Epilogo.

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"Hai mai provato a scrivere una lettera senza mai inviarla?
Io sto per provare questa follia e, il destinatario, sei tu.
Purtroppo non avrai mai in mano questa lettera, per mia volontà non te la darò.
Perché? Perché sono un codardo.
Non sono mai stato il "cavaliere senza macchia e senza paura" che tu hai sempre sognato di ottenere.
Ho sempre creduto che fossi un vigliacco, soprattutto adesso che ti ho fatta andare via. E non ti ho neanche salutato.
Perché non sono venuto da te a dirti "addio"?
Avevo paura. Solo e soltanto paura.
Paura che non tu non mi avresti neanche notato.
Paura che avresti fatto finta di niente e che te ne saresti andata via.
Paura di vederti andare via. Oltrepassare quella porta e non ritornare mai più indietro.
Dopotutto, chi sono io a fartelo fare?
Chi sono io a dirti di non abbandonarmi?
Chi sono io per venire fino all'aeroporto dopo tutto quello che ti ho detto?
Ecco perché, sicuramente, mi avresti ignorato.
Non pensavo che fosse possibile far soffrire una persona, come te, con delle parole.
Non sto dicendo che sei fragile, ma significa che tu ci tenevi a me.
Tenevi.
Adesso non penso che tu voglia stare con me per tutta la vita, e non sono nessuno per obbligarti a farlo.
E tu non mi odieresti se non ti avessi detto quelle parole.
Ma quelle parole, per fortuna, erano totalmente false.
Forse te lo racconterò in futuro e ti spiegherò perché erano false.
Sempre se ci rivedremo..
Sempre se rivedrò quella tua bellissima tempesta contenuta nei tuoi occhi blu scuro.
Tu eri quella tempesta che cercavo da tempo.
Quella che volevo creasse casino nella mia testa in un solo secondo.
Che mi avrebbe fatto innamorare.
Anche se fosse stata rumorosa, irritabile e difficile da controllare, io l'avrei voluta lo stesso.
L'avrei amata.
Avrei urlato al mondo quanto cazzo fosse  bella e quanto l'amassi.
Ma al mondo non sarebbe interessanto.
Ma io non voglio che una persona qualsiasi mi ascolta.
Voglio che tu mi ascolti.
Ma non lo farai mai. E ti capisco.
Hai tutte le ragioni del mondo per farlo, e io ti dò ragione.
Potrai urlarmi anche contro, chiamarmi stronzo e vari insulti.
Ma io ti darò sempre retta.
Perché tu hai ragione ed io ho torto.
Ma vorrei tanto che tu sapessi la vera versione dei fatti.
Però, penso che non te la racconterò mai.
Non per pigrizia, ma per proteggerti.
Ho fatto tutto questo pasticcio solo per vederti felice.
Se saresti stata ancora con me, non ti avrei mai dato tutta la felicità del mondo.
Perché, purtroppo, intorno a noi c'erano delle persone che spezzavano il nostro amore.
Adesso, per fortuna, non esistono più.
Ma tu hai passato tutto questo perché eri innamorata di me.
E non voglio che ricapiti ancora.
Quindi, cara Cheryl, spero tanto che tu non troverai mai questa lettera.
C'è troppa verità che tu non vorresti mai sapere.
Perché, alcune volte, la verità fa male.
Preferisco che tu continua a vivere la tua vita a Kyoto, magari con un fidanzato o una fidanzata che ti renderà felice.
Preferisco tutto, tranne la tua infelicità.
Ti amo ancora, e lo farò per sempre.
Anche se ti dimenticherai di me, avrò sempre un posto nel mio cuore riservato solo ed unicamente a te.
Grazie per tutto, a presto o a mai più.
Tuo,
Eren."

✯𝚜𝚙𝚊𝚣𝚒𝚘 𝚊𝚞𝚝𝚛𝚒𝚌𝚎✯
Purtroppo, siamo arrivati alla fine di questa storia.
Grazie mille per tutte le persone che mi hanno supportato❤️
Oltre a questo volevo dirvi che prossimamente uscirà il sequel, non vi potevo lasciare così ;)
Ci vediamo al prossimo libro!

𝔓𝔢𝔯𝔠𝔥𝔢́ 𝔭𝔯𝔬𝔭𝔯𝔦𝔬 𝔱𝔲? ᴇʀᴇɴxᴏᴄ (1 ʟɪʙʀᴏ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora