Scelte sbagliate || Draco Malfoy

11.

"Non sai quanto sia sollevato di sapere che tu ti sia ripresa." disse entusiasta Harry ad Ophelia, mentre entrambi passeggiavano tra le vie del piccolo villaggio di Hogsmeade, ormai completamente imbiancato dalla prima neve di dicembre.

I due avevano passato molto tempo assieme nelle ultime settimane, e Harry si rivelò sempre più apprensivo e affettuoso nei suoi confronti, dopo gli avvenimenti di metà novembre. Assieme a Luna, Ron ed Hermione, si prese cura di lei, assicurandosi che non saltasse più un pasto e passando più tempo possibile con lei per evitare che l'ansia potesse divorarla viva. Capitava spesso in particolare che loro due si ritrovassero durante il tempo libero, per indagare come potevano riguardo la prima guerra dei Maghi.

Quel giorno, erano intenti a svagarsi un po', infatti avevano deciso di dare un'occhiata alle botteghe del paese per acquistare i regali di Natale, che sarebbe stato da lì a circa una ventina di giorni. Ophelia si preoccupò già di acquistare il regalo per sua madre Lilith, e cioè una piuma stilografica nuova di zecca, mentre per il suo patrigno Robert, un cappello in feltro verde scuro; per sua sorella, si sarebbe fatta aiutare da Luna a creare a maglia un maglioncino. Nel ricapitolare le persone che le mancavano per terminare la ricerca, nella sua mente spuntò d'improvviso anche Draco. L'idea di fargli un regalo le pareva una follia, eppure da quel giorno in infermeria non aveva avuto modo di sdebitarsi in alcun modo. Quel gesto che il ragazzo volle sminuire a tutti i costi, per Ophelia si dimostrò molto più di quanto lui volesse far trasparire. Inoltre, comprese anche quanto potesse recargli disagio per lui far domande a suo padre riguardante la guerra: fu un uomo innocente che tentò, fino all'ultimo tentativo, di allontanare uno dei suoi più cari amici, Crater, dal Signore Oscuro. E l'unica cosa che fu possibile fargli per non rovinargli del tutto la vita, fu proprio quella di disarmarlo in tempo, prima che potesse compiere il più atroce dei gesti che un essere umano possa compiere.

Ophelia capiva e rispettava la volontà di Draco, che comunque, nonostante tutto, cercava lo stesso di aiutarla come gli risultava possibile, come per quella vecchia foto dell'Ordine della fenice. Alla fine, scelse di non acquistare nulla per lui, ma in compenso trovò un'ottima soluzione scrivergli una lettera. Una manciata di righe di ringraziamento che sperava potessero dare inizio ad una tregua tra i due.

"Malfoy,
In queste settimane non mi è risultato semplice avere un nuovo confronto con te. Ti ho incrociato davvero poco nei corridoi e durante le lezioni che abbiamo in comune, mi è sembrato volessi evitarmi ad ogni costo e io ho rispettato la tua volontà. Non ti ho mai davvero ringraziato per quel giorno in infermeria e sono ancor più desolata del non averti chiesto anche di rimanere con me e i miei amici, sempre se tu avessi voluto. Non mi dilungherò per molte altre righe, volevo solo dirti grazie. Spero che questo possa essere colto da te come una proposta di tregua, e un temporaneo sforzo da parte di entrambi di intrattenere un rapporto pseudo-civile.
Grazie ancora.

P.S perdonami per l'orario. Ero troppo indecisa se inviartela o meno. Ti immaginavo già ridertela di gusto e farmi diventare il nuovo zimbello del covo delle serpi (non che io lo escluda del tutto). Alla fine, ha prevalso il coraggio.

Ophelia Langdon."

Draco lesse tutto d'un fiato quelle sintetiche righe in cui la Corvonero proponeva un rapporto cordiale tra i due. Rigirava la pergamena tra le sue mani e la stringeva con avidità, mentre il suo compagno di stanza, Blaise, mugugnava qualcosa circa il fastidio che Kairos, la civetta della ragazza, gli avesse arrecato mentre picchettava il suo becco contro il vetro della loro stanza, al fine di consegnare quella busta. Era circa mezzanotte e i due erano già andati a letto. Malfoy lesse con una certa curiosità quella lettera inaspettata e, senza neanche rendersene conto, ruotò leggermente all'insù gli angoli della sua bocca, con una certa soddisfazione.