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Quando Jungkook si svegliò, si rese conto di essere da solo nella capanna. Iniziò subito a chiedersi dove fosse Taehyung e perché non si stesse riposando dopo ciò che gli era successo il giorno prima. Aveva avuto paura ieri e, non vederlo al suo fianco questa mattina, lo spaventava: aveva bisogno di sapere che Taehyung fosse al sicuro. Per questo uscì dalla capanna e iniziò a camminare fino a quando non scorse la figura del maggiore che si stava godendo i raggi del sole sulla sua palle mentre lanciava qualche sassolino nel fiume, cercando di fargli fare più salti possibile.
-"Ei, perché sei sveglio? Dovresti riposarti."- Lo rimproverò Jungkook appena gli fu vicino.
Taehyung si accorse solo allora della presenza del più piccolo e volse lo sguardo verso di lui. Poi sorrise.
-"Sto bene, non preoccuparti. Ho dormito fino a poco fa."- Lo rassicurò il maggiore mentre gli faceva cenno di mettersi a sedere a terra vicino a lui.
Jungkook obbedì e notò come il castano si fosse rivestito mentre lui era ancora con solo l'intimo addosso. Questo perché la sua prima preoccupazione quella mattina non era stata quella di vestirsi ma bensì trovare Taehyung.
-"Sicuro? Perché domani vado via."- Disse il nobile.
Non voleva lasciare solo il maggiore sapendo che stesse ancora male. Certo, Jungkook non poteva comunque fare più di tanto per farlo star meglio, ma poteva occuparsi di preparare il cibo e di fare quei lavoretti quotidiani, che di solito faceva il maggiore, mentre l'altro si riposava e pensava a guarire. Neanche voleva immaginarsi cosa sarebbe potuto succedere se ieri Jungkook non fosse stato con lui per tirarlo fuori da quel fiume che adesso era proprio davanti a loro.
-"Non puoi restare qualche giorno in più?"- Gli domandò Taehyung guardandolo.
-"Perché? Allora davvero non stai bene!"- Si preoccupò Jungkook che iniziò a toccare la faccia dell'altro per sentire la sua temperatura corporea, sperando che non fosse freddo come il giorno prima.
-"Sto benissimo."- Ribadì ancora una volta Taehyung, togliendo le mani del nobile dal suo viso ma continuando a stringerle comunque tra le sue. –"Volevo solo restare con te qualche giorno in più."- Aggiunse.
Le guance di Jungkook presero fuoco, diventando di un rosso acceso e, i raggi di sole che battevano con prepotenza su di loro, peggioravano soltanto la situazione. Si impose di smettere di reagire così ogni volta che Taehyung diceva cose del genere perché quelle parole avevano significati diversi per loro due. Infatti si schiarì la voce, liberò le proprie mani dalla presa del maggiore e parlò.
-"Non posso, devo sicuramente fare qualche lezione a palazzo, controllare che mia sorella stia bene e scoprire cosa turba mio padre."- Rispose e, per un attimo, gli parve di scorgere delusione negli occhi dell'altro. –"Poi credo che tu abbia bisogno di passare un po' di tempo da solo per pensare. Non era per questo motivo che ieri sei andato a nuotare?"- Gli chiese poi.
-"Mi pareva di avertelo detto già ieri, ma forse stavo solo sognando. Ho capito molte cose quando ho creduto di star per morire."- Disse Taehyung non perdendo mai di vista gli occhi di Jungkook.
E il minore se lo ricordava, si ricordava bene che quelle stesse parole il maggiore le avesse pronunciare anche la sera prima. Adesso moriva dalla curiosità di sapere quali erano tutte quelle cose che aveva capito.
-"Cose che riguardano me?"- Domandò titubante e a bassa voce.
-"Cose che riguardano me."- Rispose con voce ferma l'altro.
Lo sguardo di Jungkook si spense un po'. Non sapeva come ma quelle parole l'avevano deluso. Si aspettava forse qualcosa di diverso?
-"Ti racconterò tutto, Jungkook, ma prima fai colazione."- Gli disse dolcemente il maggiore che aveva ben immaginato che l'altro fosse venuto a cercarlo non appena alzato, dimenticandosi il pasto più importante della giornata.
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Silver Chair ~ [Taekook]
Fanfic[COMPLETATA] Essere un nobile e il consigliere del Re è sempre stato semplice, soprattutto quando la sedia d'argento è tua per diritto di discendenza. A volte, però, la vita ha altri piani per noi e siamo costretti a rinunciare al futuro che pensav...