21-LUNGA SERATA

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Kirishima's pov

Fredda. 
La mia pasta è fredda. E schifosa. 
Fa così schifo che non la darei nemmeno ad un cane. Tra parentesi, non conosco il motivo di questo detto, perché bisognerebbe dare cibo orribile ai cani? Se ne avessi uno, e Dio come lo desidero, gli farei mangiare cibo per cani buono, non schifezze. 
Ma ritornando al mio piatto. 
Finito il calore mamma, ancora sotto l'influenza degli sbalzi di umore e di temperatura, accompagnata da me è andata a fare la spesa. Sono un alpha e mi faccio schifo. 
Perché mentre mia madre sceglieva cosa comprare, cos'era necessario in casa, avvertivo il suo odore pungente, carico di ormoni. Mi faccio schifo perché l'alpha dentro di me era attratto da quel profumo. So che è un istinto naturale, ma ogni tanto ci penso. E se io non avessi avuto autocontrollo? Cosa avrebbe fatto il mio genere secondario? 

Mi sale il vomito al solo pensiero. Mi faccio ribrezzo. Ma mi schifa ancora di più l'odore di sigaretta e di aglio sopra la candida pella di mia madre. 
Lei ha sempre avuto un buon profumo, ormoni a parte. Lei sapeva di fiori e di frutta fresca. Mia madre sapeva d'estate. 
I lunghi capelli neri le ricadevano sulle spalle, accarezzandole la pelle. Due occhioni marroni e grandi, come nocciole. Da lei avevo preso il colore dei capelli, adesso tinti, e spero di aver preso anche il suo carattere, perché mai al mondo vorrei assomigliare a papà. 
Da lui ho preso gli occhi, rossi, e null'altro. 
Meglio così. 

Comunque, tornati a casa, iniziò a cucinare. 
Presa da piccoli spasmi continui, causati dal distacco prolungato con papà, ora a lavoro, fece un disastro. Non è colpa sua, lo so. 
Ma ora sono frustrato e disgustato, da una pasta molle e fredda. Vorrei con tutto me stesso uscire, andare fuori, via di qui. 
Ma mi sentirei un mostro nel lasciarla qui da sola. 

Non ha mai avuto un vero e proprio crollo emotivo, sembrava che a lei piacesse davvero mio padre. Cosa ci trovava di bello in un uomo che non c'è mai e che ti sbatte il suo odio in faccia? 
Quando glielo ricordavo diceva che non era vero, che papà era solo sincero e schietto sulle cose. Che lui mi voleva bene, ci teneva che io fossi educato e rispettoso. 
Ma così non pensavo io. 

Grazie a Dio sono già stato educato da bambino, grazie a mamma. So cos'è il rispetto ma so soprattutto a chi portarlo. 
Almeno così penso. 
Mi alzo e sparecchio, con ancora il piatto pieno. 

"Eijiro devi mangiare, ti fa male digiunare" 

Mi accarezza la mano e mi sorride dolcemente e lo stesso faccio io. 

"Tranquilla mamma, magari mangio dopo un panino, okay?" 
"D'accordo.. Ma sappi che controllo se non lo fai" 
Ridacchio

"Si si okay" 

 Vado in camera mia e mi siedo difronte la scrivania. Sposto gli appunti di fotografia e accendo il portatile. Tre notifiche. 
La prima è un video su YouTube, la seconda è un messaggio da parte di Izuku. 
Apro quest'ultimo ed è una foto del mio amico, fatta stamattina, davanti allo specchio, mentre si prepara ad andare a lavoro. Ridacchio e rispondo con degli sticker. 
Abbiamo passato tutta la nottata a parlare della serata che lui ha trascorso insieme al biondino-granata. Lui ha descritto questa esperienza una.. bomba. 
L'ho esortato diverse volte a buttarsi a capofitto in queste due, relazioni?
Credo che debba provare qualcosa di nuovo. È sempre attento a misurare le parole, con chi parlare, chi uscire, chi avere come amico. 
Ho pensato che gli avrebbe fatto bene essere più libero, uscire con più persone, magari gli piacerà. 
Dopo un lungo discorso mi disse. 
"Sai? Hai ragione. Ho cambiato città, ho cambiato casa, scuola, lavoro e conoscenze. Ho praticamente cambiato la mia vita. Posso anche provare a cambiare io"
L'altra notifica è una chiamata persa, di Denki.
Aspetta che?!
Corro a richiamarlo ma, invece di cliccare il disegnino del telefono, clicco quello della videocamera.
Non faccio in tempo a cambiare che mi risponde.
"Hey peperone gigante! Ce l'hai fatta a richiamarmi!"
Sorrido non appena lo vedo. È a gambe incrociate sul suo letto, con i capelli tutti spettinati, mentre si stropiccia un occhio.
Forse si è svegliato da poco.
"Hey Pikachu, ti ho svegliato?"
Prontamente risponde.                           "Niente affatto! Stavo, emh.. Studiando!"
Alza e sventola un libro davanti alla mia faccia.
"Studi i.. Cavalli?". Lo vedo aggrottare le sopracciglia e guardare che libro ha preso.              "Libro sbagliato, ecco!", prende uno di chimica.
"Si si tutte scuse.. Che hai da fare?"
"No e aspetto solo che tu mi inviti a casa tua"
"Aah hai capito, allora perché non vieni qui?"
"Corro"
Sorrido e stacco la chiamata. Quando parlo con lui una stretta mi attanaglia lo stomaco.
È così carino, con quelle guance rosate e le labbra lucide.
Sempre pronto a farmi smorfie o linguacce, per poi ridere sereno. Sembra un bambino.
Il mio bambino.

Non molto dopo, circa una mezz'oretta, qualcuno bussa alla porta.
"Mamma vado i-"
Troppo tardi, è già lì, sperando sia papà.
Solo che una volta che la porta si apre, Kaminari le sorride raggiante.
"Buonasera signora, piacere Denki Kaminari".
Mia madre, confusa, gli stringe la mano.
"Salve, sei un.. Amico di Eijiro?"
"Qualcosa del genere già.. Posso entrare?"
Prima che vadano avanti mi avvicino a loro.
"Scusa mamma se non ti ho avvertito del suo arrivo, ora ci chiudiamo in camera e non ci sentirai fiatare, giuro"
"Oh nonono tranquillo tesoro, io mi stenderò un pochino sul divano, fate con comodo"
Prendo la mano del ragazzo difronte a me e lo trascino in camera mia.
"Piano Forrest, non ci corre dietro ness- woooah che camera! Sembra che la televisione abbia vomitato sulle mura"
"Ti piace?"
"Molto.. Ma mi piaci di più te"
Si avvicina e mi accarezza il volto. Sono diventato rosso? Non posso saperlo, ma ne sono abbastanza sicuro.
Poggio le mani sui suoi fianchi e lo avvicino di più a me.
"Ah si? Ma non mi batterai mai. Tu mi piaci cento volte di più"
"E sai solo prendermi per i fianchi? Avanti peperone, dimostramelo".

Sorrido e lo bacio a lungo, mentre le nostre lingue danzano insieme. Sento la sua mano stringere e tirare piano i miei capelli, mentre io cammino in avanti, guidandolo verso il letto.
Lo aiuto a stendersi mentre io mi infilo vicino a lui.
Mi guarda un'attimo sorridente e, con il pollice, mi accarezza le labbra.
"Mh..puoi fare di meglio sai?"
"Non mi sfidare.."
"Lo sto facendo invece"
Mi posiziono sopra di lui. Accarezzo il suo viso, facendo scendere la mano verso la spalla, spostando leggermente il colletto.
Mi avvicino ed inizio a baciare lentamente il suo collo, leccando una parte precisa e sensibile.
Lo sento produrre leggeri mugolii mentre mordicchio e succhio quel piccolo lembo di pelle. È strano, come io un'ora fa fossi di malumore mentre ora mi sentivo alle stelle. Ma che ci posso fare, lui mi fa quest'effetto.
Non ci metto molto a lasciargli una piccola scia di succhiotti, mentre non fa altro che invocare a bassa voce il mio nome.
È adorabilmente sensuale mentre lo fa.
Mi stacco per guardarlo. Si sta mordicchiando le labbra e mi guarda con quegli occhi gialli, mentre una scintilla li attraversa.
"Credo che tu riesca a fare ancora meglio"
Fu una lunga serata.

ANGOLO AUTRICE

Per prima cosa, scusate l'assenza. Seconda cosa.
So che non a tutti piacciono i Kiridenki, ma io li trovo adorabili.
Spero vi piaccia lo stesso!

MY BOYS/TodoBakuDeku FanFictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora