in cui andavano appena arrivati e perciò, per evitare di essere vista, Alexandra vi si recò subito. Un piccolo gruppo di abitanti del villaggio stava guardando un grande manifesto affisso alla vetrina. Esso, Per ordine del Ministero della Magia, offriva una ricompensa di mille galeoni a qualunque mago o strega che fornisse informazioni utili alla cattura dei Mangiamorte fuggiaschi. Alex decise che non aveva tempo per pensare a loro. Entrando, trovò suo zio seduto in un angolo in disparte, sorseggiando del Whisky Incendiario Ogden Stravecchio. Alexandra si sedette al suo tavolo, ma preferì non ordinare nulla. Parlarono della scuola, della Umbridge, ma Alexa preferì non raccontargli del suo litigio con Sebastian. Non l'avrebbe presa bene. Gli aveva detto che la sua bacchetta si era spezzata in seguito a un incidente sulla scopa. Lui non le credeva troppo, ma non fece domande. Le diede la vecchia bacchetta di suo cugino, promettendole che in estate sarebbero andati a comprarne una nuova di zecca da Ollivander. Alexandra lo ringraziò, abbracciandolo, e fu fuori dal locale nel giro di 30 minuti.
Tutte le vetrine dei negozi avevano lo stesso manifesto affisso, con i volti dei dieci Mangiamorte che si affacciavano da ogni parte. Incontrò, senza stupirsi, Fred e George da Zonko. Fece con loro una scorta di Dolci Singhiozzini e Caccabombe, poi i gemelli si offrirono di accompagnarla da Mondomago per prendere una gabbietta per Geordie. Alexandra ne trovò una piccola ma adatta alla Puffola Pigmea, simile a un trasportino per gatti in miniatura, con uno sportello sul davanti.
Usciti dal negozio, George si allontanò dicendo loro di doversi vedere con Angelina Johnson.
Fred e Alex, rimasti soli, andarono da Mielandia. Anche lì indugiarono molto tempo sui vari dolciumi, e ne uscirono con le tasche piene.
Aveva iniziato a piovere, così i due si coprirono la testa con il mantello e presero a correre. Cercavano riparo in qualche negozio, ma erano tutti pieni. Perfino la Testa di Porco era colmo di persone che volevano ripararsi dalla pioggia che peggiorava ad ogni minuto.
Finiti per caso in una stradina laterale, Fred e Alex si imbatterono nella caffetteria di Madama Piediburro. Infreddoliti, decisero di entrare. Era un piccolo posto affollato e caldo, tutto era adorno di fiocchi e merletti. Sui tavoli rotondi fluttuavano dei putti d'oro che scagliavano una manciata di coriandoli rosa a intervalli regolari.
Alexandra sussurrò a Fred "sei sicuro di voler restare qui?"
"se preferisci stare sotto la pioggia.." le sussurrò, indicando con un cenno del capo le finestre da cui si vedeva la pioggia scendere sempre più fitta.
Alex quindi si arrese all'idea di dover restare in mezzo a tutto quel rosa e prese posto in uno degli unici due tavoli liberi. Fred le si sedette accanto ed entrambi poggiarono i mantelli bagnati sulla sedia vuota.
Ordinarono due burrobirre e Fred prese a guardarsi intorno, a disagio.
"Perché deve essere tutto così... rosa?"
Alexandra rise, guardando la sua espressione disgustata "in effetti" disse, mentre il putto sopra di loro fece cadere dei coriandoli. Ne tolse due dai capelli di Fred e glieli fece vedere "questi fanno a pugni con i tuoi capelli"
Entrambi risero.
Arrivarono le loro burrobirre e rimasero lì al caldo a chiacchierare per un po'.C'era qualcun altro, però, che stava per entrare in quel locale. Cho Chang e Harry avrebbero passato la giornata insieme, e Cho aveva deciso di portare Harry nella caffetteria di Madama Piediburro per prendere un caffè.
Quando i due arrivarono nel locale e presero posto nell'unico tavolo libero, Harry notò, qualche tavolino più in là, uno dei gemelli Weasley. Sorrise e stava per alzare la mano per salutarlo, ma si rese conto che lui non l'avrebbe notato, impegnato com'era a baciare Alexandra Stone.
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The dark side. //Fred Weasley [COMPLETA]
FantasyDue nuovi ragazzi frequenteranno la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Due ragazzi che nascondono un grande segreto. // Potrebbe sembrare una storia banale, ma vi chiedo di non fermarvi al primo capitolo e di darle una chance. Storia ambien...