39-ALL I WANT

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Kacchan's pov

Quando quel bastardo a metà ci venne a prendere all'università, capì subito cos'era successo. Nonostante per giorni avesse cercato di rassicurarmi che quella cosa era solo un'amica, una parte di me non riusciva a non incazzarsi. 

Come fai?! Come faceva ad essere sicuro di avere autocontrollo? Come poteva sapere che non ci avrebbe voltato le spalle da un giorno all'altro? E mi faceva incazzare perché sapevo come ci si sentiva ad essere in compagnia del tuo soul mate. Era come sentirsi completi, come se finalmente la rabbia sparisse e prendesse il suo posto il profumo di caramelle. 
Ma lui invece sembrava soltanto.. Rilassato

E mentre eravamo da soli, in cucina, lo guardai. Aveva i capelli leggermente spettinati ed una maglia larga che credo fosse mia, ma oramai l'aveva indossata così tante volte lui che era diventata sua. 
Quegli occhi intensi, destabilizzanti, guizzarono verso i miei, mentre un sorriso furbo si dipingeva sulle sue labbra. "Che c'è?" 

"Niente, non posso guardare?" 

Lasciò il coltello che stava usando per tagliarsi una mela e lentamente si avvicinò a me. Ma io indietreggiai, fino ad incontrare il bancone. 
Pose un dito sotto al mio mento, in modo tale che lo guardassi

"Fai pure" 

Mi leccò il labbro con la punta della lingua, per poi avvicinare il viso al mio orecchio e sussurrare "Sei ancora arrabbiato?" 

Annuì in risposta

"Come posso farmi perdonare mio re?" disse con un finto tono dispiaciuto, "Lo sai già, non è vero?" lo guardai "fai del tuo meglio" 
Sorrise furbetto. Mi stampò un bacio casto sulle labbra, per poi prendere a torturare il mio collo, mordendolo, baciandolo e succhiando lembi di pelle che iniziarono ad arrossarsi, per poi assumere una colorazione violacea. 
Mi posizionai in maniera più comoda, poggiando le mani al bancone e distendendo le gambe. 
Todoroki infilò una santa mano all'interno dei miei pantaloni, prendendo a massaggiare dai boxer, mentre io non riuscivo a fare altro che non fosse ansimare. Sbottonò la cerniera e mi abbassò tutto, pantaloni e boxer, per poi inginocchiarsi. Mi guardò fingendo un volto innocente, mentre iniziò a leccare la punta, lentamente. 

"M-muoviti cazzo" 

Sorrise e non se lo fece ripetere. Prese tutto il glande in bocca e, muovendo la testa avanti ed indietro, succhiava, procandomi leggeri gemiti. 
Artigliai una mano nei suoi capelli bicolore, portandogli a seguire un ritmo più veloce. Mi morsi il labbro, per evitare di gemere in maniera più forte, ma qualcosa ci interruppe. 

"Kacchan? Dov'è Shoto?" 

Deku comparve alla fine delle scale. Dalla sua posizione il bancone copriva il cono gelato, quindi non poteva vedere. 

"Emh.. Non lo so" 

"Oh.. Guardiamo un film insieme? Faccio i pop corn!" 

Mi morsi il labbro, il bastardo aveva ricominciato a muoversi, rendendomi difficile parlare. 

"C-che ne dici se vieni qui invece?" 

Il faccino adorabilmente confuso mi fece venire voglia di mangiarmelo. 

"Dai, vieni qui" 

Non era un'ordine, ma da bravo posò le coperte sul divano e zampettò qui fino al bancone. 

"Oh Shoto! Che stai-" 

Appena renderizzò il tutto, divenne rosso come un pomodorino. Sorrisi innamorato, era così innocente quando voleva. 
Allungai una mano verso di lui. "Vieni" 

Bordeux la prese e si avvicinò a me, ma non staccava lo sguardo da quello che faceva Todoroki. 
Gli presi il viso con la mano ed iniziai a baciarlo violentemente, prendendo possesso della sua bocca, sfogando i gemiti tra quelle dolci labbra. 
Portai la mano sul suo culo e presi a stringerlo, mentre lui, che non se lo aspettava, mi strinse i capelli. 
Ad un certo punto non ressi più e venni nella bocca del bastardo a metà, che ingoiò tutto. 

MY BOYS/TodoBakuDeku FanFictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora