46- Aiuti

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Il sole splendeva alto quella mattina di novembre, nessuna nuvola osava oscurare la sua bellezza. Data la bella giornata, le famiglie erano uscite fuori per fare delle passeggiate, andare per negozi o a fare dei picnic! Non c'era nulla di fuori posto, tutti erano in armonia e in pace. Se non fosse per un piccolo, minuscolo dettaglio. 

Nell'auto nera, parcheggiata di fronte alla vecchia Villa Todoroki, i due Alpha erano nel bel mezzo di un'accesa discussione. Nemmeno i finestrini alzati del veicolo riuscirono ad attutire un po' il trambusto. 

"NON ME NE FREGA UN CAZZO CHE CI HAI LITIGATO SECOLI FA, TU ORA ENTRI LÌ DENTRO E FAI L'UOMO" 

"BAKUGO SMETTILA DI SBRAITARE, SAI CHE SONO SERIO QUANDO DICO CHE FORSE NON CI AIUTERÀ, È UNO STRONZO" 

"BEH ALLORA LO COSTRINGEREMO NOI". 

Una testa bionda e scalmanata uscì dall'abitacolo sbattendo la porta e dirigendosi a passi pesanti verso l'ingresso. Anche l'Alpha dagli occhi eterocromatici uscì e chiuse l'auto, raggiungendo poi il compagno. 

"Non so se sono in casa, ma tu non farmi fare figuracce" 

"Muoviti." sibilò l'altro a denti stretti. 

Shoto sospirò, cercando di raccogliere tutto il coraggio possibile. Doveva farcela, per Deku, per il suo compagno, per la loro famiglia. 

Alzò il dito e bussò al campanello. 

Dopo qualche secondo una voce femminile si levò dall'altoparlante, la domestica. "Chi è?" 

"Sono Shoto Todoroki, il figlio del signor Endeavor, è in casa?", non sentirono fiatare per qualche secondo, poi riecco la voce "Si è in casa, prego entri pure."

I cancelli di ferro si aprirono dopo un piccolo "clack". 

Non si guardarono attorno, non si soffermarono nemmeno a guardare il curato prato inglese o le fontanelle dai graziosi giochi d'acqua. Si diressero a passo spediti alla porta d'ingresso che trovarono aperta. Subito si trovarono nel soggiorno padronale dai toni caldi, ma anche lì non c'era tempo da sprecare nei dettagli. 

La bassa signora li raggiunse, accompagnata dal suono ritmico dei tacchi che sbattevano sul parchè. 
"È nel suo ufficio e vi sta aspettando! Prego vi faccio strada!" 
Girò a destra, svoltando dietro le immense scale che conducevano alla zona notte con le 7 camere da letto. Ma dietro a due porte di legno massiccio, il capofamiglia li stava attendendo dietro la scrivania in vetro. 

L'Alpha dai capelli a bordeaux era molto alto e muscoloso, assomigliava più ad un armadio che ad una persona, gli occhi azzurri, simili a quello del figlio, erano belli come se li ricordava Shoto. Occhi che alzò non appena i due giovani Alpha fecero il loro ingresso. 

"Shoto, figlio mio.. Quanto tempo" 
"Già, ciao Enji" 

L'adulto si alzò e si avvicinò a loro due, abbracciando il figlio e stringendo la mano a Kastuki. 

"Presuppongo che tu non sia venuto qui per farmi una visita, cosa ti serve?" 

Già, perché erano andati lì? 

Shoto, ben 5 anni prima, si era ripromesso di non mettere mai più piede dentro quella casa.
Fin da quando erano piccoli, loro padre aveva mentalmente abusato di lui e dei suoi fratelli, insinuando loro paure e pensieri ossessivi compulsivi. Perché?
Semplice, è sempre stato uno stupido alcolizzato.
Tornava a casa in piena notte, puzzando come un cane ed infastidendo tutti loro.
Per non parlare del male che ha fatto a loro madre, facendo uscire di senno quella povera donna che solo ora stava rinzidiando a fare progressi.
Certo, non ha alzato mai le mani contro nessuno di loro, ma certi atteggiamenti feriscono molto più nel profondo.
Con i suoi comportamenti meschini ed infantili, Endeavor è riuscito a distruggere un'intera famiglia.
Soltanto quando, dopo aver trovato lavoro, non lo vedevano così spesso, tutti avevano fatto un sospiro di sollievo e provato a  continuare le loro vite.
Ora sapeva che suo padre non beveva da anni, ma ancora gli bruciavano le vecchie ferite per pensare di poter far "tornare tutto alla normalità", come spesso lo pregava la sorella.

Erano lì però per un altro motivo. Si dia il caso che Todoroki Enji, soprannominato Endeavor da tutti coloro che lo conoscono, è a capo dell'agenzia di polizia e spionaggio più grande del Giappone. Ha un talento straordinario, è colui con il numero più alto di casi risolti. Sebbene Shoto non sia in buoni rapporti con suo padre, ha deciso di mettere da parte l'orgoglio e chiedergli una mano. Erano passate settimane dalla scomparsa di Deku e ne lui ne Kacchan riuscivano a darsi pace, non riposavano da troppo tempo e le ricerche erano sempre più confusionarie. 

Avevano bisogno di aiuto. 

Spiegò a suo padre tutta la loro storia, di come si erano conosciuti, dell'incidente all'università e del rapimento. E più parlava più le parole uscivano velocemente, tirando con loro nostalgia, rabbia e delusione. 
Era stanco e raccontare quella storia lo stava uccidendo, ma doveva farlo. 
Infine, quando stava riprendendo fiato, Enji annuì leggermente. 

Non disse nulla. 
Prese un taccuino, si segnò alcune cose e lo riposò. Poi, con entrambe le mani, avvicinò i due Alpha. 

"Mi dispiace molto, per ciò che vi è successo. Io e il mio team vi daremo sicuramente una mano, lo troveremo" 

Bakugo respirò a lungo e guardò altrove, non volevo mostrare la sua debolezza. Shoto, invece, si lasciò travolgere da quel conforto. Le lacrime scesero copiosamente sul suo volto, bagnandolo e arrossandolo più del dovuto. Non riuscì a trattenerne nemmeno una.
Si girò verso il suo compagno e lo abbracciò, stringendolo al petto e prendendo respiri profondi. Era come se tutto lo stress accumulato in quel tempo stesse finalmente uscendo fuori tutto di colpo, come una bomba.

Si, era suo padre, il suo perfido e maligno padre alla quale per anni non aveva rivolto la parola. Ma adesso era intenzionato ad aiutarlo e forse, forse ce l'avrebbero fatta. Si fidava della sua agenzia e sapeva che erano davvero bravi in ciò che facevano, risolvendo casi ben più gravi di questo.
Iniziava a vedere un briciolo di speranza.
Finalmente qualcuno li avrebbe aiutati, finalmente avrebbero potuto tornare a sperare.

Si, forse si. 

ANGOLO AUTRICE
Ciao broccoletti, quanto tempo!
Chiedo scusa per la lunga assenza ma come vi ho già detto più e più volte il desiderio mi viene meno e il tempo anche, ma tranquilli! Non vi lascerò senza un finale! Anzi, sto già pensando a progettarlo!
Come ho già scritto di sopra, il capitolo potrebbe subore delle aggiunte in questi giorni, rimane aggiornati!
Baci!

MY BOYS/TodoBakuDeku FanFictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora