Il tema

10 2 0
                                    

Andai con andrea in latteria e prendemmo dei pancakes con nutella e fragole.
Dopo aver mangiato ci facemmo una bella passeggiata e parlammo molto.
Qualche giorno dopo in classe il prof Maggi ci diede da fare un tema...
Prof: ragazzi oggi vi propongo di fare un tema scrivendo una lettera a uno dei vostri compagni dicendogli quello che sentite nel cuore, al termine ognuno di voi lo leggerà alla classe.
Io decisi di scrivere il mio tema per mirko. Scrissi...
Caro mirko, il nostro è sempre stato un rapporto un po' speciale o meglio, lo era, perché ora non siamo più niente.
Sai, la vita mi ha dato l’opportunità di incontrarti, ed è stata la cosa più bella che mi sia capitata ma come tutte le cose belle anche la nostra amicizia si è conclusa.
Tu sei stato il primo ragazzo che ho conosciuto qui e fin da subito ho capito che per me saresti stato speciale, tanto speciale da permetterti di farmi tanto male.
Vorrei dirti ancora che ti amo o che ti voglio bene ma mentirei a me stessa perché nemmeno io so più cosa tu sia diventato per me. Una cosa però la so, le mie emozioni nei tuoi confronti sono cambiate e se mai un giorno torneremo ad essere amici già so che niente sarà come prima, tutto sarà diverso, tutto sarà più freddo e distaccato.
Tu sei stato uno dei pochi in grado di rendermi felice e per questo te ne rendo infinitamente grazie.
Mi hai fatto ridere ma mi hai fatto anche tanto piangere e soffrire ma è grazie al tuo soffrire che sto diventando forte.
Se penso che la nostra amicizia sia giunta al termine mi fa male, tanto male, ma è la cose migliore per entrambi, infondo come potremmo mai stare bene se tra noi non c'è fiducia...
Tu sai quanto io abbia già sofferto in passato e pensare che avrei dovuto passare un altro incubo per colpa tua mi fa arrabbiare un sacco. Ogni tanto mi fermo a pensare a quanto ci siamo voluti bene. Ricordo tutte le nostre giornate passate a mangiare o a guardare film, le nostre notti passate a ridere, i nostri caffè e tè freddi, le nostre merende, le nostre figuracce, i nostri segreti più intimi raccontati sottovoce, le nostre giornate passate a parlare del più e del meno.
In particolare mi ricordo di te come ci si ricorda di un angelo.
Me le ricordo bene le giornate passate ad abbracciarmi forte e ad asciugarmi le lacrime dicendomi che dalla vita potevo pretendere di più.
E poi è successo quello che mai avrei voluto, le nostre giornate passate a divertirci non ci sono più state, come non ci sono più state le lunghe telefonate per chiedere consigli e gli abbracci che mi facevano sentire al sicuro.
Ed oggi eccoci qui: due estranei che non si dicono nemmeno ciao, che non hanno il coraggio di guardarsi negli occhi per più di due minuti.
Tu hai tanti amici e amiche e presto riuscirai a dimenticarti di me e dei nostri momenti ma io no, per me non sarà per niente facile dimenticarti perché una parte di me è ancora legata a te.
Sai, qualche volta, avrei voglia di tornare indietro nel tempo e darti uno di quegli abbracci che mi facevano sentire a casa, come se tutto andasse bene.
È stato bello averti nel mio cammino fino a qui, ti ho voluto bene! Spero un giorno di poter tornare a dirti ti voglio bene.
Con affetto. Roby.

Appena tutti terminammo il compito il prof iniziò a chiamare per leggere il proprio tema. Arrivato il mio turno io mi rifiutai di leggerlo.
Prof: roby leggi il tuo.
Io: no, non lo voglio leggere.
Prof: dai, lo hanno letto tutti. Ora è il tuo turno.
Io: ho detto di no! È troppo personale e non lo voglio leggere.
Valentina/ elena: dai roby leggilo, sarà bellissimo! Tu scrivi sempre dei bellissimi temi.
Io: ragazze no! Non lo voglio leggere!
Mirko: leggilo! Ora non è che avrai scritto i tuoi segreti più nascosti...
Prof: roby o lo leggi o devo metterti 4!
Io: mi metta 4 non me ne frega niente!
* mi alzai e uscii fuori*
Prof: ora dove vai?
Io: esco! Non ce la faccio a stare qui dentro!
Prof: se esci devo fare rapporto al preside del tuo comportamento.
Io: faccia che cazzo vuole! Oramai non mi interessa più di niente.
Dopo ciò uscii dalla classe sbattendo la porta e mi recai in bagno.
Arrivata in bagno mi sedetti a terra e scoppiai a piangere.
Appena suonò la fine della lezione tornai in classe ma poco dopo il bidello mi venne a chiamare e mi accompagnò dal preside.
Entrai nel suo ufficio e dissi...
Io: buongiorno signor preside.
Preside: buongiorno, si sieda!
Il prof maggi mi ha raccontato quello che è successo oggi nella sua lezione. Come mai ha avuto quel comportamento?
Io: mi dispiace... sto passando un brutto periodo...
Preside: a tutti capita ma lei non reagire in quel modo. Comunque ho appena letto il suo tema e devo dire che è veramente bello e ricco di sentimenti. Perché non lo ha voluto leggere?
Io: perché non volevo farmi vedere debole dagli altri e poi non volevo leggerlo a mirko. Sono ancora troppo arrabbiata con lui.
Preside: la capisco ma io ora devo prendere un provvedimento nei suoi confronti.
Io: mi assumo le mie responsabilità...
Preside: sarà sospesa per 2 giorni e dovrà frequentare le lezioni al pomeriggio da sola.
Io: va bene, è giusto così. Me lo merito.
Preside: ora può andare. Arrivederci!
Io: arrivederci.
Dopo aver preso la mia bella punizione me ne tornai in classe e cercai di seguire le lezioni rimanenti.
T

erminate le lezioni avvertii andrea che non sarei tornata a casa con lui ma sarei andata nel pomeriggio inventandomi che avrei mangiato con Valentina.
Mentre tutti i comuni umani erano nelle loro case a mangiare io mi recai in chiesa, un luogo insolito mi direte, lo so, ma avevo bisogno di stare da sola e la chiesa era l'unico luogo in cui poteco stare sola e tranquilla.
Arrivata lì...

" L'amore nascosto" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora