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Un nuovo giorno era iniziato nel Regno dei Min e Jungkook sapeva già come avrebbe passato la sua giornata. Infatti era da un po' di giorni che pianificava di andare a trovare Kim Namjoon nel palazzo in cui viveva ma, essendo il ragazzo molto impegnato per l'imminente passaggio della sedia d'argento, era riuscito a fissare un incontro con lui solo per la giornata odierna.
Namjoon sarebbe diventato il possessore di una delle tre sedie d'argento grazie a suo padre che aveva deciso di ritirarsi dall'incarico per anzianità. La cerimonia di passaggio, importante quasi quanto l'incoronazione dei Re, si sarebbe tenuta tra una settimana e tutto il Regno era invitato a partecipare, sia nobili che popolani.
Era la prima a cui Jungkook avrebbe assistito perché dalle precedenti cerimonie di passaggio erano passati molti anni, troppi per poter essere state viste da un ragazzo giovane come il nobile. Inoltre era consapevole che non sarebbe trascorso ancora molto tempo prima che suo padre decidesse di fare la stessa scelta del padre di Namjoon e cedere il suo posto a lui.
Pensava spesso al momento in cui sarebbe diventato a tutti gli effetti un consigliere del Re ma ancora non era sicuro se esserne felice o meno. Qualunque fosse il suo stato d'animo, poco importava perché quello era il suo destino. Era già scritto.
Ma al momento quello non era il pensiero principale del nobile. La sua mente, infatti, era invasa da una sola domanda: chi è Kim Taehyung?
Erano giorni e giorni che aveva iniziato a controllare l'età di tutti i componenti della casata dei Kim per riuscire a trovare qualcuno che potesse effettivamente essere il fratello maggiore del ragazzo del bosco. Ora che sapeva che Taehyung aveva venticinque anni, anche quei pochi candidati a cui aveva ristretto il campo prima di partire l'ultima volta erano stati dimezzati.
Infatti, se qualche giorno fa era addirittura arrivato ad ipotizzare che anche Kim Hojun, marito di sua sorella, potesse essere la persona che stava cercando, adesso era sicuro che non fosse così poiché anche questo aveva venticinque anni.
I nomi rimasti sulla lista erano davvero pochi e ognuno di loro aveva qualcosa che portava Jungkook a pensare che non fosse la persona giusta. Tutti tranne uno.
Aveva quindi deciso di concentrare tutte le sue energie proprio su di lui e quella persona non era altro che Kim Namjoon.Come mai Jungkook sospettava di Namjoon? Per prima cosa il nobile aveva ventisei anni quindi aveva i requisiti giusti per poter essere il fratello maggiore di Taehyung, ma non era questo che aveva convinto Jungkook.
Il moro, infatti, era quasi del tutto sicuro che il parente del ragazzo del bosco fosse proprio lui, soprattutto quando si ricordò che Namjoon aveva davvero un fratello minore o, per meglio dire, aveva avuto.
Si ricordava molto bene del ragazzino Kim morto prematuramente molti anni prima perché si parlò dei funerali per molto tempo dato che erano avvenuti in maniera del tutto insolita, non rispettando la tradizione. Jungkook, però, era piccolo quando tutto questo successe e, sommandoci il fatto che i Kim erano stati molto bravi a far sparire qualunque voce girasse sul loro figlio defunto, non ricordava affatto il nome del fratellino di Namjoon.
Nessuno aveva mai visto il corpo di quel bambino nella bara perché la famiglia aveva deciso di fare il funerale tenendola chiusa. Era insolito ma non vietato. Per questo nessuno poteva avere la certezza che quel ragazzino fosse davvero morto ed era da qui che erano nati i sospetti di Jungkook.
E se il fratellino di Namjoon non fosse mai morto e lo avessero semplicemente allontanato dalla famiglia per qualche motivo sconosciuto a tutti?
Per prendere la decisione di eliminare per sempre il nome di un appartenente alla famiglia che sedeva sulla sedia d'argento ed esiliarlo ai confini del Regno, questa persona doveva aver fatto qualcosa di davvero grave ed imperdonabile. Cosa poteva aver mai fatto un ragazzino di dodici anni?
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Silver Chair ~ [Taekook]
Fanfic[COMPLETATA] Essere un nobile e il consigliere del Re è sempre stato semplice, soprattutto quando la sedia d'argento è tua per diritto di discendenza. A volte, però, la vita ha altri piani per noi e siamo costretti a rinunciare al futuro che pensav...