10. 𖧷

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Quel suo messaggio..
Era qualcosa di inaspettato.
Forse il mio cuore lo aspettava da un sacco di tempo.
Come se stessi aspettando alla stazione un treno in ritardo, e quando arrivava ti sentivi sollevata.
La stessa cosa stava succedendo con quel suo sms.
Però tu il treno lo aspettavi e sapevi fin troppo bene che doveva arrivare.
Ma quel messaggio, secondo la sottoscritta, non sarebbe mai arrivato.
Ma invece eccolo lì.
I miei occhi blu notte erano fissi sul display a guardare la schermata di whatsapp.
Sopra in alto c'era il suo numero, visto che non l'avevo salvato, e sotto c'era il suo sms.
"Ciao nanetta, ci possiamo incontrare domani?"
Perché proprio domani?
Che cosa doveva fare?
Oppure, cosa voleva dirmi?
Ecco dinuovo le domande senza risposta.
Ero proprio un caso perso.
Ne faccio troppe di questo genere e forse dovrei smetterla.
"Forse dovrei chiedere al diretto interessato queste questioni.."

Avevo la testa poggiata sul banco e non mi accorsi proprio della voce della mia prof che mi stava richiamando.
Ero così tanto immersa nei miei pensieri che la mia insegnante si era avvicinata a me per far attirare la mia attenzione.
Dopo che ricevetti una sgridata dalla prof e varie risate dei miei compagni, alzai la testa e provai a seguire la lezione, ma con scarsi risultati.

'Perché non hai seguito le lezioni, Cheryl!?'
Disse Ymir con tono arrabbiato.
Per tutte le ore ho solamente pensato alla sua domanda.
Ymir mi stava rimproverando perché non avevo preso appunti in tutte le lezioni.
Infatti fui richiamata quattro/cinque volte.
'È da stamattina che ti comporti così, Cheryl!' disse Mikasa, anche lei delusa del mio comportamento.
Sia la corvina che Ymir ci tenevano che io seguissi le lezioni.
Non volevano che io ricevessi una sgridata da mio fratello.
Invece Sasha e Christa anche loro erano preoccupate per la mia assenza durante le lezioni, però volevano sapere perché io mi stessi comportando così.
Infatti, quella che mi chiese cosa mi stesse succedendo, fu Christa.
Rimasi sorpresa dalla sua domanda, però non sapevo se raccontarle di Eren.
Però loro erano le mie migliore amiche e meritavano di saperlo.

'E tu che gli hai risposto?' chiese Sasha dopo che finii di raccontare la vicenda.
'Ehm.. Non ho risposto.' dissi abbasando la voce per poi avere una sgridata da Mikasa.
Tutte loro erano arrabbiate con me, infatti Christa (che non me l'aspettavo proprio da lei) mi prese per il polso e ci avviammo verso Eren.

Lui stava parlando con Akira, infatti mi dimenticai che oggi era il suo primo giorno in questa scuola.
Non ero molto felice di vederla, volevo ritornare indietro ma la biondina non me lo permise.
Arrivammo davanti ad Eren ed Akira con entrambe il fiatone.

'Ehy, prima di venire qua avete fatto una maratona?' disse Eren scherzando notando il nostro fiatone.
'Ciao Christa.. Ciao Cheryl'
Quando Akira salutò la biondina, era felice.
Ma quando salutò me, aveva uno sguardo "disgustato".
"Sto per avere una crisi se questa si permette dinuovo di rifare quello sguardo."
Intanto che Christa ed io ricambiammo il saluto di Akira, Eren rivolse lo sguardo verso di me.
'Ti sei dimenticata di rispondere, nanetta'
'Cosa dovresti fare?'
'Vorrei portarti in un posto, sai per parlare.'
Quando disse l'ultima frase, iniziò ad abbassare la voce.
Si vedeva fin troppo bene che era imbarazzato.
Non lo notai solo io, ma anche Christa e quella cagn-, cioè Akira.

Però volevo farla ingelosire quindi accettai la richiesta di Eren.
Lui rimase sorpreso dalla mia risposta, non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere.
E neanch'io a dirla tutta.

'Bene, allora informa tuo fratello che non ti dovrà venir a prendere perché devi andare a casa di una tua amica. Meglio mentire, o se no si ingelosisce e non ti farà mai andare con un tuo amico, anche se ha detto che gli sto simpatico ma meglio prevenire.'
Spiegò ed intanto, non so come, Christa prese il mio telefono dal mio zaino e me lo passò.
Sbuffai ed iniziai a digitare il numero di mio fratello.
Iniziò a squillare e rispose al terzo squillo.
'Ehy Cheryl, che succede?'
'Niente Levi, volevo dirti che vado a casa di una mia amica, quindi non mi devi venire a prendere.'
'Va bene, ti vengo a prendere al ritorno?'
Guardai il castano e mi fece segno di dirgli che mi accompagnava lui.
Però si sarebbe fatto sgamare, ma sapevo che aveva qualche piano in mente.
'Non ti preoccupare, mi accompagna la mia amica'
'Va bene sorellina, ci vediamo più tardi'
'Ciao Levi!' dissi poi staccando la chiamata.

𝔓𝔢𝔯𝔠𝔥𝔢́ 𝔭𝔯𝔬𝔭𝔯𝔦𝔬 𝔱𝔲? ᴇʀᴇɴxᴏᴄ (1 ʟɪʙʀᴏ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora