6. Tuoni e fulmini

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Respiro pesante, cuore che batteva all'impazzata. Era nel panico, aveva paura.

Fronte imperlata dal sudore, mani e gambe che tremavano.

Si guardava intorno e vedeva rosso.

Non distingueva niente, nemmeno una figura, nemmeno un particolare.

Era solo? Dove era? Perché si trovava lì? Perché non era tranquillo?

Rosso era tutto ciò che vedeva, la paura era tutto ciò che sentiva.

Voleva fare un passo avanti, scappare, ma non riusciva. Qualcosa lo bloccava.

Tutto ad un tratto sentì delle voci, delle grida. Non era solo.

Si guardò ancora intorno ma non vide nessuno, sentiva solo le loro urla che si facevano sempre più chiare.

-"Taehyung, solo tu puoi salvarlo."-
Chi doveva salvare? Da cosa? Non vedeva nessuno.

Sentì qualcosa scorrergli lungo le guance. Lacrime. Stava piangendo.

Sentire il suo cuore in gola lo stordiva, non lo faceva essere razionale. Era nel panico.

Non riusciva ad avanzare, poteva solo tornare indietro.

-"No Taehyung! Morirai se solo ci provi."- Un'altra voce gli arrivò all'orecchio.

Non voleva morire, non così, non ora.

Tremava sempre di più. Sentì un'altra sensazione farsi largo nel suo corpo: l'indecisione.

Doveva salvare se stesso o l'altra persona?

-"Ti prego, devi salvarlo. Solo tu puoi farlo."- La prima voce tornò a parlare.

Doveva prendere una decisione, ora.


All'improvviso si svegliò. Ancora quel sogno. Si portò una mano sulla fronte e si accorse di essere realmente sudato.

Erano anni che il suo sonno veniva tormentato da quel sogno anche se negli ultimi tempi pensava di essersene liberato.

Era mattina presto quando decise di alzarsi definitivamente. Era in un bagno di sudore e ancora i suoi battiti non si erano regolarizzati. Succedeva così ogni volta che faceva quell'incubo.

Mangiò della frutta che aveva raccolto il giorno prima, prese un cambio e il coltellino e si avviò verso il fiume.

Era una bella giornata, il sole si faceva spazio tra gli alberi del Tè regalando zone di luce e calore nel bel mezzo di quel bosco.

Taehyung si spogliò dei suoi abiti ormai impregnati del suo sudore e li abbandonò sul prato, con l'intenzione di sciacquarli subito dopo essersi fatto un bagno.

Si immerse nelle acque fredde del fiume e si sentì riavere. Restò a sguazzare lì per un po' di tempo mentre osservava i pesciolini che nuotavano indisturbati vicino a lui, ignari del fatto che molto probabilmente sarebbero diventati presto il suo pranzo.

Uscì dall'acqua e si distese sotto il sole, su un telo che si era portato dietro, per asciugarsi e godersi al meglio quella calda giornata.

Si rivestì col cambio pulito e si riavvicinò al fiume per sciacquare i vestiti sporchi che poi appese su uno dei rami in modo che potessero asciugarsi per bene.

Prima di ritornare alla sua capanna, tirò fuori il coltellino e si avvicinò al solito albero per fare una nuova incisione verticale che, questa volta, colorò anche di rosso.



Silver Chair ~ [Taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora