19.🎤

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Passò un mese.
Io ed Eren non litigammo più e diventammo amici più stretti, iniziando ad venermi a bussare alla finestra ogni santa notte.
Akira e Jean non avevano combinato nulla e questo mi faceva solamente tranquillizzare.
Con Jean avevo perso completamente i rapporti, e pensai che lui se ne fosse accorto dato il mio comportamento verso i suoi confronti.
Eren  troncò anche lui la sua amicizia con Akira, dicendole di smetterla di fare certe scemenze e cose del genere.
Spero tanto che non facciano qualcos'altro..

Ero a scuola ed ero nuovamente capitata come "signora delle pulizie" della classe.
Ormai le mie amiche mi avevano dato questo soprannome perché ero stata l'unica a pulire la classe per bene.
Quindi ormai mi chiamavano così ed io ci avevo fatto l'abitudine.

'Allora ci vediamo domani Cheryl!' mi salutarano le mie amiche ed io ricambiai il saluto.
Erano rimaste poche persone e, sicuramente, erano quelli che dovevano pulire.
Come al solito avvisai Levi che facevo tardi a causa del lavoretto scolastico ed iniziai ad avviarmi quando sentii una pacca sulla spalla.

'Per sfortuna non sono capitato con te, nanetta' disse Eren facendo finta di sentirsi "in colpa" per non essere stato scelto per pulire la classe.
'Visto che non ti hanno preso, te ne vuoi andare?' dissi innervosita.
'Oggi siamo di cattivo umore eh? Va bene, non ti disturberò, però rimarrò qui a far compagnia ad Armin' disse scompigliandomi i capelli ed andarsene via col suo migliore amico.
Certo che è proprio insopportabile certe volte.

Entrai nuovamente nell'istuto e mi diressi verso la mia classe.
Arrivai davanti alla porta e, come la volta scorsa, trovai tutti gli attrezzi per pulire.
Questa volta l'aula era davvero sporca che sembrava un porcile.
Era possibile che i miei compagni non ci tengano alla pulizia dell'aula!? Ma insomma.
Credo che fra poco vomiterò.

Mentre passavo la pezza bagnata sui banchi, ovviamente anche quest'ultimi sporchi, mi ricordai che avevo il telefono e le cuffie nello zaino.
Quindi, per divertirmi un pó, presi il mio cellulare ed i miei auricolari ed mi misi ad ascoltare un pó di musica.
Chiusi le porte dell'aula, per non farmi sentire cantare.
Fin da piccola cantavo insieme a mia mamma, ogni giorno senza mai fermarmi.
Non avevo mai pensato di fare un corso di canto ma i miei genitori mi dicevano sempre che ero bravissima a cantare, che avevo una voce d'angelo.
Sinceramente non mi ero mai vantata della mia voce.
Quindi feci finta di niente e non seguii i consigli dei miei, cioè iscivermi ad un corso.
Dopo la morte dei miei, iniziai a cantare molto raramente ed in quel momento pieno di stress avevo bisogno di "sfogarmi" cantando.
Misi una canzone canzone della mia Playlist e comincia a canticchiarla in sottovoce.
Era una canzone molto bella e movimentata, quindi iniziai a ballare intorno ai banchi facendo finta di nulla.
Presi la mazza da pezza ed la usai come microfono mentre lavavo per terra.
Ovviamente le cuffie non mi facevano sentire alcun tipo rumore, neanche le porte aprirsi all'improvviso.

Ero così felice di cantare dinuovo che non mi interessava degli altri che mi potevano sentire e che, successivamente, mi avrebbero preso in giro.
Non me ne importava minimamente.
Era da tanto tempo che non cantavo e ne avevo bisogno.
Non era uno sfogo, non era rabbia quello che provavo.
In quella canzone è come se stessi raccontando quello che mi stava rendendo più felice in quel periodo.
Ad un tratto c'era un acuto difficilissimo in quella canzone che nessuno sarebbe riuscito a fare, tranne il cantante, ovviamente.
Però, senza nemmeno pensarci due volte, provai a fare quella parte "impossibile" sperando che l'avessi fatto bene.

Finii la canzone e io terminai di pulire per terra quando sentii qualcuno applaudire dall'altra parte della stanza.
Mi girai spaventata e vidi una sagoma molto familiare.
Era Eren.

'Ah, ciao Eren. Non ti avevo sentito-' dissi cercando di nascondere il mio imbarazzo finché venni interrotta dal castano.
'Cheryl.. Sei bravissima! Come hai fatto quell'acuto!? Era praticamente difficile da fare!' disse stupito.
'L'ho f-fatto bene?'
'Sì, non ti sei sentita? L' hai fatto alla grande!'
Pensavo che non ci sarei mai riuscita a farlo ed invece no.
Eren, se stesse mentendo, le sue orecchie diventerebbero rosse, lo notavo ogni volta che diceva di aver fatto i compiti, ed in quel momento non lo erano.
Stava dicendo la verità e non aveva inventato una scusa per farmi contenta.
Però decisi di far finta di niente e prendere la mia roba per poi uscire.
'Ehi, dove stai andando?' mi chiese Eren prima che io uscissi.
'Sto andando a casa, stupido. Ah e grazie per il complimento' dissi poi per sparire nel corridoio.

Più tardi arrivai a casa buttando lo zaino ed il mio giubbino sul divano.
Questa volta Levi era ritornato a casa presto, quindi lo salutai ed andai al piano di sopra per fare i compiti.
Non so perché me ne ero andata così all'improvviso, ma non volevo che qualcuno mi ascoltasse, ne tantomeno se fosse stato Eren.
Preferivo cantare da sola, preferivo che nessuno mi sentisse.
Però quello che aveva detto Eren era vero.
Diceva che ero stata bravissima e non stava assolutamente mentendo.

Furono le otto di sera e scesi giù a mangiare, anche se non avevo ancora finito i compiti.
Mangiai insieme a mio fratello, pulii i piatti e ritornai sopra a fare gli esercizi per domani.

Ma è possibile che la matematica sia così difficile!?
Si erano fatte le undici e mezza e stavo quasi per sfinire a causa di questa materia.
Se avessi iniziato alle tre, avrei già finito però, purtroppo, dovevo fare il turno di pomeriggio.
Per la stanchezza, appoggiai la testa sul quaderno di matematica mettendo le braccia a mantenere la testa.
Mentre stavo per addormentarmi, sentii qualcuno bussare alla finestra.
Mi alzai lentamente chiedendomi chi fosse, anche se sapevo già la risposta.
Aprii la finistra e mi ritrovai a faccia a faccia con Eren.
'Buonasera nanetta, stavi dormendo?' disse per poi entrare in camera mia senza chiedermi il permesso.
'Stavo quasi per farlo, finché non sei arrivato tu a rompere il cazzo' dissi con tono arrabbiato.
'Oddio, stasera abbiamo uno gnomo arrabbiato insieme a noi!' disse ridendo e, per farlo smettere, gli diedi un pugno sul braccio.
'Ehy, stavo scherzando stupida!'

'Perché sei venuto qua?' dissi ignorando il suo insulto.
'Conosco un locale dove ti puoi esibire, ed avevo pensato se potevi venire con me a suo-'
'Non se ne parla proprio, non voglio fare nessuna stronzata.' dissi interrompendolo.
'Eddaii, io so suonare il pianoforte e so anche un pó cantare, non come te ovviamente, però ti prego. Ho bisogno di un partner e tu sei perfetta!'
Ha veramente detto che io sono perfetta?
Sospirai e risposi dopo qualche minuto: 'Cosa avrò in cambio?'
'Hmm, ti aiuterò in matematica! Io sono bravissimo.' disse vantandosi.
'Eren.'
'Sì?'
'Le orecchie.'
Dopo qualche secondo capí che le sue orecchie stavano diventando rosse e quindi decise di nasconderle con le mani.
'Dicevo, ti aiuterò in matematica o qualsiasi altra materia tu stia facendo. Ok?' disse facendo finta di nulla.
Ci pensai un pó prima di rispondere.
Insomma, avrei dovuto cantare con Eren in mezzo a tanta gente ed io provavo imbarazzo.
Però, se voglio cantare, avrei dovuto accettare la sua proposta.

'Va bene, ci sto.' dissi decisa.
'Evvaii!' esclamò Eren ed io gli feci segno di abbassare la voce visto che Levi stava dormendo.
Dopo essersi stato zitto, mi prese in braccio così velocemente che non me ne accorsi.
'Eren, lasciami giù!' dissi cercando di non urlare.
Si avvicinò lentamente al mio orecchio e sussurrò: 'Grazie nanetta'
Divenni rossa in un attimo e mi allontanai dal suo abbraccio per non farmi vedere.

Rimase ad aiutarmi fino alla mezza e, stranamente, riuscì ad aiutarmi senza problemi.
Se ne andò facendo piano e lo salutai per poi chiudere la finestra.
Mi misi sul letto e mi sdraiai lentamente, pensando che avrei dovuto cantare con Eren..

❄︎𝔰𝔭𝔞𝔷𝔦𝔬 𝔞𝔲𝔱𝔯𝔦𝔠𝔢❄︎
Ecco a voi un nuovo capitolo!
Cosa accadrà nel prossimo? Akira e Jean si intrometteranno dinuovo?
Bho, chi lo sa¯\_(ツ)_/¯
Ci vediamo al prossimo capitolo e grazie mille per le 522 visualizzazioni༼ つ ◕◡◕ ༽つ

𝔓𝔢𝔯𝔠𝔥𝔢́ 𝔭𝔯𝔬𝔭𝔯𝔦𝔬 𝔱𝔲? ᴇʀᴇɴxᴏᴄ (1 ʟɪʙʀᴏ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora