Sono disteso sulla brandina quando l'effetto del farmaco svanisce. E’ stato il peggiore fino ad adesso, terrificante. Non ho chiuso occhio per due giorni.
Per tutta la sua durata non ho mai smesso di avere le allucinazioni, le vedevo di continuo, è stata dura.
Vedevo i dottori, poi la mia mamma, poi Kacchan e Todoroki. Tutte iniziavano e finivano allo stesso modo, come in un loop infinito. Si avvicinavano al mio letto, sorridendo e ripetendomi che sarebbe andato tutto bene. Provavo a ripetermi che non era reale, ma la mia mente voleva, desiderava che lo fosse. Perchè? Perchè vedere dei visi familiari riusciva a tranquillizzarmi, a farmi dimenticare per un attimo in che posto ero.
Poi mi abbracciavano e il calore sembrava quasi esserci per davvero. Ma non appena provavo a ricambiare l’abbraccio, le allucinazioni iniziavano a strangolarmi. Mi stringevano la gola con una forza incredibile e sorridevano. Non importa quante volte cercavo di cacciarle, loro ritornavano e si ripeteva tutto da capo.
E’ stato orribile, soprattutto perchè io percepivo davvero le loro mani sul mio collo, io sentivo il fiato mancare. E vedere quei visi sereni mentre lo facevano mi spaventava a morte.
Ma adesso è tutto finito, il farmaco è svanito, lasciando soltanto un forte mal di testa e dei ricordi agghiaccianti.Mi alzai e cercai di mantenere l’equilibrio, aggrappandomi al bordo del letto. Provai a tirarmi sù ma la forza di gravità e i miei muscoli, oramai inesistenti, mi trascinavano per terra. Ansimai per lo sforzo, non avrei mai pensato che camminare fosse così difficile. Eppure, per raggiungere il piccolo water, dovetti trascinare il mio corpo sul pavimento con le braccia magre, che urlavano dal dolore. Lo sforzo mi fece quasi svenire, ma fortunatamente non accade.
Raggiunto il traguardo mi sfilai la vestaglia e, per la prima volta da quando ero qua dentro, vidi quanto fossi dimagrito. Le ossa erano visibili per la maggior parte delle gambe e delle braccia, mentre le ginocchia erano piene di lividi come le costole. Non riuscì a smettere di guardare. Mi inorridì, il mio corpo mi spaventava. Ho sempre avuto a cuore l’aspetto che il mio corpo aveva e questo, questo era inaccettabile, era mostruoso.Cos’è successo, cosa sono diventato. Un ammasso di ossa che non può nemmeno reggersi in piedi.
Piano piano, senza che io le ostacolassi, calde lacrime rigarono il mio viso, mentre l’omega indifeso usciva allo scoperto. Accadeva spesso oramai, la distanza dai miei alpha era forte ed era inevitabile che quella parte di me impazzisse.
Come farò ad essere un buon omega per i miei alpha ora? Come potranno soltanto guardarmi.
Sono orribile, sono inutile. Non posso nemmeno prendermi cura di loro in queste condizioni, non potrei nemmeno portare un loro erede nel mio grembo. Inutile, fallito, orribile.
Ululò ferito.
Non mi vorranno più, forse nemmeno mi stanno cercando. Adesso sono solo e questa sarà la mia vita.Le parole e i pensieri volavano velocemente nella mia testa ed io non riuscì a fermarli.
Iniziai ad urlare, urlai finchè potei, mentre le mani graffiavano le gambe, forte, come a volerle far sparire. Sentivo il bisogno di farlo, di lasciare quei solchi sulla pelle per ricordarmi che sono vivo. Sto impazzendo, sto morendo. E ciò che mi spaventa è che lo farò da solo, come un animale, come un guscio vuoto lasciato in fondo ad un secchio. Nemmeno le parole avevano più senso, non ero più capace di formulare delle frasi concrete.
Poi persi conoscenza.Mi risvegliai in un’altra stanza, non molto diversa da quella di prima. La struttura era pressoché identica. Grandi mura quadrate tinteggiate di bianco, un lettino al centro e nessuna finestra. Qui però c’erano anche degli armadi con le ante di vetro, dalle quali riuscivo a vedere tante scatoline, contenenti vari farmaci. Vicino a me, il solito dottore mi guardava sorridendo, mentre le rughe del suo viso si piegavano proprio come una fisarmonica. Soddisfatto teneva ben in vista una cartellina medica, che però non riuscivo a leggere dalla mia posizione. Legato al lettino con delle corde mi era impossibile muovermi, ma anche se fossi scappato, io non conoscevo il posto e due guardie sorvegliavano la porta.
Poco dopo da quest’ultima, entrò l’infermiera beta.
“Oh Maddie eccoti qua! Ti stavamo aspettando! Allora, le risposte? 25820 è pronto per essere usato?”
Usato? Usato per cosa? Per cosa dovrebbero usarmi questi malati? Ho fin da subito pensato che si trattasse di un mercato nero d’omega, ma non credo sia così, o non mi avrebbero somministrato tutti questi farmaci. Tutti farmaci sulla lista nera mondiale, a dire il vero. Me ne sono accorto qualche notte fa, cercando di assimilare tutto ciò che sapevo (che era ed è poco).
Molti di questi sono stati banditi perché gli effetti negativi superavano quelli positivi, molti altri sono oggi classificati come vere e proprie droghe.
“Ottime notizie signore, il paziente è pronto”
“Pronto per cosa?”
Entrambi si girarono verso di me, una guardandomi dispiaciuta, l’altro con sguardo divertito.
“Beh, che senso avrebbe nascondertelo? Tanto tra poche ore non ti ricorderai nemmeno di questa conversazione.”
Si fece posto sul lettino, sedendosi (a mio malgrado) vicino alle mie gambe.
La sua sola presenza mi feriva, mi faceva venire i brividi. La sua scia puzzava ed io on riuscivo a trattenere un’espressione schifata.
Ma cercai comunque di rimanere concentrato.
“Sai cos’è questo posto 25820? No? Bene, te lo spiego io. Questo è un laboratorio segreto militarizzato, sai che vuol dire?”
“Che lavorate per il governo”
Ringhiai quasi, pronunciando queste parole. Come poteva lo stato conoscere questo posto? Come poteva soltanto esistere?
“Non esattamente, lavoriamo per una, diciamo così, azienda militare. Ovviamente il governo non ne sa niente, ma quando dimostreremo la funzionalità e l’efficacia delle nostre armi, si ricrederanno.”
Lo guardai, ancora più confuso.
“Armi? Che c'entrano le armi?”
Prese parola Maddie, che aveva pazientemente ascoltato la spiegazione del suo collega, ma che ora era diventata euforica al solo sentire pronunciare quelle parole.
“Noi qui creiamo Nomu!”
“Maddie! Questa è la mia parte preferita, insolente!”
“Mi scusi signore!” rispose imbarazzata, mentre il suo viso diventava rosso, “Mi sono entusiasmata troppo”.
“Che diamine sono i Nomu?”
Il dottore riprese la parola, mentre occhieggiava severamente Maddie.
“I Nomu sono persone geneticamente modificate, sono più forti di un carro armato e sono molto più grandi degli uomini. Ma sai qual è la parte più importante? Sono totalmente ed incondizionatamente sottomessi ai loro padroni e creatori.”
Mentre parlava mi mostrava delle foto terrificanti. Mostri alti quasi tre metri e larghi due, composti di carne umana di chissà quante persone. Il cervello era visibile ed era agghiacciante. Gli occhi iniettati di sangue e privi di anima. Di diversi tipi, alcuni più alti, altri addirittura sembravano uccelli, altri erano accovacciati su quattro zampe, più simili a cani.
“Sono un esercito..”
“Esatto! Vedi 25820, questo è l’esercito più forte al mondo! Pieno di umanoidi disposti a tutto ed imbattibili, super forti e veloci! Ora capisci? Capisci perchè facciamo tutto questo? E’ per il bene del paese, per il bene di tutti noi. Per un mondo dove tutti devono prostrarsi al più forte e a lui soltanto. Niente stati o province, solo un unico grande esercito che governa tutti. Non è meraviglioso? E tu farai parte di quell’esercito! E’ una grandissima responsabilità!”
Non riuscì più a trattenermi.
Mi dimenai, urlai, piansi, mi ribellai con tutte le mie forze.
Ma, a mio malgrado, nemmeno quelle impedirono alle guardie di portarmi via.ANGOLO AUTRICE
Heylà! Come va l'estate broccoletti? Ho deciso di pubblicare lo stesso il capitolo, anche se un po' corto, perché non mi faccio viva da troppo.
Perciò scusatemi, ma non sono per nulla ispirata ultimamente e non mi piace darvi qualcosa privo di "voglia"
Scusatemi ancora!Detto ciò, ci eravate arrivati al perché di tutto ciò? Non credo proprio haha ma so che alcuni di voi sono dei veri e propri geni.
Chissà cosa succederà al nostro Deku ora.
Vi saluto
Sempre vostra
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MY BOYS/TodoBakuDeku FanFiction
Fiksi PenggemarFanfiction Omegaverse YAOI, SCENE SMUT [don't like? don't read BoysxBoys Polisexual story Smut MY HERO ACADEMIA FANFICTION] "Mi chiamo Midoriya Izuku, ho 19 anni e frequento l'università a Tokyo, questo è come la mia vita è cambiata per colpa di due...