meanwhile

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capitolo 25

POV's Bucky

Scoparsa.
Persa.
Lei era andata.
Scivolata nel vuoto davanti i miei occhi. Davanti a tutti noi.
Non riuscivamo a realizzare, finché il fissare l'asfalto dove lei giaceva agonizzata fu troppo patetico.
Un silenzio ancora più grave ci schiacciò per tutto il viaggio di ritorno al complesso.
Noi avevamo vinto, ma avevamo anche perso.
Per quanto fredda e distaccata, quella ragazza ci aveva dato una parte di se a tutti noi e ora, senza un apparente motivo, ce lo aveva strappato.
Sam non sapeva di noi due, eppure mi stette vicino come se lo facesse.
Io feci lo stesso per lui.
Ero a conoscenza del rapporto instaurato tra lei e il mio amico, sapevo che per lui, per quanto lo nascondesse sotto la sua velata ironia, era stato un colpo basso.

Il complesso era muto.
Nessuno a lavoro.
Nessuno a ridere.
Nessuno a cucinare.
Nessuno a squadrarmi o sfidarmi.
Nessuno con cui fare rumore in quel silenzio.
Andai in camera.
Dopo essermi cambiato, mi buttai sul letto esausto.
Una strana sensazione dietro la schiena mi disturbò dal mio attimo di pace.
Confuso portai la mano sul punto colpito, ritrovandomi tra le dita un foglietto.
Lo presi e me lo misi davanti agli occhi.
Riconoscendo la sua scrittura mi drizzai sedendomi.

Ho uno strano presentimento.
Temo che durante la missione possa perdere la me che ero riuscita a trovare con voi.
Sarò confusa.
Mi dispiace in anticipo.

Violet in qualche modo sapeva che qualcosa sarebbe successo.
Non riuscivo completamente a comprendere il suo gesto e sapevo che mancasse un tassello.
Lei era fuggita perché aveva capito ciò che aveva fatto e non riusciva a sostenere il peso di quei corpi senza vita.
Ma perché non aveva lasciato che l'aiutassimo?
Ancora oggi dopo anni, non so dare una spiegazione precisa.
Ma vi posso rivelare che Violet è il tipo di persona che preferisce ferirti pur di non deluderti.

Mi rigirai il post-it giallo tra le mani.
La dovevo trovare.
Non sapevo dove iniziare, ma ce l'avrei messa tutta per raggiungerla e farle capire e riscoprire se stessa.
Io non avevo il pieno del controllo quando mi trovavo con lei.
Non sapevo spiegare cosa provassi realmente, oltre una connessione, una complicità e forse una dipendenza da quella mora.

Mi svegliai frastornato con ancora il foglietto attaccato al palmo.
Lo misi sul muro dietro la testiera del letto e raggiunsi gli altri che erano già in cucina a fare colazione.
«buongiorno» mi sussurrò Sam una volta seduto accanto a lui con una tazza di the davanti.
«giorno» abbozzai un sorriso.
«oggi faremo il rapporto della missione...» ci informò Steave.
«non sapevo che quel ghiacciolo 2.0 fosse così legata a voi. Che musi lunghi!- fece la sua entrata Stark-
tranquilli la ritroveremo, non crederà mica di potersi sottrarre così al mio charme» il tono ironico che usò, spezzò la tensione della stanza, e per quanto tra me e il miliardario non scorresse buon sangue, riuscii a calmarmi con le sue parole.

-

«facciamo in fretta vi prego» si lamentò Sam comodamente seduto sul divano.
Eravamo riuniti in sala comune.
Il posto all'angolo del sofà rosso di Violet era rimasto vuoto.
Nessuno ci si era seduto.
A volte mi ci cadeva lo sguardo e me la immaginavo con le ginocchia tirate al petto e la faccia annoiata dai discorsi di Cap.
«ci metteremo il tempo che serve Wilson» rimproverò Tony.
«Natasha inizia tu a fare un resoconto di quello che abbiamo fatto, poi parleranno  Clint, Rhodey e Bucky» ordinò Steave addolcendo lo sguardo.
«Siamo scesi trovando l'entrata del laboratorio. Era molto grande, tanti fogli, tanti progetti, alcune armi. Probabilmente le stesse intercettate tempo prima.
Gli scienziati che ci stavano lavorando sono già sotto il controllo di Fury che ci riferirà cosa riesce a estorcere con gli interrogatori.
Poi siamo saliti e... - si fermò un attimo incrinando il tono di voce- abbiamo trovato i corpi a terra.
Dopo aver sentito un urlo ci siamo avvicinati oltre la parete di terra crollata.
Non abbiamo avuto il tempo di realizzare che Violet si è teletrasportata» terminò la russa.
Fecero tutti un cenno di assenso e anche gli altri raccontarono la loro parte di storia.
Clint era stato ferito, poi era andato ad informare Fury.
Rhodey dopo la battaglia aveva seguito Tony e avevano raccolto tutto ciò che potesse essere utile.

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