4.☾︎

506 32 2
                                    

Guardai Mikasa con uno sguardo omicida.
Mi avvicinai a lei e le dissi: 'Perché non mi hai detto che c'era anche quel coglione!?'
'Perché avevo paura che tu non venissi alla festa a causa sua.'
Dopotutto aveva ragione perché, se l'avessi saputo prima, non avrei 'costretto' mio fratello a farmi venire.
'Non lo sapevi, vero?' disse Eren che si avvicinò a me.
'Anche se adesso lo so, verrò lo stesso.' Gli dissi con tono di sfida.
Il mio viso era quasi vicino a lui. Solo adesso mi sono accorta di quanto lui sia alto ed io, a differenza sua, sono un tappo.
Ebbi la possibilità di guardare i suoi occhi color smeraldo che erano molto attraenti.
"Ma a che cosa sto pensando!? Non sono affatto attraenti."
'Che c'è? Ti sei innamorata dei miei occhi?'
Mi ero appena accorta lo stavo guardando da un bel pó di tempo, quindi staccai il mio sguardo dal suo.
' 1. Non mi sono innamorata dei tuoi occhi, anzi, se fosse veramente così, sarebbe l'unica cosa bella di te.
2. Sei tu che mi stavi fissando e potevi semplicemente staccarti dai nostri sguardi.'
All'ultimo punto si paralizzó, dopotutto avevo ragione.
Suonò la campanella, quindi tutti noi ci dovevamo dirigere verso l'entrata.
Io e le mie amiche entrammo tutte in classe.
Durante la ricreazione io rimasi in classe. Non so perché volevo rimanere dentro, ma mi volevo riposare un pó.
Appoggiai la testa sul banco e pian piano mi stavo per addormentare quando sentii una voce a me familiare.
'Cheryl svegliati! Sono la mamma'
"È-è veramente lei..?"
Alzai lo sguardo ed ebbi una grande delusione.
Non era la mamma ma Christa.
'Ehyy finalmente ti sei svegliata!' mi disse con quel suo sorriso raggiante.
Anche se la conoscevo da poco, il suo sorriso a 32 denti mi ha sempre confortato.
'Cheryl ma stai piangendo..?'
Dopo quella frase mi toccai il viso e sentii che era bagnato dalla mie lacrime.
Cercai di asciugarmele in fretta e far finta di niente.
'Cheryl perché stai piangendo?' mi chiese Christa con un tono molto triste.
'Niente niente, non ti preoccupare.' mentii.
In realtà stavo piangendo per la voce della mamma. Quando sentii la sua voce, i brividi mi percorrevano tutto il corpo.
'Se ti va di parlarne, io sono qui.' mi disse appoggiando una sua mano sulla mia spalla.
In quel momento mi sentivo al sicuro con lei, però ho preferito di non parlarne e lei accettò la mia decisione.

Dopo la scuola andai a casa a piedi, visto che Levi non poteva venirmi a prendere, e mi fermai davanti al bar vicino al mio istituto.
Ci vanno molti ragazzi e ragazze della mia scuola, soprattutto la mattina per fare colazione.
Pagai il conto ed uscii dal bar.
Mentre camminavo vidi un negozio di vestiti.
Mi accorsi che oramai alla festa di Jean mancava poco quindi dovevo affrettarmi a prendere qualcosa da mettermi.
"Ci andrò domani pomeriggio, adesso non posso prenderlo. Non ho neanche le banconote a presso."
Arrivai a casa e mi buttai direttamente sul divano.
Era il mio luogo di conforto, dove potevo sentirmi sicura.
Mi alzai da esso e andai in cucina per vedere cosa mi avesse lasciato Levi nel frigo: insalata di riso.
La mangiai tutta e ritornai dinuovo sul divano.
Presi il telefono che stava dentro alla tasca dello zaino e notai una notifica di whatsapp.
Era un messaggio di Levi:
Dopo mangiato vieni al bar dove lavoro io, devo dirti una cosa importante.
Quando lessi il messaggio mi alzai subito dal divano e andai in bagno a prepararmi.
Mi misi una maglietta bianca semplice e un jeans azzurro e delle scarpe nere della vans.
Uscii dal bagno e presi il giubbotto di pelle, visto che l'autunno si stava avvicinando e il tempo stava cambiando.
Presi le chiavi di casa ed chiusi la porta a chiave.
Mi avviai verso il bar dove lavorava mio fratello, non era tanto lontano ma il viaggio sembrava molto lungo.
Finalmente arrivai al bar e appena entrai notai che c'era un bel pó di gente.
Il locale era molto conosciuto nella nostra città quindi i clienti non mancavano mai.
Provai a trovare Levi e lo vidi servire un cliente al bancone.
Mi avvicinai a lui e, quando notò la mia presenza, mi rivolse un grand sorriso e mi fece segno di venire dietro al bancone.
'Com'è andata oggi a scuola?' mi chiese stampandomi un bacio sulla fronte.
'È andata benissimo oggi, tu invece con il lavoro?'
'Tutto bene.' mi rispose mentre stava preparando un caffè alla macchinetta.
Mi ricordai che aveva una cosa importante da dirmi e quindi gli chiesi: 'Cos'è la cosa importante che mi dovevi dire?'
' Vai nello sgabuzzino e troverai Hanji. È lei che ti deve dire una cosa importante.' mi disse indicando il posto dove dovevo andare.
Hanji è una collega di lavoro di Levi. È bizzarra ma é sempre stata gentile nei miei confronti e anche quelli di Levi.
È come una sorella per me ed è grazie a lei che Levi ha ottenuto il posto.

Andai nello sgabuzzino e trovai Hanji con un vestito turchese con i pois bianchi ed una scollatura a V non tanto grande.
Era così tanto bello che rimasi a bocca aperta.
'Hey Cheryl, ti piace il vestito?' mi chiese Hanji che notò il mio sguardo meravigliato.
'SÌ È BELLISSIMO!' le risposi urlando.
'Quando lo metterai!?' le chiesi poi.
Hanji mi guardava divertita e mi disse: 'Questo abito è per te.'
'DAVVERO!?'
'Si Chery, è tutto tuo.'
Corsi verso di lei per darle un grande abbraccio che lei ricambió.
Avevo sempre pensato che lei fosse così dolce e gentile con me, ma non fino a questo punto.
'Grazie Hanji.'
'Non c'è di che, nanetta.'

𝔓𝔢𝔯𝔠𝔥𝔢́ 𝔭𝔯𝔬𝔭𝔯𝔦𝔬 𝔱𝔲? ᴇʀᴇɴxᴏᴄ (1 ʟɪʙʀᴏ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora