Scelte sbagliate || Draco Malfoy

19.

Ophelia non era una grande amante del quidditch. Era forse tra le poche, pochissime persone ad Hogwarts a non attendere trepidante le partite dei Corvonero nel campionato scolastico. Gli aveva già dato una possibilità, più di una, perché non era mai stata quel tipo di persona da trarre conclusioni senza neppure aver tentato. Che in generale le scope e il volo non fossero il suo forte, l'aveva intuito durante le primissime lezioni al primo anno, quando lei ed Hermione erano decisamente le peggiori del loro corso, non riuscendo ad avere neanche la minima padronanza con la loro scopa.

"Sono contenta tu abbia deciso di farmi compagnia." le disse entusiasta Hermione, non appena entrambe presero posto su gli spalti già quasi del tutto riempiti da studenti.

Erano ovviamente sedute nella curva adibita ai Grifondoro, e Ophelia avvertì un iniziale imbarazzo ad essere vestita in maniera totalmente anonima, e cioè con felpa e jeans, in quel tripudio di sciarpe e bandierine gialle e rosse. Ophelia le sorrise e le strinse la mano coperta dal guanto di lana rosso.

"Beh, perlomeno sei l'unica che può capire la mia avversione per le scope." scherzò la Corvonero.

"Come darti torto." rise. "Ma non potevo mancare. È un dovere esserci quando si gioca contro le Serpi."

Ophelia aveva un motivo in più per essere presente, oltre che per vedere Harry, Ron e far compagnia ad Hermione. Sapeva bene che sarebbe stata un'ottima scusa per assistere, per la prima vera volta, ad una partita di Draco. In precedenza, assistette ad una sola ed unica partita dei Serpeverde, una contro i Corvonero durante il primo anno; ma allora, Malfoy non era ancora un giocatore e la sua avversione per il quidditch era ancora qualcosa di ignoto.

Le due ragazze si accorsero dell'inizio della partita non appena avvertirono un boato da parte del pubblico: entrambe le squadre fecero la loro entrata in campo, e mentre Hermione indicava con l'indice Harry e Ron a Ophelia, lei fu immediatamente catturata dall'inconfondibile chioma platino di Draco, il quale non aveva idea che la Corvonero fosse presente alla partita. L'idea di Ophelia era quella di fargli un po' una sorpresa, dopo il loro ritorno a scuola da una settimana, in cui nessuno dei due ebbe molte occasioni per potersi vedere e parlare, ma solo per scambiarsi un breve e fugace saluto tra una lezione e l'altra, lontani da occhi indiscreti.

La forte competizione tra le due case era palpabile nell'aria, così come lo era la forte tensione che scorreva tra Harry e Draco, i due cercatori, che sfrecciavano per il campo alla conquista del boccino d'oro, non risparmiandosi spallate, gomitate e spintoni per evitare che l'uno prevalesse sull'altro nella sfrenata corsa. Dopo una trentina di minuti, i Grifondoro erano già in netto vantaggio, grazie anche all'ottima prestazione di Ron, che con discreta facilità, riuscì in porta a parare quasi lancio dei Serpeverde. Hermione ebbe un sussulto, non appena vide un battitore delle Serpi, uno che non riuscì subito a capire se fosse Tiger o Goyle, lanciare un bolide proprio nella direzione di Harry: la palla di ferro sfrecciava ad una velocità immensa, e sicuramente, se l'avesse preso, gli avrebbe fatto perdere l'equilibrio e le conseguenze sarebbero state anche fatali.

"Quei maledetti, schifosi, luridi..." sputò Hermione con rabbia, mentre Ophelia strinse la sua mano con un certo timore e con il fiato sospeso. La palla rincorreva il ragazzo predestinato che ancora non si era reso conto del pericolo, intento a scansare Draco per raggiungere il dannato boccino che non intendeva arrestarsi. Ma poi, un gesto del tutto inaspettato: il goffo neo-battitore dei Grifondoro, Jack Sloper, riuscì ad intercettare in tempo il bolide e a toccarlo in pieno con la sua mazza, lanciandolo in un'altra direzione e sollevando un boato di gioia tra gli studenti, che fino ad allora mai avrebbero scommesso sulle capacità dell'impacciato ragazzino, arruolato a seguito del ritiro di Fred e George, che si sarebbero diplomati di lì a pochi mesi. Tuttavia, il bolide riprese la sua sfrenata corsa, proprio nella stessa direzione di prima e nuovamente verso il cercatore Grifondoro.