38-PUNTUALIZZIAMO

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Todoroki's pov

Quella mattina, mi svegliai presto. E non grazie alla flebile luce del sole, coperto dalle bianche nuvole, che entrava dalla finestra. Nemmeno grazie al cantare degli uccellini. 

Mi svegliai per la fastidiosa sveglia dei miei compagni, che li incitava ad alzarsi per andare all'università. Mi rigirai nel letto, pregando di riaddormentarmi, ma non ci riuscì. A questo punto, con ancora il corpo intorpidito e la mente leggera, mentre loro si stavano preparando, scesi di sotto per far loro la colazione. 

Caffè e plumcake per Kastuki, latte al caramello e biscotti per Izuku. 

Il mio gesto non fu tanto apprezzato dal biondo, che ingurgitò velocemente il caffè e si mise la merendina in tasca, borbottando che l'avrebbe mangiata dopo, mentre usciva di casa. Il mio dolce omega, invece, mi ringraziò baciandomi dolcemente le labbra, regalandomi un bellissimo sorriso, ed uscendo anche lui con la colazione nello zaino (fortunatamente avevo imbottigliato il latte). Li vidi partire sulla Harley di Kastuki, per poi sparire dalla mia vista. 

Sospirai.

Mi dispiaceva aver perso il posto d'insegnante, non era una gran perdita economica per me, ma comunque mi faceva molto piacere poter insegnare ciò che sapevo. La gente pensa che io sia perfetto, che io abbia tutto, che io sia bravo in tutto. Arte, musica, danza, fotografia e anche in relazioni. 

Ma io non la penso così. 

Penso che perfetto sia Izuku. Gentile, buono, educato, disponibile.. Con quel suo viso dolce, il grande sorriso e gli occhi grandi come quelli di un bambino. 

Perfetto era il mio Kastuki, che nonostante il caratteraccio, riesce ad essere bravo in ogni cosa che fa. Cucina, suona, canta ed ha ottimi voti. 

Loro sono perfetti, non io. 

Spengo il getto della doccia, ci voleva. Mi vesto velocemente, decidendo all'ultimo di non sforzare il mio occhio con le lenti a contatto, ma di indossare gli occhiali. 

Potevo anche prendermela con comoda, pensai guardandomi l'orologio, i miei modelli sarebbero arrivati per le 11:00 ed erano ancora le 8:30.

Sarei andato a fare colazione allo YUEI, un buon caffè era quello che mi serviva. 

Salì allora in macchina, accesi la radio e partì. 

Tokyo non era molto affollata stamattina. Tutti erano a lavoro, o rinchiusi in casa, dato il freddo, quindi le strade erano parecchio libere. Infatti non faticai a trovare parcheggio. 

Scesi dalla mia auto, sistemando meglio la sciarpa che avevo al collo. Mi piaceva l'inverno, molto più dell'estate. 

D'estate si sudava ed avevo molta meno fantasia per l'abbigliamento, mentre d'inverno avevo intere collezioni di outfit. Oggi indossavo un semplice jeans nero, un maglione a collo alto del medesimo colore, una sciarpa blu ed un cappotto beige. Sotto al maglione indossavo anche una camicia bianca, che sbucava fuori dap colletto e dal bordo. 

Comunque, decisi di entrare nella grande e colorata caffetteria, venendo investito da diversi odori. Caffè, paste, beta, omega ed alpha. C'era anche un cane.. Oppure qualcuno qui dentro puzzava come tale animale. 

Trovai posto su di un tavolino rotondo vuoto, dove mi accomodai. Non ci volle tanto prima che la mia attenzione fosse diretta ad una persona in particolare, una bambina. 

Il vestitino bianco e le calze a pois rossi, le ballerine dello stesso colore scarlatto che richiamavano la giacca, ma anche il fiocco che portava sulla testa. Riconobbi subito il modello, era della nuova linea di Mina Ashido, e quindi, son sicuro, che se la bambina si fosse girata avrei letto il mio cognome sulla giacca. 

MY BOYS/TodoBakuDeku FanFictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora