la dura verità

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Pietro: veramente io e Giovanni avevamo pensato di farti fare almeno un ciclo di chemio... il tumore lo abbiamo tolto tutto ma vogliamo che un ciclo lo fai, poi faremo nuovamente gli esami e se risulterà tutto nella norma potrai andare a casa tranquilla.
Io: quante sedute sono?
Giovanni: 5
Io: se non ho altra scelta le farò.
Pietro: oggi ti lasciamo riposare ma da domani iniziamo.
Io: va bene... ora vorrei riposare che sono stanca.
Tutti: ora andiamo via... ci vediamo domani. Per qualsiasi cosa chiamaci.
Tutti uscirono dalla stanza ma mirko e zio Andrea decisero di rimanere. Gli altri anche se dispiaciuti tornarono a casa. Tutti erano distrutti dalla notizia  e io appena fui sola scoppiai a piangere.
Ad un tratto si aprì la porta ed entrò Carlo per attaccarmi la flebo.
Carlo: hey, piccola non piangere. Andrà tutto bene! Te lo prometto!
Io: grazie!
Arrivata l'ora di pranzo mi portarono da mangiare ma non toccai quasi niente fino a quando mirko decise di entrare in camera a farmi compagnia.
Io: mirko ma che ci fai qui?
Mirko: io e Andrea siamo rimasti per farti compagnia. Nel pomeriggio verranno gli altri. Non mangi?
Io: non mi va... te hai mangiato?
Mirko: si poco fa, sono stato in mensa con papà, pietro e tuo zio.
Dai, mangia qualcosa o ti sentirai troppo debole.
Io: ok...
Decisi di mangiare ma mi limitai solo alla pasta il resto lo lasciai.
Verso le 14 entrò in stanza Giovanni e disse...
Giovanni: mirko noi ora andiamo a casa. Roberta resterà con lo zio. Forza!
Io: vai, Mirko! Starò bene, poi ci sentiamo!
Mirko mi diede un bacio sulla guancia e poi se ne andò. Passai tutta la giornata con mio zio e poi nel pomeriggio mi vennero a trovare anche Carmine e gli altri.
Il giorno dopo alle 3 pietro mi portò a fare la prima seduta di chemio e poco dopo che avevo iniziato mi ritrovai Daniele vicino che mi teneva la mano.
Io: ei, che ci fai qui?
Daniele: sono qui per te! In fondo gli amici fanno anche questo.
Io: grazie...
I giorni passavano ed ogni giorno tra i miei zii e i ragazzi mi venivano sempre a fare compagnia durante le sedute. Dopo una settimana Pietro mi fece rifare gli esami e visto che tutto era a norma decise di dimettermi.
Un giorno mi dovevo vedere con Daniele per stare insieme. Ci eravamo dati appuntamento alle 15 in piazza ma lui non si presentò.
Lo aspettai per un'ora ma poi vedendo che non arrivava decisi di andare a casa di zio Raffaele.
Quando mio zio andò in Chiesa io me ne tornai a casa ma quando stavo tornando ad un tratto sentii tirarmi per un braccio così mi girai e vidi Daniele.
Io: perché non sei venuto?
Daniele: ho avuto un imprevisto e non ho fatto in tempo ad avvisarti.
Io: se tieni così alle persone sei proprio pessimo... e lasciami il braccio
Daniele: almeno lasciami spiegare
Io: ora non ti voglio sentire! Lasciami.
A quel punto uscì da casa mirko che sentendo urlare venne a vedere che succedeva...
Mirko: ragazzi ma che succede? Vi si sente fino in casa...
Io: non rompere il cazzo anche tu. Lasciami il braccio!
Daniele mi lasciò ed io me ne andai a casa.
Mirko: dani che è successo?
Daniele: oggi ci dovevamo vedere ma sono dovuto andare in ospedale a fare una visita e mi sono scordato di avvisarla. Lo so che ho sbagliato...
Mirko: si hai sbagliato ma puoi sempre migliorare😊 lascia che le passi
Daniele : ok...
Il giorno dopo nel pomeriggio andai a casa di zio Raffaele e mi disse...
Raffaele: roby domani ci sarà la festa di Ferragosto in oratorio verrai vero?
Ho chiamato anche i ragazzi.
Io: ci vengo solo per te!
Raffaele: brava. Tutto ok?
Io: sisi tranquillo. Ora vado ci vediamo domani. Alle 5 va bene?
Raffaele: perfetto!
La sera dopo cena decisi di scrivere a Daniele.
Io: ciao, senti ti devo parlare. Vediamoci domani pomeriggio alle 5 davanti all'oratorio così poi andiamo alla festa.
Daniele: va bene, scusami ancora...
Il giorno dopo al mattino mi andai a fare una passeggiata e poi nel pomeriggio verso le 4 mi iniziai a preparare per la festa. Dopo essermi fatta una doccia mi vestii ed uscii.
Io e Daniele ci incontrammo a metà strada. Lui stava per attraversare quando io notai che una macchina stava venendo giù dalla strada a tutta velocità così mi buttai in strada spintonando Daniele dall'altro lato per salvarlo.
Daniele grazie a me non si era fatto molto male aveva solo qualche graffio sulle braccia mentre io mi ero fatta male a un ginocchio. Mentre Daniele riuscì ad alzarsi subito io rimasi stesa a terra sanguinante.
Sentendo tutto quel frastuono mio zio Raffaele e Salvatore, uno dei padri dei bambini, uscirono a vedere che succedeva.
Mio zio si precipitò da me e Daniele mentre salvatore andò dall'uomo in macchina e notò che era morto così chiamò subito i soccorsi.
Raffaele: salvatore, come sta il signore?
Salvatore: probabilmente ha avuto un malore ed è morto sul colpo... i ragazzi come stanno?
Raffaele: daniele ha qualche graffio ma sta bene mentre Roberta ha un ginocchio sanguinante...
Mentre i soccorsi portavano via il signore e la sua macchina salvatore si avvicinò a me.
Salvatore: roberta riesci ad alzarti?
Io: non ce la faccio mi fa troppo male.
A quel punto salvatore mi prese in braccio ed insieme a daniele andammo in ospedale.
Daniele venne preso da Giovanni mentre io venni presa da Pietro.
Pietro: ma che è successo?
Io: c'è stato un incidente...
Pietro: ora ti medico e poi andiamo a fare i raggi.
Io: va bene.
Pietro mi iniziò a medicare e appena mi mise il disinfettante mi bruciava tutto. Appena fatti i raggi Pietro notò che l'osso del ginocchio mi si era spostato così mi disse...
Pietro: roby dobbiamo operare...
Io: non c'è altra soluzione?
Pietro: potrebbe spostarlo Carlo manualmente ma farebbe più male e la guarigione sarebbe più lenta, io ti consiglio l'intervento non sentirai niente.
A quel punto entrarono in stanza Salvatore, Giovanni e Daniele.
Io piangendo dissi a Pietro...
Io: no, non mi voglio operare... ti prego pietro risparmiami l'intervento.
Giovanni: Roberta se vuoi guarire prima ti conviene farlo...
Io: non me ne frega niente di guarire presto... io non mi voglio operare. Chiamate Carlo!
Pietro andò a chiamare Carlo e appena entrò in camera mi disse...

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