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"Ore piccole, non è così?" chiese retorica Ophelia, guardando i suoi amici che a stento riuscivano a stare in piedi. Ron si sorreggeva la testa con la mano, mentre teneva poggiato il braccio sul tavolo in legno. Gli occhi di Harry invece erano gonfi e le lenti tonde dei suoi occhiali ingrandivano le sue borse sotto gli occhi.

Solo Hermione pareva un po' più lucida. "Io sono andata a dormire abbastanza presto. Non ho bisogno di riposare per chissà quante ore, a differenza di questi due." puntualizzò la ragazza, rivolgendo un'occhiata ai suoi due amici.

In quegli istanti, fecero il loro ingresso nella Sala Grande anche Malfoy, in compagnia dei suoi compagni Blaise Zabini, Pansy Parkinson e Violet, a cui Draco cingeva il collo con il suo braccio destro.
Hermione osservò la scena e poi si girò di nuovo verso Ophelia.

"Quei due..." commentò sprezzante ad alta voce.

"Cosa?" chiese curiosa Ophelia, senza staccare lo sguardo dalla coppietta che nel frattempo aveva preso posto a tavola.

"Ci mancava poco che ci scappasse un bambino ieri sera!" incalzò d'improvviso con la sua voce squillante Luna, appena arrivata alle spalle dei ragazzi. La sua affermazione fece inevitabilmente scoppiare a ridere le due ragazze.

"In effetti! Una serata intera passata ad amoreggiare su un divano, erano ubriachi fradici." aggiunse Hermione.

Ophelia studiò entrambi per qualche terminabile istante, intenti a scherzare con i loro compagni Serpeverde prima dell'inizio della colazione. Malfoy pareva raggiante quella mattina e Ophelia quasi lo invidiò di tutta quella serenità che emanava. Una fotografia piuttosto rara negli ultimi anni, di un Draco che pareva incupirsi anno dopo anno, sempre di più.

"Ma beato lui!" replicò dal nulla Ron, che stava pian piano riacquistando quel minimo di lucidità. Il suo commento improvviso la fece sobbalzare e tornare alla realtà, tanto da farle rendere conto di star fissando i Serpeverde in una maniera così curiosa da aver attirato l'attenzione di Luna ed Hermione.

"Non mi sentirai mai invidiare uno come Malfoy." replicò più serio Harry.

"Ma l'hai vista, Violet Fernsby? Elencami un difetto che ha. Uno!"

"Fornica con Draco Malfoy, direi che è già un difetto troppo grande." ribatté Hermione, facendo ridere tutti i presenti.

Ophelia le diede ragione. Si chiedeva come qualcuno potesse intrattenere una relazione romantica con lui, ma soprattutto come lui fosse in grado di gestire una relazione romantica: le pareva pressoché impossibile immaginarsi il giovane Malfoy in vesti cavalleresche, da gentiluomo. A dire il vero, faticava anche ad immaginare un Draco affettuoso.

Tornata al tavolo dei Corvonero per la colazione, non riuscì a non tormentarsi la restante mezz'ora su cosa Violet ci trovasse in lui. Fondamentalmente, si torturava con questo pensiero nel tentativo di sopprimere nella sua testa una domanda sempre più ricorrente e che quasi la vergognava: cosa Draco ci trovasse in lei. E cosa a Ophelia mancasse perché gli occhi glaciali del biondo quando la guardavano non fossero così carichi di desiderio come quando guardava Violet. I suoi pensieri, del tutto privi di razionalità, furono interrotti dalla dolce voce della sua compagna, e Ophelia fu riportata alla realtà, rendendosi conto quanto stupidi fossero certi pensieri e soprattutto chiedendosi perché le importasse fino a quel punto.

"Ehi, che cos'è?" chiese dunque Luna, seduta di fronte a lei, indicando la fotografia appoggiata sopra il suo diario.

Ophelia venne colta alla sprovvista, e arrossì come se avesse per un attimo temuto che Luna potesse averle letto i pensieri con un Legilimens. Prese in mano la fotografia trovata nel libro la sera precedente e gliela porse.

Scelte sbagliate || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora