L'indomani, come aveva promesso Harry, ci fu un'altra riunione dell'ES.
Sebastian, ovviamente, non si presentò. Molti guardavano incuriositi Alexandra, la evitavano. Si sentiva gli occhi addosso e al suo passaggio c'erano sempre dei mormorii. Adesso sapeva come si sentiva Harry.
Harry, però, non fece nessun riferimento alla sera prima. Anzi, iniziò la sua lezione come se quella del giorno prima non fosse stata brutalmente interrotta e annullata a causa dei fratelli Stone.
Tutti lavoravano più intensamente da quando sapevano che c'erano altri dieci Mangiamorte in libertà. Colui che ebbe il miglioramento più evidente e soprattutto più vistoso, fu Neville. La fuga degli aggressori dei suoi genitori aveva provocato in lui una strana trasformazione, quasi inquietante. Non aveva detto una parola sull'evasione di Bellatrix e dei suoi compagni. In effetti, Neville non diceva quasi più niente, ma si dedicava senza posa a ogni incantesimo e contromaledizione che Harry spiegava, il viso paffuto contratto per la concentrazione, indifferente alle ferite e agli incidenti, lavorando più duro degli altri.
Quella sera, Harry aveva intenzione di insegnare loro un nuovo incantesimo.
"L'Incantesimo Scudo è molto complesso. Esso crea una barriera circolare di un bianco pallido e quasi trasparente, in grado di proteggervi da incantesimi e fatture, e sarà in grado di riflettere incantesimi e maledizioni contro lo stesso mago che le ha scagliate." mostrò loro il movimento della bacchetta e l'esatta pronuncia. Poi si rivolse ad Alexandra "tu ieri ne hai eseguito uno davvero esemplare. Ti andrebbe di dimostrarlo al mio posto?"
Alexandra lo guardò perplessa, poi si mise al suo fianco. Tirò fuori la bacchetta, indugiando "non so se la mia bacchetta riesce ancora ad eseguire un Incantesimo così difficile"
Harry le porse la propria bacchetta e lei la accettò titubante. Non era consuetudine fra i maghi scambiarsi le bacchette: esse erano molto personali e spesso opponevano resistenza quando a maneggiarle non era il loro reale padrone. L'unica altra bacchetta che Alexa avesse mai usato era quella di Sebastian. Sentiva quella di Harry strana nella propria mano. Ma infine decise di provarci. La impugnò e pronunciò l'Incantesimo Scudo. "Protego." la bacchetta sprigionò un fascio di luce bianca attorno a lei, proprio come aveva detto Harry.
Harry e gli altri suoi compagni applaudirono, e Alex, decisamente a disagio, restituì la bacchetta a Harry.Così i ragazzi iniziarono ad esercitarsi con l'incantesimo. Harry camminava tra di loro correggendo pronunce e movimenti, mentre Alex, che aveva già padroneggiato l'Incantesimo, era appoggiata al muro in disparte.
Dopo un po' Harry le si avvicinò. "sei brava con gli incantesimi"
"Grazie"
"Li hai imparati a Ilvermorny?"
"la maggior parte" annuì lei. "Ma gli schiantesimi no. Io e Sebastian li abbiamo imparati fuori dalla scuola"
"chi ve l'ha insegnato?"
"Nostro zio."
Harry annuì, senza rispondere.Ben presto, l'unica persona ad impadronirsi dell'Incantesimo Scudo prima di Neville, fu Hermione. Harry era davvero orgoglioso dei progressi che stava facendo Neville, e lui riusciva finalmente a sentirsi un mago all'altezza del nome.
Una fredda mattina di metà gennaio Draco si avvicinò, suo malgrado, al tavolo dei Grifondoro, dove Alexandra stava suggerendo a Fred e George un possibile rimedio per far sparire i grossi foruncoli pieni di pus sul sedere causati dalla loro ultima creazione: i Fondenti Febbricitanti, che avevano come scopo principale quello di far sopraggiungere una forte febbre, ma avevano come effetto collaterale dei fastidiosi foruncoli in posti spiacevoli.
"Lexa? possiamo parlare?" chiese Draco per richiamare la sua attenzione. Lei alzò lo sguardo e notò la faccia del ragazzo che non era affatto felice di essere così vicino ai Grifondoro. Alex, però, apprezzava lo sforzo. Sorrise, salutò velocemente i gemelli e andò via con Draco.
Quando arrivarono nella Sala d'Ingresso, Draco si fermò. "è un po' che non ti fai vedere. Ho fatto qualcosa di sbagliato?"
"No, Draco.. assolutamente no"
"Tu e Sebastian non avete ancora sistemato?"
Alexandra scosse la testa, chiedendosi cosa sapesse Draco di quello che era successo tra loro due. Forse niente, o glielo avrebbe detto.
"è un peccato però, è così triste da quando non vi parlate"
Alex lo guardò sconcertata. "Ti ha detto lui di dirmi queste cose?"
"Cosa?" Draco era realmente sorpreso, e Alex capì che si era sbagliata. "No! è solo che da quando non vi parlate è diventato così scontroso e burbero."
"Poteva pensarci prima" mormorò, più a se stessa che a Draco.
"Posso sapere cosa è successo fra voi?"
"La pensiamo diversamente su una certa cosa. Abbiamo litigato pesantemente e ci siamo scontrati"
"é per questo che la settimana scorsa ti sei data malata? Ti ha fatto del male?" Lo sguardo di Draco era dapprima preoccupato, poi quando vide che Alexandra non rispondeva e aveva distolto lo sguardo dal suo, divenne arrabbiato. "che cosa ti ha fatto? Giuro che lo uccido."
"Draco, non è successo niente"
"Ma guardati. Adesso si spiega perché settimana scorsa ti sei data malata. E anche perché non vieni più a salutarmi al tavolo. Dimmi cosa ti ha fatto, Alex" Le prese il mento fra le dita, facendole alzare la testa, con un gesto tanto delicato che chi guardava Malfoy dall'esterno senza conoscerlo davvero, non avrebbe mai potuto credere possibile. La costrinse a guardarlo negli occhi e lesse in essi preoccupazione e affetto.
"è passato, e non voglio che smetti di essere suo amico"
"Non posso farlo sapendo che ti ha fatto del male." affermò lui deciso.
"Quello che c'è tra me e mio fratello.. non deve influenzare la vostra amicizia, o quello che c'è tra noi due"
Draco sorrise dolcemente "Perché, cosa c'è tra noi due, Stone?" chiese in tono furbesco
Alexandra sorrise "dimmelo tu, furetto" gli fece l'occhiolino e vide lui rimanere a bocca aperta.
"Come fai a.."
"A Hogwarts le voci corrono, vecchie e nuove. Ci vediamo più tardi, furetto!" stava suonando la campanella che segnava l'inizio delle lezioni, quindi Alexandra salutò Malfoy con un veloce bacio sulla guancia e iniziò ad allontanarsi.
"Io li odio quei Weasley!" Le urlò dietro, facendola ridere.Il pomeriggio, finite le lezioni, Alexandra e Draco si incontrarono nel cortile della scuola. Si sedettero su un muretto l'uno accanto all'altra, poggiandosi con la schiena al muro. Parlarono un po' di come erano andate le loro giornate, poi Draco volle tornare sull'argomento furetto.
"Sono stati i Weasley a raccontartelo, non è vero?"
Alexandra rise "Secondo me eri un furetto adorabile"
"che fai, prendi in giro?" alzò un sopracciglio, guardandola.
Lei provò, con scarsi risultati, a smettere di ridere. Draco finse un'aria offesa e annuì. "E va bene, Stone. Va bene." si scansò quando lei provò ad avvicinarsi a lui, quindi gli prese il braccio, poggiandoci la testa, e iniziò a giocare con l'orlo della manica del suo mantello.
"Dico solo che, secondo me, eri un furetto proprio carino"
"Un Malfoy non perde mai il suo fascino, nemmeno se diventa un furetto." affermò deciso, ma sorridendo quando sentì Alexandra ridere ancora. Le prese la mano nella sua, facendo incrociare le loro dita.
Rimasero in silenzio per qualche minuto, poi Alexandra parlò. "Apprezzo i tuoi sforzi di mettere da parte l'avversione per i Grifondoro"
"Non è così facile"
"Se provassi a conoscerli meglio ti piacerebbero"
"Chi, Potter e i suoi amici?"
"sono anche amici miei." Disse quasi con tono di rimprovero. "Io sono una Grifondoro eppure non mi odi"
"Tu sei diversa"
"sei tu che non ci provi nemmeno, ad avere rapporti con loro."
"Sono 5 anni che ci odiamo. Anche se provassi, come dici tu, ad avere qualche rapporto con loro, sarebbe troppo tardi."
"Non ti sto dicendo di diventare amiconi, però potresti almeno evitare di rendere loro la vita impossibile."
Draco iniziava ad irritarsi. "Ho già smesso di chiamare la Granger Sanguemarcio. Direi che è tanto"
"Potresti, per esempio, smettere di intonare Weasley è il nostro Re ogni volta che vedi Ron." affermò, anche lei innervosita al pensiero di quel coro stupido. "è di pessimo gusto."
Draco sospirò e le accarezzò la mano "Va bene, smetterò di farlo. Ma non posso prometterti che smetterà tutta la scuola"
"a me importa che lo faccia tu"
Draco sorrise. "chi lo avrebbe mai detto che una Grifondoro mi avrebbe convinto a smettere di insultare i Grifondoro."
"la vita è piena di sorprese." Ammise lei, sorridendo.
STAI LEGGENDO
The dark side. //Fred Weasley [COMPLETA]
FantasyDue nuovi ragazzi frequenteranno la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Due ragazzi che nascondono un grande segreto. // Potrebbe sembrare una storia banale, ma vi chiedo di non fermarvi al primo capitolo e di darle una chance. Storia ambien...