Mi svegliarono le prime luci della mattina, al posto del solito campanello della sveglia.
Intorpidito dal sonno, sgranchii le gambe e distesi le braccia.
Era stata una bella nottata. Non avevo avuto sogni, ma la mia mente si trovava in uno stato di pace. Non avevo dolori, non avevo pensieri, non avevo malinconie.
Avevo semplicemente dormito beatemente.
Ma ora arrivava il peggio, devo alzarmi.
No non voglio, non voglio lasciare questo enorme letto e soprattutto queste comode coperte. Sto così bene qui, mi sento come al sicuro.
Eppure, una piccola voce dentro di me, mi invoca a tirarmi su e ad andare.
Ci sono loro lì.
C'è anche Kirishima
Ma devo? Per forza?
Ma tu vuoi vederli.Si questo è vero.
Mi faccio forza e coraggio e sposto le lenzuola dalle mie gambe. Poggio i piedi nudi sul freddo pavimento, godendomi il contatto.
Ma all'improvviso il mio stomaco brontolò, ricordandomi che il giorno prima avevo mangiato soltanto un toast e delle patatine.
"Si si ora mangio"
Con tutta la calma del mondo mi incamminai verso il bagno. Volevo farmi una doccia calda, così da non rovinare il mio stato umorale calmo e rilassato.
Nudo come mamma mi ha fatto, entro sotto il caldo getto dell'acqua, che percorre ogni lembo di pelle, riscaldandomi.
È così piacevole, questa sensazione.
Ma un secondo brontolio mi ricorda che devo spicciarmi, devo fare colazione e andare all'università.
"D'accordo d'accordo mi muovo, stupido metabolismo resisti un po' di più".
Dieci minuti dopo esco dalla doccia e, una volta che mi sono asciugato, torno in camera mia.
Guardo nell'armadio, una felpa e un jeans andranno più che bene.
Scelgo la felpa rosa, è molto grande e morbida, l'ho comprata qui a Tokyo, il mio primo acquisto, dopo la nutella.
Ah già, cibo.
E credo che l'ultima citata vada più che bene per una colazione.
Saltello verso la cucina e mi metto in punta di piedi per raggiungere la mia amata.
Diamine mamma, potevi farmi un po' più alto!
Eccola! Ci sono quasi… Presa!
Allegramente la spalmo su dei biscotti che poi divoro. Si, avevo decisamente fame.
Magari dopo passo a prendere quel latte al caramello giù al combini.
Ma un dubbio mi sale.
È così presto? Perché la sveglia ancora non è suonata?
Confuso e con un biscotto in bocca, vado in camera mia, in cerca del telefono.
Accendo il display e per poco svengo.
Non è così presto, è così tardi!
Ho di sicuro perso la metro! Cacchio!
Stacco dal caricabatterie il telefono e chiamo subito Kirishima, mentre gironzolo per casa raccattando ciò che mi serve.
Andiamo rispondi, mi serve un passaggio!
Segreteria telefonica..
Dannato Eijiro perché non rispondi mai?!
Adesso che faccio?!
Vedo un messaggio, il proprietario mi fa arrossire soltanto leggendo il suo nome.
Kacchan."Oi Deku, perché non sei nella metro?"
Ti sei accorto che non c'ero? Sul serio?
"L'ho persa, sto cercando un modo di venire che non sia la bicicletta, ho bucato una ruota. "
Pochi secondi dopo, prontamente, mi arriva una risposta da parte del biondo.
"Rimani lì, vengo io."
"Ma non eri in metro?"
"Siamo ancora alla mia fermata idiota, sto arrivando tu fatti trovare giù e non farmi aspettare"
"D'accordo! Grazie grazie GRAZIE!"Scendo velocemente le scale, l'ascensore è poco affidabile in questi casi.
Come una furia esco e aspetto, impaziente, sul marciapiede. La gente cammina tranquilla e io, ora, sono così agitato.
Kacchan sta venendo, mi darà un passaggio.. Per me..
Non ora stupido omega, non ora.
All'improvviso mi giro, chiamato da un fischio, trovando il biondino su una motocicletta, che mi porge un casco nero.
Anche tutto il resto è del medesimo colore, i suoi jeans, la sua t-shirt (ma non ha freddo?) e le sue scarpe.
"Sali e tieniti, non voglio andare piano e nemmeno vederti per terra in strada mentre le macchine di maciullano"
Rosso come un peperone mi infilo il casco e lo allaccio per bene.
Salgo dietro di lui e, completamente rosso, appoggio le mani sui suoi fianchi.
"Vuoi morire? Stringiti per bene cazzo, non mordo".
Stupido alpha sto affrontando un dilemma qua dietro io! Come credi che io possa concentrarmi se sono a così pochi centimetri da te e il tuo odore sbattuto in faccia?!
Mi avvicino e circondo con le braccia la sua vita, sentendo appena sotto i polpastrelli gli addominali marcati. Deglutizione al pensiero di cosa l'alpha possa avere sotto questa misera maglietta.
Riesco anche a vedere un sorriso sarcastico crescere sul suo viso.
E poi, il profumo di muschio mi sta mandando il cervello in pappa.
È così buono e lui così grande, muscolo e bello… Okay omega interiore, ora puoi sclerare.
Appoggio la testa sulla sua schiena mettendomi comodo, non lasciando la presa.
Non posso dirvi che prestai attenzione al viaggio, mentirei.
Guardavo solo lui, le sue braccia, la sua schiena.
Era così dannatamente comodo e rassicurante.
E anche così bello e muscoloso.
Mi sento una ragazzina a parlare così, ma che ci volete fare?
Mi piace troppo questa sensazione quando sto con lui.
A mio parere, è durato tutto troppo poco.
Presto mi sono dovuto ritrovare a dovermi staccare dalla sua vita e scendere dalla moto.
"Allora nerd? Viaggio turbolento?"
"N-no e.. G-grazie per il passaggio, t-ti devo un favore"
"Di nulla, posso però usare subito il favore?"
Lo guardo confuso ma allo stesso tempo disponibile ed attento.
"Certo dimmi"
"Stasera andiamo al cinema, io e te".
STAI LEGGENDO
MY BOYS/TodoBakuDeku FanFiction
FanficFanfiction Omegaverse YAOI, SCENE SMUT [don't like? don't read BoysxBoys Polisexual story Smut MY HERO ACADEMIA FANFICTION] "Mi chiamo Midoriya Izuku, ho 19 anni e frequento l'università a Tokyo, questo è come la mia vita è cambiata per colpa di due...