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-"Come facevi a sapere cosa sarebbe successo?"-
Adesso che l'incendio era stato spento ed ognuno era ritornato a svolgere i propri compiti, Yoongi si trovava al palazzo Reale insieme a Jimin. Il Re era furioso ma, più di tutto, era confuso. Ancora non era riuscito a comprendere come avesse fatto il Principe a capire cosa stesse accadendo al palazzo dei Jeon semplicemente dopo aver scoperto che mancasse qualche bottiglia di soju. Gli aveva messo talmente tanta fretta nel correre con alcune guardie verso casa Jeon da non dargli la possibilità di ricevere una spiegazione. Ora che le acque si erano calmate, Yoongi pretendeva delle risposte.
-"Devi dirmi come facevi a sapere che ci sarebbe stato un incendio."- Gli ordinò ancora Re Min.
Jimin era davanti a lui, con la testa bassa e le mani sudate. Sapeva di dovere delle spiegazioni al più grande perché non c'era modo che tutto quello che era successo fosse stata una semplice coincidenza. Ed era stato lui stesso ad esporsi, a far capire di essere in qualche modo a conoscenza di tutto ciò che stava accadendo. Sarebbe potuto restare in silenzio e lasciare che gli eventi facessero il loro corso, eppure non gli sembrò giusto, non più almeno. Era felice di aver parlato, di aver convinto Yoongi a correre verso il palazzo dei Jeon perché, in questo modo, erano riusciti ad evitare la tragedia.
Il Re stava esaurendo la pazienza. Non voleva credere che Jimin fosse coinvolto in quella faccenda, non voleva credere che l'avesse preso in giro per tutto questo tempo e che, in realtà, fosse sempre stato quel ragazzo folle che aveva conosciuto molti mesi prima. Ma il silenzio del minore non gli permetteva di pensare ad altro.
-"Ti prego, Jimin, dimmi che non c'entri niente."- Quasi lo implorò.
Avrebbe fatto troppo male se non fosse stato così. Cercò di calmarsi e poi posò due dita sotto il mento del più piccolo. Gli fece alzare la testa e lo guardò dritto negli occhi. Non aveva mai visto quell'espressione sul volto del Principe. Jimin era sempre stato caratterizzato dal suo sguardo fiero e sicuro ma, in quel momento, nei suoi occhi si leggeva solo paura e pentimento. Gli cadde una lacrima ma fu velocissimo ad asciugarsela, come se non volesse che il Re vedesse le sue vere emozioni.
Si allontanò da Yoongi perché, per la prima volta, gli risultò difficile non indossare una maschera davanti a lui, perché quello era un lato di Jimin nuovo anche per se stesso. Non si era mai sentito così, non aveva mai provato certi sentimenti, certe paure. Non era mai stato così debole.
-"Vorrei tanto poterti dire che non c'entro nulla, Yoongi. Ma, se ero a conoscenza di ciò che sarebbe successo, è solo perché tutto questo è stato pianificato da me molto tempo fa."- Ammise il minore.
Il Re rimase incredulo davanti a quelle parole, incapace di accettare il fatto che Jimin fosse ancora capace di certe azioni. E all'improvviso fu tutto troppo pesante da sopportare, così pesante da costringerlo a sedersi per non crollare.
-"Perché?"- Fu tutto ciò che riuscì a chiedergli Yoongi.
-"È successo nel periodo in cui cercavo un modo per vendicarmi di te. Non sapevo come fare quindi mi sono fatto aiutare da un uomo del tuo Regno per scoprire quali fossero i tuoi punti deboli. È stato lui a consigliarmi di usare Hoseok per vendicarmi."- Iniziò a spiegargli Jimin. –"In cambio mi ha chiesto un consiglio per vendicarsi contro i Jeon, non so per quale ragione e non mi interessava all'epoca. È stato allora che gli ho suggerito l'incendio. Avevo pianificato tutto nei minimi dettagli ma, non credo che sia andata esattamente come doveva andare."-
Gli spiegò a grandi linee quale fosse il piano, a cosa servisse il soju, cosa doveva succedere e cosa invece era andato storto. Yoongi era sempre più sconvolto. Fino all'ultimo aveva sperato che Jimin avesse una scusa, una spiegazione logica che potesse provare la sua innocenza. Invece era sua la mente da cui era partito tutto. Il Re si mise la testa tra le mani e la scosse energeticamente, come se così facendo potesse far schizzar fuori tutti i ricordi dei momenti passati insieme a quel traditore.
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Silver Chair ~ [Taekook]
Fanfiction[COMPLETATA] Essere un nobile e il consigliere del Re è sempre stato semplice, soprattutto quando la sedia d'argento è tua per diritto di discendenza. A volte, però, la vita ha altri piani per noi e siamo costretti a rinunciare al futuro che pensav...