20.✨

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Pov's Eren
Non potevo mai scordare quella sua voce.
Così soave ed affascinante da lasciarti senza fiato.
Lei mi faceva questo effetto.
Non sapevo se chiamarlo amore o no, però ero sicuro che lei mi avrebbe sempre lasciato senza parole.

Andai a parlare col proprietario del locale sperando che accettasse la mia richiesta.
Conoscevo quel posto da un bel pó di tempo e volevo tanto suonare il piano.
Però avevo bisogno di qualcuno che cantava insieme a me, che provasse quello che sentivo anch'io.
La persona perfetta, in parole povere.

Parlai col capo che era un vecchio amico di mio padre e gli chiesi se potevo suonare sabato sera, cioè fra due settimane esatte.
Dovevamo esercitarci quindi dovevamo avere un pó di tempo.
Quando gli finii di raccontare tutto, lui accettò volentieri ed io lo ringraziai.
Ero felicissimo. Non vedevo l'ora che quelle due settimane passassero subito, per poter cantare con lei..

Il giorno dopo.
Come ogni giorno, tranne la domenica, andai a scuola per "seguire" le lezioni.
Ero l'unico della classe a non dar attenzione al mio prof di storia, mentre gli altri prendevano appunti.
Ero troppo ansioso di dire la notizia a Cheryl.
Avremmo dovuto iniziare domani stesso fino a sabato prossimo.
Però, prima di tutto dovevamo scegliere la canzone, che parte assegnare ad ognuno di noi eccetera.
Avevo completamente la testa sulle nuvole che non mi accorsi che qualcuno mi stava fissando da ben mezz'ora.
Anche se sapevo già chi fosse, ed avrei tanto voluto che la finisse.
Però lei non si fermava mai.
Potevi metterle un muro davanti a sé ma lei non si arrendeva.
Anche se, questa sua forza, si dovrebbe ammirare.
Ma non nel mio caso, certamente.
La forza che aveva poteva diventare anche pesante, perché voleva avere tutto da tutti ed era davvero insopportabile come persona.

'Jaeger, ha le testa fra le nuvole oggi?' disse il mio professore richiamandomi dai miei pensieri.
Sentivo già le risatine dei miei compagni, tranne Armin che si stava esasperando perché sapeva che mi doveva dare gli appunti.
Menomale che c'è lui a sopportarmi.
'No prof, ho un pó di mal di testa. Ecco qua' mentii per non ricevere una sgridata dal prof.
Lui lasciò perdere e si girò verso la lavagna a riscrivere.
Intanto, Armin si girò verso di me per chiedermi il motivo della mia disattenzione.
Mi dimenticai che gli dovevo raccontare del locale e della voce magnifica di Cheryl.
Il resto già lo sapeva.
Ci raccontavamo tutto, lui conosceva tutto di me e viceversa.
'Cheryl canterà con me sabato prossimo' dissi rispondendogli alla sua domanda.
'Davvero? È fantastico!' esclamò il biondino cercando di non farsi chiamare dall'insegnante.
'Lo so, peró devo ancora darle la conferma.' dissi continuando a fissare l'orologio vicino alla lavagna.
'E che canzone canterete?'
'L' abbiamo deciso ieri sera, quindi non l'abbiamo ancora scelto'
'Se vi posso dare un consiglio, potete cantare "Say something". Si adice perfettamente a voi due.' mi consigliò Armin.
Armin era sempre stato il migliore a dare i consigli. In qualsiasi situazione c'era sempre lui ad aiutarmi.
Ecco perché era il mio migliore amico e non avrei mai saputo come ringraziarlo.

Mentre io ed il biondino parlavamo, la campanella suonò ed io, con tutta la velocità del mondo, fui il primo ad andarsene dalla classe.
Andai fuori al cortile e la classe di Cheryl era già uscita da cinque minuti circa.
Provai a cercarla col mio sguardo in mezzo alla folla degli studenti.
Dopo un pó la trovai vicino a suo fratello Levi intenti a parlare mentre stavano per andarsene.
Allora corsi fino a raggiungerla ed a bloccarle il braccio destro.
Lei si girò ed anche il fratello che mi fulminò con lo sguardo.
Credo che abbia saputo del nostro litigio..

'Cheryl, hanno accettato' dissi col fiatone.
'ODDIO DAVVERO?!' urlò facendosi sentire da tutta la scuola ed uccidendo sia i miei timpani che di Levi.
'Poi dici che io urlo sempre' scherzai scompigliandole i capelli, come al solito.
'Quando si far-'
'Ma di che cosa state parlando?' intervenne il fratello che, come mi aspettavo, era totalmente confuso.
'Ah scusami fratellone se non te l'ho detto ma dovevo avere la conferma di Eren' spiegò Cheryl indicandomi.
'Sabato prossimo ci dobbiamo esibire in un locale' disse infine la corvina.
'E non mi hai neanche chiesto il perme-'
'Eddaii Levi, che faa! Ti prego, io ci voglio andare!'
Perché adesso è più felice di andarci? La scorsa notte non voleva neanche pensarci che rifiutò all'istante. Bah, questa ragazza è strana.

'E va bene, verrò a vederlo insieme a quattrocchi' disse infine il maggiore stampando sul viso della sorella un gran sorriso, e quest'ultima gli diede un abbraccio che lui ricambiò imbarazzato.
Notai che il carattere di Levi era molto rigido, si vedeva da come aveva abbracciato la sorella in mezzo a tante persone.
Cheryl aveva un pó il suo carattere, ma non tanto.
Certe volte era fredda, certe volte era dolce.
In parole povere, era una bipolare.
Lasciai stare i miei pensieri e chiesi a Cheryl quando ci saremmo potuti allenare.
'Non so, domani?'
'Va bene. A domani, nanetta' la salutai disordinando, per l'ultima volta, i suoi capelli e ricevendo una lamentela da lei.
Salutai poi il fratello che mi fece un cenno con la mano.
Pensai che era ancora un pó arrabbiato con me per la nostra ultima litigata, però sperai che mi avrebbe perdonato al più presto.

Arrivai a casa più tardi e posai lo zaino davanti all'ingresso della porta.
Mi diressi verso la cucina e una figura venne verso di me ad abbracciarmi.
Abbassai lo sguardo e vidi quei capelli rosso scuro inconfondibili.
Ricambiai l'abbraccio di Isabel e la salutai chiedendole perché fosse venuta a casa senza preavviso.
'Visto che sei sempre da solo, ti sono venuta far compagnia' spiegò allontanandosi da me.
Feci un piccolo sorriso per poi notare che oltre a mia cugina c'era un ragazzo dai capelli biondo scuro e con degli occhi grigio scuro.
Non l'avevo mai visto in vita mia, ed esigei da Isabel una spiegazione.
Lei, come immaginavo, si accorse della mia reazione, si avvicinò all'estraneo e disse: 'Ah scusami Eren, lui è Farlan. Il mio ragazzo'
Rimasi sconvolto dalla sua frase, ma allo stesso tempo ero felice per mia cugina (anche se ero un pó geloso di lui).
'Piacere di conoscerti, io sono Eren' dissi porgendogli la mano e lui me la strinse: 'Anche per me è un piacere'
Chiacchierammo un pó e rimasero a cena.
Raccontai ad Isabel dello spettacolo e lei era super felice per me e per Cheryl.
'Spero tanto che io e suo fratello andremo d' accordo.' dissi mentre le parlavo dell' accaduto.
'Come si chiama il fratello?' mi chiese Farlan.
'Si chiama Levi Ackerman'
Isabel saltò dalla sedia immediatamente, come un lampo.
La guardai stupito e, invece, Farlan lo era per la mia risposta.
Guardai entrambi disorientato chiedendo informazione del perché della loro reazione.
'FARLAN, LEVI SI TROVA QUI!' esclamò Isabel contenta.
'Non ci posso credere..' disse Farlan meravigliato.
'Scusatemi, ma lo conoscete?'
'Veniva con noi al collage e poi si è dovuto trasferire' mi spiegò, finalmente, il biondo.
'Ah capisco. Beh se lo volete incontrare lavora in un bar non molto lontano da qua.'
'Domani ci andremo di sicuro!' disse Isabel entusiasta.
Mi raccontarono poi dell'amicizia che avevano con Levi e di tutte le avventure passate al collage.
Da quello che avevo capito avevano un bel rapporto con lui, anche se era molto rigido.
Ed allora mi chiesi se anch' io ci sarei riuscito ad avere una relazione così anche con Cheryl.
Che sarei riuscito a farla sfogare con me, che sarebbe diventata un libro aperto con me.
Lo speravo tanto.
E forse, sperai che quel sabato sera ci avrebbe avvicinati di più.

E non come amici.

︎𝘴ρꪖɀ𝓲ꪮ ꪖꪊ𝓽𝘳𝓲ᥴꫀ❦︎
Ecco a voi un nuovo capitolo della storia!
So che non è molto interessante, ma vi prometto che il prossimo sarà molto più intrigante.
Questa volta ho deciso di mettere la prospettiva solo di Eren, ma solo per questo capitolo.
Grazie mille per le 550 visualizzazioni e ci vediamo alla prossima!💞







𝔓𝔢𝔯𝔠𝔥𝔢́ 𝔭𝔯𝔬𝔭𝔯𝔦𝔬 𝔱𝔲? ᴇʀᴇɴxᴏᴄ (1 ʟɪʙʀᴏ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora