7.ꨄ︎

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Ormai per me le stelle erano inesistenti.
I miei occhi guardavano solo il basso e, se avessi provato a guardare le stelle, penso che si sarebbero immediatamente bagnati dalle mie lacrime.

C'era un totale silenzio, ed era anche piacevole.

L'autunno era arrivato e quindi la sera faceva un pó più freddo rispetto al giorno.

Sentivo solamente quel leggero vento che mi alzava alcune punte dei miei capelli.

E mentre stavo godendo di quel leggero vento e del silenzio che c'era intorno a me, tutto questo fu rovinato da una persona che si sdraiò accanto a me.

Quella figura era troppo familiare..

'Ciao Cheryl' mi salutò Eren.

Perché era venuto qui? Pensava davvero che io lo perdonassi?
Non ci doveva pensare neanche.

'Sai è brutto sdraiarsi sul prato e non vedere le stelle' aveva notato che mantenevo ancora lo sguardo verso il basso.

'Per me le stelle sono solo una fonte di tristezza' aggiunsi io dopo un pó di tempo.
'Perché la pensi così?' mi chiese Eren con uno sguardo incredulo.
'Preferisco non spiegartelo.'

'Anch' io ho perso mia madre, ma ho preferito non farmi abbattere dalle stelle'

Sgranai gli occhi.
Come aveva capito che non volevo guardarle per questo!?
Ma il vero punto era: anche lui ha perso sua madre? E ne parla con così tanta serenità..

'Mi dispiace che tu abbia perso tua madre..'i miei occhi erano rivolti verso i suoi color smeraldo.
'Non ti preoccupare, dopotutto sono abituato.' disse mentre distolse lo sguardo dal mio e ritornando a guardare il cielo notturno.

'Anch' io ero come te, sai?' iniziò a dire e continuó: 'Avevo paura di alzare gli occhi verso, come le chiami tu, "fonti di tristezza".
Però mi feci forza e pensai che a mia mamma avrebbe fatto piacere se la guardassi.'
Disse tutto con un tono malinconico e mi dispiaceva per lui.

'Quindi secondo te dovrei provare?' gli chiesi con i miei occhi ancora rivolti verso la mia pancia.
'Perché no? Se ci sono riuscito io, perché non ci potrebbe riuscire un Ackerman forte come te?' mi disse con un leggero sorriso sul volto.
'Credi davvero che io sia forte?' gli chiesi quasi ridendo.
'Perché non dovresti esserlo?' il suo sguardo era serio e neanche divertito.

'Prova.'

Feci un sospiro e alzai lentamente gli occhi verso le stelle.
"Sono bellissime.."
Le guardai con aria affascinata e con i miei occhi che mi pizzicavano perché volevano far uscire le lacrime.

'Allora?' Eren notó la mia espressione meravigliata.
'Sono.. Bellissime.'
Sul suo volto si stampò un sorriso fiero.
Continuammo a guardare le stelle finché non ci chiamò Mikasa per andare a prendere una fetta di torta.

La festa si concluse con Jean che aprí una bottiglia di champagne.
Arrivò la mezzanotte e mi ricordai che Levi mi doveva venire a prendere proprio adesso.

Però volevo ringraziare Eren..
Provai a cercarlo nel locale ma nessuna traccia.
Allora andai da Armin chiedendogli dove stava Eren.
Lui mi indicò l'uscita del locale dicendomi che stava fumando una sigaretta.

Subito dopo mi chiamò Levi dicendomi che era fuori al locale.

Salutai lei mie amiche, Armin e anche Jean, che, con quest'ultimo, ci scambiammo i numeri di telefono.

Andai verso l'uscita e vidi Levi davanti alla sua macchina intento a parlare con una persona.

Mi avvicinai a lui e mi resi conto che quella persona era quella che stavo cercando poco fa..

'Finalmente sei arrivata.' disse Levi che notó la mia presenza.
'Stavo giusto parlando con Eren. Non pensavo fosse così antipatico come me l' hai descritto tu.'
Li guardavo entrambi con uno sguardo sconvolto.
Era possibile che entrambi andavano d' accordo?

'Va beh, io adesso ritorno dentro. È stato un piacere parlare con lei' disse Eren poi buttando la sua sigaretta.
'Ciao nanetta, ci vediamo domani a scuola' disse scompigliandomi i capelli.

Levi lo salutò ed io lo guardavo ancora sconvolta.
Poi mi resi conto che dovevo ringraziarlo per il fatto di prima.

Corsi verso di lui e gli presi il polso.
'Cosa succede Cheryl?' mi chiese girandosi verso di me.
'Volevo dirti.. Grazie per prima' gli dissi abbassando il volume della mia voce quando pronuciai l'ultima parola.
Diventò rosso in viso e disse: 'Non ti aspettare che adesso sarò sempre gentile con te.'
Feci un piccolo sorriso e ritornai da Levi.

Mentre stavamo in macchina Levi iniziò a dire che Eren era simpatico e mi chiese com'era andata la festa.
Gli dissi che andò bene, però morivo dalla voglia di dirgli che ero riuscita a guardare le stelle.
Ma non potevo parlarne con lui perché non sapeva niente al riguardo.

Ritornammo a casa alle 00:30 ed io andai subito in bagno a mettermi il pigiama.
Diedi la buonanotte a Levi che era rimasto giù a vedere un film ed andai sopra.

Mi stesi sul letto e mi imboccai sotto le coperte.
Iniziai a pensare di quello che era successo stasera.
Non avevo ancora realizzato che riuscii finalmente a guardare le stelle..
"E questo è solo grazie ad Eren.."
E pensare che, prima che venisse lui, non riuscivo neanche ad ammirarle per un secondo.

Decisi di alzarmi ed andare verso la mia finestra.
L'aprii ed iniziai ad osservare le stelle.
L'atmosfera era perfetta: il vento autunnale soffiava nei miei capelli; le stelle, insieme alla Luna, illuminavano le strade buie.

Eren aveva ragione: i miei avevano sempre voluto che io li guardassi..

Spazio autrice:
Ecco a voi un nuovo capitolo! Alla prossima🤍

P.s. Riguardo alla scena delle stelle mi sono ispirata ad una fanfiction "Somebody to you || Levi Ackerman" di Youweirdo. È bellissima, vi consiglio di leggerla💕

𝔓𝔢𝔯𝔠𝔥𝔢́ 𝔭𝔯𝔬𝔭𝔯𝔦𝔬 𝔱𝔲? ᴇʀᴇɴxᴏᴄ (1 ʟɪʙʀᴏ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora