pallottola nel cuore

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Dopo aver fatto la doccia ed essermi preparata mi recai con zio da Andrea.
Arrivati lì ci aprì Andrea e appena entrammo dentro io mi sedetti a tavola.
Andrea: ciao, tutto bene?
Io: si... te come stai?
Andrea: io bene!
Io: la gamba ti fa ancora male?
Andrea: no, proprio oggi ho tolto i punti.
Io: menomale
Andrea: ecco a voi la cena.
Andrea aveva preparato per cena pollo al forno con patate, zucchine e finocchio. Mangiai qualcosa ma non molto...
Andrea: roby non hai mangiato niente...
Io: non ho fame... scusa.
Raffaele: ultimamente non sta mangiando molto...
Andrea: un po' di dolce lo mangi?
Io: si dai...
Andrea: ho fatto la cheesecake con i baiocchi.
Io: buona!
Mentre andrea metteva a posto la cucina io mi andai a sedere sul divano e accesi la televisione. Dopo circa 10 minuti mi addormentai.
Andrea: Raffaele si è addormentata...
Raffaele: andrea ultimamente Roby è strana... mangia poco e ha spesso gli incubi però con me non ne vuole parlare.
Andrea: gliene parlerò io..
Raffaele: grazie! La posso lasciare qui sta notte? Non voglio svegliarla per portarla a casa.
Andrea: certo tranquillo!
Mio zio Raffaele alle 22 tornò a casa e Andrea mi prese in braccio e mi portò in camera.
Verso le 4 come solito mi svegliai tutta sudata con gli incubi così mi alzai e andai in bagno a darmi una rinfrescata. Dopo ciò tornai in camera ma non riusci a riaddormentarmi.
Al mattino verso le 8 mi alzai e scesi sotto a fare colazione con Andrea.
Andrea: ciao tesoro! Dormito bene?
Io: dormito è una parolona... te?
Andrea: si ho dormito abbastanza bene. Ho sentito che ti sei svegliata sta notte...
Io: ah... si dovevo andare al bagno.
Andrea: roberta tutto bene?
Io: a te lo posso dire... no... non va per niente bene. Da quando ci hanno aggredito ho gli incubi, non riesco a dormire, mi vedo sempre davanti quell'uomo e ho paura anche di uscire. Sono ancora traumatizzata.
Andrea: Roby perché non ne parli con Pietro? Lui magari può aiutarti...
Io: dici?
Andrea: si! Appena finiamo di mangiare ti accompagno io in ospedale.
Io: grazie!
Arrivati in ospedale mi recai in studio da Pietro e gli raccontai quello che mi stava capitando. Lui per sicurezza mi mandò a fare una tac.
Arrivata in sala tac mi fecero l'esame e mentre stavo ritornando nello studio di Pietro, per le scale vidi quegli occhi... li riconobbi erano dell'uomo che mi aveva sparato.
Appena mi accorsi che era lui iniziai a correre, raggiunsi il reparto di cardiologia e notando che mi stava raggiungendo cercai di correre più veloce ma quell'uomo era più veloce di me. In reparto si accorsero di quest'uomo sospetto e provarono a fermarlo ma non ci riuscirono e nel contempo avvertirono le forze dell'ordine. Stavo per uscire dal reparto quando l'uomo mi sparò e io caddi a terra.
Pietro: infermiera ma Roberta?
Infermiera: ha detto che saliva a piedi. Qui ci sono i risultati.
Pietro: che ci fa qui la polizia?
Paolo: in ospedale è entrato un uomo sospetto... ha appena sparato a qualcuno... si trova in cardiologia, Carlo è riuscito a bloccarlo.
Mentre la polizia venne a prendere il "bandito", Carlo si avvicinò a me e si rese conto che mi aveva colpito al cuore e stavo perdendo troppo sangue...
Carlo: qualcuno chiami il dottor. Giovanni e il Cardiochirurgo. È urgente!
Le infermiere andarono a chiamare i 2 che in poco tempo arrivarono e mi portarono in sala operatoria.
Arrivata in sala operatoria i miei valori stavano precipitando infatti una volta tolto il proiettile dovettero rianimarmi. I 2 pensavamo di avermi persa perché non reagivo agli stimoli elettrici ma ad un tratto il mio cuore tornò a battere e i valori aumentarono.
Dopo ciò giovanni e Tony disinfettarono, mi diedero i punti e mi portarono in terapia intensiva.
Pietro sapendo della notizia si precipitò da Giovanni e gli disse...
Pietro: giovanni... roby come sta?
Giovanni: pietro calmati, non piangere. Stava rischiando di morire ma siamo riusciti a salvarla. Ora è in terapia intensiva, dobbiamo aspettare che si svegli.
Pietro: grazie!
Giovanni: hanno scoperto chi era l'uomo?
Infermiera: si chiamava Giulio Torre. Stanno indagando sul suo caso. È stato qui con suo figlio qualche mese fa ma poi è morto. Non sappiamo ancora chi se ne era occupato.
Pietro: Fede, se si sanno novità facci sapere.
Federica: certo!
Nel frattempo giovanni e pietro uscirono a prendere un po' d'aria e avvisarono mio zio Raffaele dell'accaduto che appena si liberò venne da me.
Finito il turno Giovanni tornò a casa mentre Pietro rimase a controllarmi.
Mirko: ciao papà!
Giovanni: ciao caro! Ciao amore!
Francesca: ciao amore! Tutto bene a lavoro? Sembri esausto...
Giovanni: lo so... e anche tanto... è stata una giornataccia.
Mirko: ma perché non mi risponde?
Giovanni: con chi ce l'hai mirko?🙈😂
Mirko: con roberta, è tutto il giorno che la chiamiamo noi ragazzi ma non risponde...
Giovanni: mirko roberta è in ospedale... oggi ha rischiato di morire...
Mirko: che? Sei serio?
Giovanni: si... mentre stava tornando dalla sala tac per le scale ha incontrato un uomo, ha provato a scappare ma poi lui ha sparato e l'ha presa al cuore. Pensavamo di perderla ma siamo riusciti a salvarla.
Mirko: ma ora come sta? È la seconda volta che viene colpita da quest'uomo.  L'hanno preso i carabinieri o qualcuno?
Giovanni: si ora è in prigione ma stanno indagando su di lui...
Comunque ora roberta era in terapia intensiva ci sono Pietro e lo zio ad aspettare che si svegli.
Mirko si mise a piangere senza motivo e il padre lo abbracciò dicendogli....
Giovanni: mirko, tranquillo, si riprenderà presto.
Mirko: speriamo. Vado ad avvisare gli altri.
Verso le 22 giovanni chiamò in ospedale per sapere notizie da Pietro e proprio mentre stavano parlando io iniziai a muovermi e ad aprire gli occhi.
Io: zio... Pietro...
Raffaele: amore❤
Pietro: giovanni si è svegliata! Ora devo andare.
Piccola come ti senti?
Io: un po' rotta... lo avete preso quell'uomo?
Pietro: si ora è in prigione puoi stare tranquilla!
Io: menomale.
Il giorno seguente io ero stabile per fortuna e tra il mattino e il pomeriggio tante furono le persone che vennero a trovarmi.
Mentre io ero in buona compagnia Pietro, Giovanni e l'équipe medica di papà venne convocata dal direttore.
Direttore: prego sedetevi.
Tutti si sedettero e disse...

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