Silver Chair ~ [Taekook]

40. Notte d'inverno

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Erano ormai passati circa tre mesi da quando Taehyung aveva conosciuto la sorella di Jungkook e i due ragazzi, da allora, non avevano mai smesso di parlare di quanto fosse stato bello passare insieme una notte a palazzo. Il nobile passava sempre più tempo con il fidanzato e, se prima non si vedevano anche per più di una settimana, adesso non passavano più di qualche giorno separati. E, nonostante tutto questo facesse enormemente piacere a Taehyung, sapeva che comportasse molte rinunce da parte di Jungkook che, al palazzo, aveva tutta la sua vita. Gli aveva raccontato di come suo padre lo stesse facendo partecipare più attivamente alle riunioni dei Consiglieri ed era solo per quello che il minore era costretto a tornare a casa sua per qualche giorno.

Taehyung non era stupido, sapeva che non avrebbero potuto continuare a fare quella vita per sempre, che il futuro Consigliere del Regno dei Min non poteva passare gran parte del suo tempo nascosto in un bosco. Stava solo cercando una soluzione che non gli facesse perdere Jungkook.

L'unica cosa che gli era venuta in mente era seguirlo a palazzo e sapeva che questo fosse il più grande desiderio del più piccolo perché più volte aveva indirettamente tentato di dirglielo. Taehyung, però, non poteva farlo. Vivere in un palazzo popolato da così tanta gente non era sicuro per lui e lo metteva nelle condizioni ideali per far avverare il suo incubo.

Ultimamente, però, non lo aveva più sognato, forse grazie all'estrema vicinanza di Jungkook che raramente lo lasciava dormire in solitudine. Questo lo rallegrò perché gli fece credere di essere più al sicuro, di aver scampato il pericolo che quel sogno premonitore aveva sempre rappresentato per lui.

E forse, quello di abbassare la guardia, fu il suo più grande errore. Più passavano i giorni e meno l'incubo infestava il suo sonno, tanto che arrivò il momento in cui smise di sognarlo anche quando Jungkook non era con lui. Ma non fare più l'incubo equivaleva a potersi considerare salvo da quel destino incerto ma così spaventoso?

Taehyung iniziò a crederci e fu quello che gli fece compiere passi azzardati. Ma dai sogni premonitori non si sfugge, ci si illude solo di averlo fatto.

Forse, a contribuire a questa convinzione, c'era il fatto che si sentisse estremamente in colpa per tutto ciò a cui Jungkook stava rinunciando per lui, soprattutto ora che aveva visto con i propri occhi l'agio al quale il nobile era abituato. Forse la paura per la sua stessa vita era passata in secondo piano alla felicità del suo ragazzo. Questo, nonostante il pericolo che poteva rappresentare per lui, fu solo uno dei motivi che lo avrebbero portato a fare una proposta del tutto inaspettata a Jungkook quella notte stessa.

-"La sai la novità? Re Min si sposa. Cioè non è proprio una novità perché lo sapevano tutti che sarebbe successo ma ora è proprio certo. Tra una settimana si terrà il matrimonio."- Annunciò Jungkook.

-"Non pensavo di piacessero i matrimoni."- Commentò il maggiore non capendo l'entusiasmo presente nel tono di voce del nobile.

-"Non mi piacciono infatti. Ci sono troppe persone a cui interessa solo fare bella figura e sfoggiare i proprio abiti raffinati e preziosi."- Gli diede ragione Jungkook.

-"Allora perché sembri così entusiasta?"- Provò dunque a chiedere il maggiore.

-"Perché significa che saranno tutti impegnati a preparare e a prepararsi per questo matrimonio quindi io non avrò impegni e potrò restare qui con te per tutta la settimana."- Gli spiegò Jungkook che non riusciva a contenere tutta la sua felicità.

Anche Taehyung fu invaso da un'improvvisa allegria non appena sentì le parole del suo ragazzo e non riuscì a frenarsi dall'abbracciarlo, stringendo le proprie braccia attorno alla vita stretta del nobile. Poi lo sollevò da terra, cogliendo di sorpresa Jungkook che si assicurò di essere ben saldo al corpo del maggiore avvolgendo le proprie braccia attorno al collo di Taehyung. Si guardarono negli occhi e sorrisero entrambi, persi nel loro attimo, nella loro bolla di felicità.