Speciale 1. Ombra

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2021

Era passato più di un anno da quando Jisuk e suo padre avevano letto quel grande libro che raccontava come e perché i Jeon avevano perso la sedia d'argento molti secoli prima. Era stato bello immergersi nella storia dei propri antenati ma, dopo quel giorno, Jisuk non aveva più aperto quel libro. Nonostante ciò, non era mai riuscito a smettere di pensarci e, soprattutto, a desiderare che ci fosse dell'altro, qualcosa di nuovo da leggere e da scoprire su quel Regno che l'aveva incuriosito sin dalla prima parola.
E quel desiderio era arrivato ad essere così insistente che, un giorno, Jisuk si ritrovò a vagare nuovamente nello studio del padre, alla ricerca del libro rosso tra i centinaia di volumi impilati nella vecchia libreria.

Lo adocchiò non molti secondi dopo e, con tristezza, constatò che fosse troppo in alto per lui e che, senza aiuto, non sarebbe riuscito a prenderlo. Ma non si arrese, combattere per ciò che desiderava ce l'aveva nel sangue in fondo. Prese quindi una sedia e, facendo attenzione, ci salì sopra, arrivando così all'altezza giusta per prendere il libro.

La libreria era piena di volumi di ogni genere e dimensione, sembrava quasi che i libri fossero incastrati gli uni con gli altri per guadagnare tutto lo spazio possibile per fare in modo che entrassero tutti. Jisuk dovette usare tutta la sua poca forza per spingere il libro rosso fuori dallo scaffale e, nel farlo, forzò involontariamente anche i libri intorno ad esso che caddero al suolo provocando un grande frastuono.

Si sbrigò a scendere dalla sedia ed a raccogliere tutto ciò che era caduto a terra e, nella fretta, uno dei libri si aprì, rivelando al suo interno qualcosa che Jisuk non si sarebbe mai aspettato di trovare.

Mise nuovamente al loro posto sia il grande libro rosso, che ormai non sembrava più così tanto interessante ai suoi occhi, che gli altri volumi che erano caduti con esso, lasciandone fuori solo uno, l'unico che sembrava un libro ma che in realtà non lo era.

Era nero, anonimo, senza molte scritte in copertina e all'interno non aveva nemmeno una pagina. Era una specie di contenitore e fu proprio ciò che trovò al suo interno a far entusiasmare Jisuk.

Lettere su lettere, tutte datate intorno agli anni descritti dal libro rosso che aveva letto con il padre. Lettere indirizzate al suo antenato, Jeon Jungkook, ma scritte tutte dalla stessa persona: il Principe Park.

Non sprecò neanche un secondo del suo tempo ed iniziò a sfogliare quei fogli di carta e a leggere ciò che l'inchiostro aveva conservato fino ad oggi. Tra parole sbiadite, pezzi strappati e calligrafia a volte difficile da decifrare, Jisuk riuscì a ricavare molte informazioni che lo misero al corrente di un pezzo di storia che in nessun altro libro al mondo avrebbe trovato.












1323

La giornata di Jimin pareva non avere fine. Erano ore che analizzava quei fogli impregnati di informazioni e ne sarebbero passate altrettante prima di poter dichiarare conclusa quella stancante e lunga giornata. Era ormai qualche settimana che il Principe Park aveva una missione e stava spendendo tutte le sue energie per portarla a termine nel migliore dei modi: trovare un marito alla sua giovane sorella.

I due fratelli si erano riappacificati, non c'era più nessun rancore nei confronti della ragazza che lo aveva sostituito al trono. Jimin aveva capito che non avrebbe guadagnato niente nell'ignorarla o nell'evitarla come aveva deciso di fare anni prima ma che, al contrario, se voleva aiutare il suo stesso Regno, doveva collaborare con la sorella e trovare quell'equilibrio che avrebbe portato il Regno dei Park al suo originario splendore.

Silver Chair ~ [Taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora