8. Grazie

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Jungkook era sdraiato su quello che Taehyung avrebbe chiamato letto ma che a lui sembrava più uno di quei tappeti su cui era abituato a pulirsi le scarpe. Per carità, era grande e spazioso ma non era assolutamente comodo. Proprio per questo motivo non riusciva ad addormentarsi e si rigirava in continuazione.

All'ennesimo cambio di posizione, Jungkook non riuscì a resistere e decise di aprire un occhio, curioso di sapere cosa stesse facendo in quel momento il proprietario di quella capanna.

Lo vide seduto in un angolo mentre si rigirava il suo coltellino tra le mani e sbadigliava poco elegantemente.

-"Taehyung, lo so che non sono affari miei ma credo che anche tu abbia bisogno di riposare un po'."- Parlò Jungkook.

-"Riposerò quando andrai via."- Rispose freddamente l'altro.

-"Perché? Hai qualcosa di meglio da fare ora? Perché io non credo che ci sia nient'altro da fare in un posto del genere durante un temporale."-

-"Chiacchieri un po' troppo per i miei gusti, lo sai?"- Gli confessò Taehyung sbuffando.

-"Ed indovina qual è il miglior modo per non dovermi più sentire parlare?"- Chiese sorridendo Jungkook.

-"Sbatterti fuori da casa mia?"- Rispose serio il castano.

-"Sbagliato! Dormire era la risposta giusta."-

-"Beh, ho comunque solo un letto quindi anche se volessi non potrei."- Gli fece notare.

-"Guarda che ci entriamo tutti e due qui."- Spiegò il nobile indicando quella specie di letto su cui era steso.

-"Non possiamo dormire insieme, non mi sembra opportuno."- Borbottò il castano. Sembrava a disagio.

-"Ma per favore, questa capanna è talmente piccola che anche non stando nello stesso letto siamo comunque costretti a stare appiccicati, quindi tanto vale che ti metti comodo."- Lo bacchettò Jungkook e l'altro sembrò pensarci un po' su per poi annuire e stendersi vicino a lui.

Non parlarono più, semplicemente si addormentarono mentre, come sottofondo, la pioggia continuava incessantemente a cadere.

Jungkook non seppe esattamente quante ore riuscì a dormire ma, ad un certo punto, fu svegliato dal ragazzo steso al suo fianco che continuava ad agitarsi nonostante stesse ancora dormendo.

Il nobile si voltò per controllare Taehyung e lo vide avvolto nel suo stesso sudore e con un'espressione per niente rilassata sul viso. Stava sognando qualcosa di poco piacevole, qualcosa che lo faceva agitare.

-"Taehyung, svegliati. È solo un sogno."- Tentò di svegliarlo Jungkook.

Alcuni tentativi dopo, accompagnati da qualche pacca sul corpo, il castano si svegliò di soprassalto con occhi sbarrati e fiato corto.

-"Tutto bene? Devi aver sognato qualcosa di davvero orribile."- Parlò ancora il nobile.

Taehyung restò in silenzio per qualche minuto mentre fissava il vuoto e pensava a come quell'incubo fosse tornato a perseguitarlo.

-"Ti va di parlarne?"- Gli chiese Jungkook appena lo vide tornare a respirare regolarmente.

-"No."- Rispose secco Taehyung e tornò a chiudere gli occhi.

-"Come vuoi."- Commentò il nobile per poi spostare il corpo del castano in modo che la sua faccia poggiasse sul suo petto ancora profumato dall'essenza dell'albero del Tè. Prese poi ad accarezzargli la schiena in modo delicato e dolce.

Silver Chair ~ [Taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora