Il giorno seguente, come al solito, andai a scuola per poi ignorare le lezioni perché trovavo più interessante il paesaggio fuori dalla finestra.
La giornata si svolse con la solita routine, però con qualche differenza.
Non pensavo più ad Eren, avevo capito che ormai nessuno dei due non voleva chiedere scusa e a me andava bene così.
Non mi dispiaceva affatto.
Neanche quando guardavo lui parlare con Akira, anzi non mi dava fastidio.
Però quel bacio..
Quel bacio era rimasto impresso nella mia mente.
Provavo a scacciarlo via, ma era più forte di me.
Anche se sapevo che quel gesto non aveva nessun valore, non voleva andarsene dalla mia testa.
E poi, i sentimenti che provai in quella situazione non sono ancora riuscita a capirli.'Cheryl, sei stata scelta per pulire l'aula!'
In quel stesso giorno i nostri professori ci dissero che oggi, un alunno scelto a caso della propria classe, doveva pulire la stanza.
Questa cosa si faceva anche nella mia vecchia scuola una volta ogni mese ed io, per fortuna, non venivo mai scelta.
Però a quanto pare la sfortuna stava dalla mia parte e venni presa io.
Avrei dovuto pulire l'aula dalle 15 fino alle 17:30, quindi decisi di avvisare Levi dicendogli che sarei arrivata più tardi.
'Allora ci vediamo domani ragazze, io adesso devo fare la signora delle pulizie' dissi io ironicamente salutando le mie amiche.
'Buona fortuna Cheryl!' disse la biondina salutandomi per ultima.
Rimasi, quindi, da sola nel cortile, facendo eccezione alle altre persone che dovevano pulire.
Sospirai per poi controllare l'orario sul telefono.
Sono le 14:45, è meglio se mi sbrigo.
Mi avviai verso l'entrata andando verso la mia classe dove trovai già una mazza da pezza, uno straccio per pulire i banchi e un secchio pieno d'acqua con il detersivo.
Su un banco c'erano appoggiati dei guanti che io subito indossai ed iniziai, anche se ero in anticipo, a pulire i banchi.
Era una faticaccia, anche se a me piaceva pulire però non con tutti quei banchi sporchi e il pavimento pieno di carte e bustine di plastica.
Odiavo i miei compagni quando lasciavano la roba per terra, lasciavano anche le bottigline di plastica ancora piene d'acqua!
Erano veramente insopportabili, per mia fortuna avevo le mie migliori amiche quindi non ci davo tanto peso.Finii di pulire tutta l'aula in pochissimo tempo e presi il mio zaino che lasciai sulla cattedra.
Buttai i guanti nel cestino che avevo svuotato poi poco dopo ed iniziai a camminare nei corridoi.
C'erano ancora alcuni alunni che stavano ancora a zero non sapendo da dove iniziare, altri invece avevano quasi finito ed erano gli unici, insieme a me, che si erano sforzati davvero tanto.
Mentre scorrevo lo sguardo sull'insegna dove c'era scritto il numero e la sezione dell'aule, mi soffermai davanti alla classe di Eren..
Senza neanche accorgemene, notai lui intento a pulire per terra, totalmente incapace di farlo.
'Sai, dopo aver pulito una zona, dovresti risciacquarla la pezza'
Non sapevo perché iniziai a parlare, ma volevo assolutamente parlargli.
Sapevo che sarei sembrata una sottona ma avrei voluto tanto che questa storia finisse.
'Allora anche tu sei stata scelta, eh?' disse mentre alzò lo sguardo verso di me.
Non mi aspettavo la sua risposta, pensavo che non l'avrei ricevuta affatto.
'Almeno io sono brava' dissi prendendolo in giro.
Stavamo parlando come amici, come se nulla fosse successo, come se la litigata di qualche settimana fa non ci fosse mai stata o che il nostro bacio era solamente frutto della nostra immaginazione.
'Ehi Cheryl..' disse Eren richiamandomi dai miei pensieri.
Il suo tono era serio e non era ironico come al'inizio della conversazione.
Mi girai verso di lui mentre stava posando la mazza sul banco.
Si avvicinò a me, cercando di non prendere le parti bagnate.
Aveva la testa abbassata a causa della mia bassezza e questo mi metteva molto a disagio.
Mi guardò attentamente negli occhi per poi iniziare a parlare: 'Scusami, davvero, non avrei dovuto arrabbiarmi così facilmente e, invece, dovevo darti delle spiegazioni.'
Ero rimasta stupita.
Pensavo che non mi avesse mai chiesto scusa, sapendo che era sia dolce che testardo.
Non sapevo cosa dire, rimasi solamente a bocca aperta. Non sapevo se perdonarlo e chiedergli scusa anch'io, oppure rimanere nel mio silenzio eterno.
Era così difficile con i suoi occhi smeraldo fissi sui miei.
Quel giorno erano diversi, pieni di speranza, luce e che richiedavano solamente un pó di tempesta in quella serenità.
Volevano il disordine, come i miei avevano bisogno di quella tranquillità che cercavano da tempo.'Dispiace anche a me, non volevo fare la stronza di turno. Accetto le tue scuse e spero che tu accetti le mie..' dissi tutto abbassando il mio sguardo dal suo a causa della troppa attrazione che si era creata.
Ad un tratto Eren iniziò a ridacchiare ed io lo guardai confusa.
'Che cos'hai da ridire coglione?'
'Niente niente, è solo che mi suonava strano sentire Cheryl Ackerman chiedere scusa' disse continuando a ridacchiare.
'Guarda che non sono così cattiva' gli dissi mettendo un finto broncio.
Ad un tratto sentii le sue dita muoversi velocemente sulla mia vita per iniziarmi poi a farmi il solletico.
Cercai di resistere ma fallii e scoppiai a ridire.
'Okok, basta hahaha hai vinto tu!' gli dissi esasperata e, alla fine, seguii la mia richiesta.
Ci fu un attimo di silenzio, davvero imbarazzante però allo stesso tempo rilassante.
Anche se non sembrava, in quel silenzio tombale ci stavamo scambiando tantissime parole solamente tramite gli occhi.
Era una cosa che amavo di noi due, eravamo in grado di dirci tanto standoci zitti.'Cheryl, il bacio che mi ha dato Akira è stato solamente uno sbaglio. Lei mi ha baciata, ed io sono stato stupido a non respingerla immediatamente.' ad interrompere quel silenzio fu Eren, spiegandomi cosa fosse accaduto realmente in quel giorno.
Mi sentii come se un peso si fosse tolto dal mio corpo.
Senza neanche farlo apposta, avvolsi il castano in un grande abbraccio.
Infatti lui era molto confuso dal mio gesto, che però ricambiò.
Iniziò ad accarezzarmi la testa ed io mi sentivo in Paradiso.
Non c'era nessun rumore che interrompeva il nosto tocco, eravamo solamente noi due in quella stanza ad abbracciarci come se non ci fosse un domani.
Rimanemmo in silenzio finché Eren mi sussurrò nell'orecchio il mio nome per chiamarmi.
Alzai la testa che avevo appoggiato sul suo petto per poi guardarlo.
'Visto che a me non piace essere messo in punizione, ritorno a pulire' disse scherzando lasciando la presa.
'Hahaha, va bene, ci vediamo. E mi raccomanso pulisci bene!' dissi io prima di uscire dalla stanza per poi ricevere un'occhiataccia.Pov's Eren
Ero così tanto felice di aver fatto pace con Cheryl che non riuscivo neanche a pulire.
Pensavo solamente a noi due abbracciati in quell'aula non contando a nulla.
Eravamo così presi da quel nostro gesto che mi ero dimenticato che dovevo pulire la mia classe.
Lei, invece, aveva già finito e avrei voluto tanto sapere come avesse fatto a finire in così poco tempo.Controllai l'orario sul mio orologio e notai che si erano fatte le cinque del pomeriggio.
Avevo appena finito di lavare ed ero esausto.
Uscii dalla classe e notai che c'era quella faccia da cavallo di Jean davanti alla sua aula con il secchio vicino a sé e con lo sguardo fisso sul telefono.
'Hey faccia da cavallo'
Lui subito si girò, ormai abituato dal sentirsi chiamare così, e mi salutò.
'Anche tu sei stato scelto?' mi chiese posando il suo tefono nella tasca.
'Eh già' dissi io sbuffando.
'Hai per caso visto Cheryl?'
Perché gli interessa? Cosa vuole da lei?
'No, non l'ho vista' decisi di mentire, preso troppo dalla gelosia che provavo nei suoi confronti.
'Ah va bene, allora ci vediamo Jaeger' disse andandosene verso l'uscita della scuola.
Perché gli interessa Cheryl?︎🌼𝚜𝚙𝚊𝚣𝚒𝚘 𝚊𝚞𝚝𝚛𝚒𝚌𝚎🌼
A quanto pare qui abbiamo un Eren gelosoo ;)
Chissà cosa succederà nel prossimo capitolo🤷🏻♀️
Ci vediamo alla prossima!💞
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𝔓𝔢𝔯𝔠𝔥𝔢́ 𝔭𝔯𝔬𝔭𝔯𝔦𝔬 𝔱𝔲? ᴇʀᴇɴxᴏᴄ (1 ʟɪʙʀᴏ)
Fanfiction«sᴇ ʟ'ᴀᴍᴏʀᴇ ᴇ́ ᴘᴇʀ ᴅᴇʙᴏʟɪ, ɪᴏ ᴄᴏᴍᴇ sᴏɴᴏ ᴅɪᴠᴇɴᴛᴀᴛᴀ ᴜɴᴀ ᴅɪ ʟᴏʀᴏ?» ~Le relazioni sentimentali fra i sedicenni sono così complicate: ci sono le storie che in un attimo terminano; altre invece che sono solo dei passatempo; e infine quelle più belle, cioè...