13.ꕥ

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Passò una settimana da quando io ed Eren litigammo.
Per me sembrava un'eternità..
A scuola, quando eravamo nello stesso posto, ci lanciavamo degli sguardi per poi distoglierli.
In questi sette giorni i miei occhi cercavano solo i suoi, ma ero troppo orgogliosa per fare ciò.
Diventai fredda in quel periodo e, come al solito, le mie amiche lo avevano notato.
Ogni tanto mi chiedevano come stavo, che cosa mi stava succedendo, ma io rispondevo sempre che tutto andava bene.
Loro, però, sapevano che stavo mentendo ma preferivano non insistere e di aspettare finché non avrei deciso di rivelarle tutto.
Ma non furono l'uniche ad accorgersene di questo mio comportamento.
Anche Levi iniziò a farci caso e, quando ero a casa, mi scrutava con lo sguardo.
A me non interessava granché, ormai pensavo solamente a lui..
Ma quando arriverà il momento in cui dirò tutto a Levi? O alle mie amiche?

Passavo i pomeriggi col studiare e stare sul telefono.
Quei sette giorni furono l'inferno.
Sembrava una caverna buia, senza uscita, dove da tu non potevi uscire.
Non potevi sfogarti, essere felice, giocare...
Non potevi fare niente.
Solamente stare in silenzio e soffrire come non avevi mai fatto.

'Cheryl, invece di startene zitta e a casa, che ne dici se andiamo in discoteca stasera?' mi chiese Mikasa attirando la mia attenzione.
Eravamo nella nostra classe, tutti gli altri erano già usciti, essendo l'ultima ora, e le mie amiche erano intorno al mio banco.
Ero così distratta che non me ne ero accorta della campanella.
'In discoteca?' chiesi, rivolgendomi non solo a Mikasa ma anche alle altre.
'Sì, hai capito bene. Devi smetterla di stare fra le nuvole.' mi rispose Ymir ormai esausta anche lei.
'Quello che vorrebbe dire Ymir è che dovresti uscire un pó' mi disse Christa con il suo solito tono gentile.
'Ha ragione Christa, devi riuscire a passare questo periodo, qualsiasi cosa ti stia accadendo, ci devi riuscire.' disse Sasha con tono rassicurante.
Mi sentii gli occhi umidi, mi portai i palmi delle mani per asciugarli e non far vedere a tutte loro che stavo per piangere.
Ma loro se ne accorsero subito e sui loro volti si dipense uno sguardo preoccupato.
'Ehy Cheryl, perché stai piangendo?' disse Mikasa mettendomi una mano sulla spalla.
'Oggi pomeriggio ci vediamo e vi racconterò tutto' dissi ancora fra i singhiozzi.
Loro non dissero niente, anzi annuirono e mi avvolsero in un grande abbraccio per confortarmi.
Rimasi quasi senza fiato dal loro gesto che le mie lacrime scesero ancora di più, come se mi stessi sfogando con loro senza dire niente.

'Allora facciamo a casa mia?' dissi io mentre stavamo uscendo dall'istituto.
'Per me è un ottima idea!' disse Christa entusiasta mentre le altre approvarono.
Ognuna di noi disse che portavano un vestito oppure una gonna ed una maglia e delle calze.
Avvisai Levi per messaggio che lui subito lesse e rispose che per lui andava bene.
Poi ci seperammo per prendere la propria strada per andare a casa.
Dopo una quindicina di minuti arrivai a casa, come al solito, da sola senza la presenza di Levi che era al lavoro.
Ormai faceva i turni anche all'ora di pranzo.
Per guadagnare di più doveva farli perforza, o se no non saremmo riusciti a pagare le bollette.
Mi levai le scarpe e andai in cucina, precisamente verso il frigo, a prendere il pranzo che mi aveva preparato Levi la sera prima.
Lo cacciai fuori e lo appoggiai sul tavolo.
Iniziai a mangiare mentre intanto la mia mano sinistra era occupata a mantenere il telefono mentre navigavo sul web.
Guardando le foto postate su instagram, ne trovai una particolare di Armin che aveva messo un'ora fa.
Era una sua foto con Eren dietro.
Il biondo aveva un sorriso smagliante sul viso e, invece, il castano aveva un mezzo sorriso quasi finto e i suoi occhi erano quasi di un verde scuro tendente al grigio.
Diventavano così quando era di cattivo umore oppure quando era triste.
Quindi anche tu stai provando quello che sto provando io..? Pensai mentre una lacrima solitaria stava rigando il mio viso.
Spensi subito il telefono dopo aver attentamente osservato la fotografia e lo appoggiai sul superficie.
Presi immediatamente un tovagliolo e mi asciugai la faccia bagnata dalle mie lacrime.
La scuola era l'unico posto in cui potevo vederlo e che volevo assolutamente evitare, adesso me lo ritrovavo anche sui social.
Mi resi conto che non potevo più scappare da lui, era completamente impossibile.
Ogni cosa mi ricordava lui..
Le pubblicità degli anelli con sopra degli smeraldi mi ricordavano i suoi occhi, così stupendi ma allo stesso tempo tristi e sofferenti.
Quei suoi occhi erano una calamita per i miei, ed io lo odiavo per questo.
Con un solo sguardo mi faceva sciogliere.
Adesso, a solo pensiero dei suoi occhi, sentivo un vuoto dentro di me.
Perché ero consapevole del fatto che lui non mi avrebbe mai più guardata come faceva prima.
Mai più.

Il tempo sembrò passare in fretta e diventò subito pomeriggio.
Le mie amiche sarebbero dovuto arrivare alle 16 a casa mia ed io le aspettai finché non suonò il campanello.
La prima che arrivò, come previsto, fu Mikasa visto che abitava vicino.
Poi arrivarono Ymir e Christa con la macchina della castana ed infine Sasha.
Tutte loro avevano delle buste contenti i loro abiti ed ero veramente curiosa di che cosa si sarebbero messe.
'Siamo da sole a casa?' chiese Sasha poggiando la busta sul pavimento del salone.
'Sì, mio fratello sta a lavoro al momento' le risposi.
'Bene visto che siamo da sole e che é ancora presto per prepararci, racconta quello che stai passando.' disse Ymir subito dopo che io finii di parlare.
Mi ero appena ricordata che dovevo rivelare tutto alle mie amiche, e pensai che ormai era il momento giusto per parlare.
Sospirai lentamente e, con l' intenzione di parlare, fui interrotta dal rumore della porta d'ingresso che si apriva.
Pian piano che si apriva, apparve una figura che subito riconobbi.
'Ciao Levi!' dissi poi per avviarmi verso di lui per abbracciarlo.
Non facevo questa cosa da un sacco di tempo e mi sentii finalmente libera dopo averlo abbracciato.
'Ehy, oggi sei di buon umore Chery' disse ricambiando l'abbraccio.
Mi diede un bacio sulla fronte e, vedendo le mie amiche in salotto, le salutò per poi andare in cucina.
'Mi sa che dobbiamo andare sopra per parlare' sussurai alle ragazze e loro annuirono.
Andammo al piano superiore per poi andare nella mia camera da letto.
Quando entrammo tutte e cinque, chiusi la porta a chiave e mi girai verso le mie amiche.
Si creò un silenzio fastidioso finché non lo spezzò Mikasa.
'Allora, racconta.'
Non mi sentivo completamente pronta per riferire tutto.
Ogni volta che pensavo a quella scena, sentivo di star per morire.
Non so perché quel ragazzo mi faceva sentire così ma era come se fra di noi ci qualcosa.
Qualcosa di indescrivibile, che doveva essere portato avanti ma con scarsi risultati.
Ci facemmo male a vicenda e solamente per colpa mia.
Se qualcosa andava storto, puntavo il dito contro di me.
Mi davo la colpa da sola.
Come quando i miei morirono..
Loro erano morti in un incidente stradale.
Erano andati a prendermi a casa di una mia amica, che ormai ho perso i contatti, e fecero quel maledetto incidente.
La notizia mi arrivò grazie alla mamma della ragazza che mi portò subito in ospedale dove già si trovava Levi.
Non potrò mai scordare quel suo sguardo.
Stava quasi per piangere.
E da lì che iniziai a puntarmi il dito contro..

'Cheryl, stai piangendo..?' disse Sasha preoccupata.
Alzai lo sguardo ed incontrai i suoi occhi marroni.
Intanto avevo lo sguardo di tutte loro puntato su di me.
Ognuna era preoccupata per me.
Mi avevano vista piangere due volte in un giorno ed io mi sentivo semplicemente ridicola.
'Fai un bel respiro, okay?' disse Mikasa incitandomi ad inspirare ed espirare.
Feci quello che mi consigliò la corvina pian piano e le lacrime sembravano cessare.
Intanto Christa mi portò dei fazzoletti per asciugarmi il viso e la
ringraziai.
'Adesso posso parlare' dissi appoggiando il fazzoletto sporco sulla scrivania.
'Sei sicura?' mi chiese Ymir ed io annuii.

Dopo che raccontai tutto, le mie amiche erano dispiaciute ed anche sconvolte per quello che mi era accaduto.
'Ecco perché non vi parlavate più..' aggiunse Sasha.
Nella stanza calò un silenzio tombale.
Nessuna di loro sapeva cosa dirmi o cosa fare.
Ed io le capivo, anzi mi rilassava quel silenzio.
Preferivo che non facessero niente, però sentii della braccia avvolgermi la vita e mi accorsi che erano di Christa.
Era così piccola che non arrivava fino al mio collo, anche se io ero alta 1.55.
'Dovevi dircelo subito, idiota!' disse urlando mentre il suo viso era incollato sul mio petto.
'Stupida, stupida! Non dovevi tenertelo per te!'
Tutte noi eravamo stupite del comportamento di Christa, ma era come se a lei non interessasse.
Poco dopo sentii una mano appoggiata sul mio cuoio capelluto e mi resi conto che era Ymir che mi stava scompigliando i capelli.
Poi Mikasa e Sasha vennero verso di me e la corvina posò la sua mano destra sulla mia spalla, invece Sasha mi abbracciò insieme alla biondina.
'Ascolta, adesso andiamo in discoteca ad ubriacarci a più non posso e ti dimenticherai di quello stronzo, va bene?' disse Mikasa rivolgendo lo sguardo anche alle altre.
'Ma non è il tuo migliore amico?' intervení Ymir facendo notare a Mikasa che l'aveva chiamato stronzo.
'Sì ma non toglie il fatto che lo sia' disse in risposta Mikasa.
Tutte noi iniziammo a ridire compresa Mikasa e le lacrime che c'erano prima sembravano scomparire.

'Grazie ragazze, davvero.'

Spazio autrice:
Ecco a voi il nuovo capitolo!
Spero tanto che vi piaccia e grazie mille per le 197 visualizzazioni 💞
Alla prossima🌸

𝔓𝔢𝔯𝔠𝔥𝔢́ 𝔭𝔯𝔬𝔭𝔯𝔦𝔬 𝔱𝔲? ᴇʀᴇɴxᴏᴄ (1 ʟɪʙʀᴏ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora