22-FOGLIA BLU

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La sera prima ero steso sul mio letto, ignaro di cosa il giorno dopo sarebbe successo.
Guardavo il mio telefono, cazzeggiando principalmente. La luce dell'oggetto illuminava il mio viso e i verdi capelli.
Quando, ad un certo punto, una notifica da whatsapp destò i miei pensieri.
Todoroki.
Subito corsi per aprire il messaggio ma, prima di farlo, le sagge parole del mio migliore amico dai capelli rossi risuonarono nella mia testa.
"Non aprire mai un messaggio senza già averlo letto, abbassa la tendina leggi, pensa alla risposta e poi apri! Idiota!"
Abbassai lentamente la tendina delle notifiche, ansioso di sapere cosa portava il mio professore, alpha spettacolare, a scrivermi a quest'ora della sera.
Forse si aspettava che fossi attivo, in fondo era venerdì sera.
Era passata una settimana dalla nostra prima uscita al parco, ma non c'era giorno a cui non ci pensavo. Io che mi tengo stretto al suo braccio, lui e quella sua voce calma e rilassante, e quell'odore da far venire la pelle d'oca. Come non dimentico ciò che successe qualche sera dopo, al cinema.
Il braccio di Kacchan che mi stringeva le spalle ed io accoccolato a lui. Il profumo che stuprava le mie narici, che non si ritiravano, felici di essere investite da quelle meraviglie.
Mi ripetevo che era stupido, uscire con due alpha contemporaneamente. Ma, detto francamente, avevo deciso che era giunta l'ora di finirla con queste assurde regole che mai nessuno mi aveva imposto, se non me stesso. Avrei provato ad uscire con entrambi, vedere cosa a loro piace, cosa abbiamo in comune, se uno di loro potrebbe essere il mio compagno!
Perché si, oramai puntavo a quello. Ero stanco di essere solo, volevo qualcuno al mio fianco nelle giornate no e in quelle dove il sole splende alto. Perché non avrei dovuto farlo?
"Buonasera Izuku, come stai? Volevo sapere se domani mattina saresti impegnato"

Si può sudare freddo difronte ad un messaggio? Sentire la gola secca e le mani tremare. Io, sabato mattina, libero? Ovvio sono un solitario che non ha nulla da fare se non un lavoro, che però domani mattina non romperà le scatole.
"Buonasera a te Todoroki" soltanto gli dei sanno quanto io abbia titubato su che nome scrivere, "io molto bene grazie, spero sia altrettanto. Comunque no, domani mattina sono liberissimo!"
"Perfetto allora, volevo sapere se ti andava di fare due passi con me al museo d'arte"
Sarò stato in un museo forse a otto anni, oppure era una fabbrica di stampe? Non ricordo. Fatto sta che un uomo, un alpha, affascinante ed elegante chiedeva a me, piccolo omega asociale, di uscire e di visitare un museo.
Come potevo non accettare?
"Volentieri! Non ricordo di esserci mai stato, sarà un viaggio nell'arte"
"Oh puoi scommetterci, anche se credo che nessun opera ritrarrà mai un soggetto così bello da venire paragonato a te."
Prima che potessi rispondere, assenza duratura dato che ero impegnato ad urlare contro il mio cuscino ed ad arrossire, mandò un secondo messaggio.
" mi ritengo dunque fortunato da poterti osservare da vicino, riuscire a scorgere ogni centimetro di quella tua pelle chiara, ricoperta da lentiggini"
Risposi tremando, mentre il mio viso andava in fiamme. Sentirsi elogiare così da lui, da un artista, non poteva non essere un onore. Ma lo sarebbe stato anche se avesse fatto il benzinaio oppure il commesso.
Era lui a farmi quell'effetto.
"Mi lusinghi, non sono abituato a certi complimenti, rischi poi di viziarmi haha. Comunque ritengo che l'opera può essere bella quanto vuole, ma è l'anima del pittore che le dona quella magnificenza, riversando una piccola parte di sé nel quadro"
"Touché. Passerò domani mattina verso le 9 sotto casa tua e poi andremo al museo. Dunque buonanotte caro Izuku, spero che la tua notte sia limpida e piena di bei sogni"
"Buonanotte e sogni d'oro a te, Shoto"

Todoroki's pov

Questa mattina mi sono alzato con un sorriso stampato in faccia. Mi aveva chiamato per nome, di sua spontanea volontà. Per me era un grande passo, verso cosa non saprei, ma era un passo.
Indugiai un po' sul mio vestiario, per poi optare per una semplice e classica camicia nera ed un jeans bordeaux.
Ho deciso di portarlo al museo dato che io voglio davvero andarci, e perché credo che se ne innamori subito. È un tipo curioso ed osservatore, gli piacerà ne sono sicuro.
Pettino i miei capelli in modo che siano in ordine. La sera prima, ancor prima di  aver parlato con Izuku, ho avuto una piacevolissima, ed shockante, conversazione con Kastuki.
Shockante perché non pensavo potesse parlare normalmente senza sputare insulti o minacce. Vedendolo in un locale a suonare con una band, appena lo spettacolo terminò lo fermai per fare due chiacchiere.
Parlammo di musica ovviamente e lo vidi ben contento di proseguire quella conversazione, ironico ma divertito.
Parlammo anche di Izuku, lui lo chiama Deku, e di come stessero andando le cose. Insomma ci ritrovavamo entrambi abbastanza soddisfatti di quei due primi appuntamenti. Ce ne sarebbero stati altri e poi, una volta deciso il momento, glielo avremmo proposto. E stranamente non lo vidi indifferente, era come se lui desiderasse davvero che Izuku accettasse.
E mi piace.

MY BOYS/TodoBakuDeku FanFictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora