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violet

capitolo 14

non sapevo che una ventata era pronta a soffiare dietro l'angolo.

Alla mia entrata i corpi dei miei compagni si irrigidirono e tra loro si scambiarono qualche occhiata.
Rimanemmo in quella situazione per un tempo indefinito.
Io ero immobile a fissare loro che decidevano senza parlare chi dovesse dirmi qualcosa.
Avevano discusso di me, senza di me.

"dobbiamo parlare" disse Natasha in tono serio.
Deglutii andandomi a sedere tesa all'angolo del divano per riuscire a guardare tutti in faccia.
Ogni fibra del mio corpo in quel momento si ribellava al mio pensiero di persistere con indifferenza.
Sentivo il peso dei loro occhi, e per il nervosismo non riuscii neanche a entrare nelle loro teste.
Non avevo il controllo. errore.

"siamo una squadra, una famiglia" riprese il discorso la rossa.
Io rimanevo in silenzio ma tenendo lo sguardo solo su di lei.
Forse avevo capito il loro intento. Sapevo che non potevo sfuggire.
"tra poco saremo in missione e dobbiamo fidarci l'uno dell'altro. conoscerci." rimarcò l'ultima parola.
"ok... quindi?" chiesi cercando di procrastinare per pensare ad una soluzione logica alla richiesta ormai ovvia.

"tu sai di noi. Sai che io sono una ex spia russa, prima in una situazione contraria alla posizione dove sono arrivata oggi.
Sai che Wanda è il risultato di un esperimento dell'Hydra, come anche Bucky anche se più datato.
Sai che Sam prima lavorava nell'esercito.
Sai che Steave è il primo prodotto del siero di super soldato.
Sai che Tony prima era in commerci di armi, che hanno portato alla distruzione e a molte morti.
Tu sai, noi no" terminò aspettando una mia risposta.

"arriva al punto Nat" dissi fredda, fingendo di non capire.
"intende che devi dirci chi sei Violet" si intromise Cap.
Rivolsi la mia attenzione verso di lui.
Non era più calmo a parlare sorridendo con Sam.
La scena che avevo visto entrando era svanita.
Ora Steave si era appoggiato con i gomiti sulle ginocchia e da che teneva gli occhi a terra, forse avvertendo il mio sguardo, poi, li rivolse incrociandoli ai miei.
La mascella contratta, le labbra sottili e i muscoli tesi. Anche lui era nervoso.

Capii dall'attenzione che tutti mi avevano rivolta con i loro sguardi tra il rigido e la curiosità che era arrivato il momento di parlare.
Avevo paura. errore.
"chiamate anche gli altri" affermai, confermando la mia decisione di rivelarli la mia vita. Dovevo mostrarli Violet.

Vison attraversando il muro lasciò il silenzio nella stanza. Ritornò dopo poco, ritrovando la stessa situazione.
A seguito dalla porta a vetri entrò il resto della squadra senza proferire parola.
Vision li aveva già avvisati dei motivi della richiesta della loro presenza, lo capii perché avevano lo stesso sguardo degli altri nella sala.

"vi devo spiegazioni a quanto pare" iniziai il racconto. Le parole che dovevo esprimere erano più pesanti di enormi macigni sulla schiena. Erano bloccate in gola, la mia mente le respingeva nello stomaco, ma dovevo, dovevo farle uscire.
Rimasi con la stessa aria fredda, quasi indifferente.
Spostai lo sguardo su ognuno di loro e ora si sentiva più preoccupazione e curiosità che serietà e rigidità.

"Non interrompetemi, non arrivate a conclusioni, non prendete le armi. Aspettate che finisca di parlare" ordinai lasciandoli interdetti.
Ora provavano anche un po' di paura.

"Mi chiamo Violet, Violet Rid." ammisi e ora un lampo attraversò gli occhi di tutti. Le mascelle si serrarono e i muscoli irrigidirono.
"ho detto di farmi finire" mi rivolsi a Nat che aveva messo le mani sulla listo dietro la schiena.

" Si, advanced shadow in persona.
Come sapete ora quindi, sono la figlia di Victorian Rid, uno dei maggiori esponenti della A.S.H
(Associatio for Super Human) l'associazione collegata all'Hydra.
Sono nata nell'esatto scoccare della mezzanotte tra la fine e l'inizio dell'anno. Ho quindi 23 anni.
Data alla luce e cresciuta per i primi 8 anni di vita a Chiscinau, città Moldova.
I miei poteri, sapete che io stessa non ne so l'origine.
Come avete potuto scoprire controllo, o comunque sto imparando ad utilizzare, i 4 elementi della terra. Ognuno di essi è rappresentato sul mio corpo con un marchio:
Aria, quello che padroneggio meglio, si trova come gli altri sotto il braccio sinistro poco più in basso dell'ascella. È un triangolo regolare con una linea che divide la parte superiore.
Il simbolo della terra è uguale ma capovolto, con la punta verso il basso.
L'acqua e il fuoco, anche essi sono sotto forma di triangolo regolare, ma non presentano la linea.
il primo ha la punta in giù, mentre il secondo vice versa.
Inoltre possiedo un quinto potere che mi permette di mettere in pratica, ciò che apprendo e capisco in fondo, come il teletrasporto, la telecinesi, e da poco anche la guarigione.
Potete chiamarlo uznat, dal Russo <apprendere>. Il suo simbolo è un cerchio celeste, si trova dietro al collo.
Sembrano tatuaggi semplici, ma mi ricordano chi sono ogni giorno."