explanations

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capitolo 10

"no, abbiamo bisogno di un altro minuto insieme"

Per qualche istanti rimasi interdetta, a fissarlo negli occhi.
Poi deglutii e abbozzai un sorriso.
"anche due" risposi.
Curvò la linea delle labbra anche lui, e dopo aver distolto lo sguardo per qualche secondo verso terra, tornò a fissarmi.

L'aria si fece, abbastanza tesa.
Non sapevo cosa fare, e lui neanche.
Ma mi bastava stare con un amico, al sicuro.
Il silenzio da imbarazzante e affilato, si stava sciogliendo, rendendo tutto una comprensione di sguardi.
Entrambi sorridevamo come ebeti a chissà cosa.

Poi di scatto felice mi alzai, e ancora scalza corsi fuori, sotto lo sguardo confuso e leggermente divertito di Bucky.
Dovevo andare dagli altri, dare notizie e ricevere risposte.
L'ombra bianca si era semplicemente spostata sullo stipite della porta, e anche se non lo riuscivo a vedere, sentivo il suo sguardo allegro addosso.

"resto" fu tutto quello che riuscii a dire mentre mi fermavo dalla corsa appena entrata nella sala open-space dove tutti incupiti facevano qualcosa.
Avevo ancora il fiato corto.
Mi ero appena ripresa da uno svenimento, non ero proprio in forze.

Gli occhi di tutti si voltarono e pochi secondi di confusione si tramutarono in sorrisi soddisfatti.
Nat mi venne ad abbracciare, mentre Sam se la rideva di gusto e li altri ai contorni felici osservavano la scena.
Peter ancora un po' stranulato ci mise di più a capire ciò che era appena successo, ma appena intese, anche lui allargò le labbra in un caldo sorriso.

"a una condizione" continuai.
Si intensificò per degli istanti l'aria, la rossa rimase un po' scioccata, e Tony mi fece cenno di andare avanti.
"il mio aiuto deve servire a qualcosa di interessante, se lo troverò noioso, non ci metterò tanto a preparare le valige" affermai.

E mentre gli altri si lanciarono occhiate preoccupate, Stark lasciò il sandwich che si stava preparando sulla penisola della cucina e iniziò a parlare
"abbiamo intercettato " disse mentre mi si avvicinava con passo lento
"scambi di armi, tra associazioni multimilionarie, che con le armi non dovrebbero avere a che fare, rispetto al loro scopo", fece una pausa
"va bene vai avanti, niente di speciale fin ora" commentai
"le armi presentano energie troppo potenti per essere terrene" mi guardò più serio.
"Le due società appartengono a due uomini fantasma se così li possiamo definire. Niente nomi, ne tracce, né foto. Ma cosa più importante, niente dati sulla loro esistenza."

Mi incominciai ad impazientire, avevo preso una scelta, ma la stavo rivalutando vista il problema, apparentemente scontato e solito.
"va bene.... e io a cosa servirei?"
si schiarì la voce e distolse lo sguardo per un attimo
"le persone che proteggevano i carichi, o almeno, il ragazzo che abbiamo incontrano sulla spedizione intercettata, aveva dei poteri" il tono era molto teso, gli altri mi osservavano seri come se attendessero risposte.

"ok... e quindi? mica è la prima volta che combattete contro cianfrusaglie aliene e superpoteri"
Mi stavo scocciando, sentivo che mi dovevano dire qualcosa, ma stavano esitando.
Ci furono sguardi preoccupati per cercare di capire se quel pezzo mancate mi si potesse rivelare o meno.
Sbuffai, ma sembrava quasi che stessero parlando telepaticamente, se non fossi stata così debole avrei provato a leggere il segreto dalle menti, ma non potevo in quel momento.

Venivo quasi ignorata, finché una voce alle miei spalle, attirò l'attenzione di tutti
"fatele vedere la foto"

Bucky era poggiato alla porta, serio e tra un occhiata e l'altra mi posava lo sguardo addosso. Sentivo una stretta allo stomaco.
Tony fece per passarmi un dossier, anche se leggermente contrario, ma Bruce lo bloccó.
"è stanca, non può vederlo ora"
"vedere cosa?" replicai poi confusa.
Non badarono a me e si confrontarono come se non ci fossi.

"non abbiamo prove, idee fondate che possa succedere" iniziò Tony.
"ma ci sono stati casi realmente accaduti certificati" Bruce continuò con tono calmo ma severo.
"deve sapere, e non abbiamo nessun elemento per cui possiamo stabilire che a lei farà quell'effetto"
Steave si era intromesso con voce tesa e profonda.
"ma visti i soggetti precedenti, può accadere" insistè il Dottore.

Stavo ribollendo nel poter solo assistere a quella scena, ero immobile, e incazzata.
"basta" interruppi, con tono spezzato.
"fatemi vedere la foto"
Nat mi guardava tra il contrariato e il preoccupato, mentre Sam e Bucky erano rimasti in silenzio, come Peter.

Bruce si allontanò da Tony, il quale mi porse il dossier allungandosi sull'avampiede.
Lo tenni per qualche momento in mano, la carta ruvida ocra e gli angolini piegati all'insù, lasciavano spazio alla scritta
<S.H.I.E.L.D> con sopra lo stemma e sotto la scritta <grado: avengers> poi continuava a capo <missione: allucinazioni>
Degluitii, presi coraggio e lo aprii.

I miei occhi videro prima un foglio con scritte e titoli, nomi e numeri, ma catturò la mia attenzione un immagine tenuta al foglio con una graffetta.
Ma non feci in tempo a guardarla che la foto, mi diede come una scossa, poi due lampi.

Feci cadere il dossier e mi portai le mani agli occhi, soffocando un mezzo urlo.
Mi spostai involontariamente di qualche passo indietro, strabuzzando ancora gli occhi. Mi sentivo confusa, e nonostante tenessi le palpebre serrate flash rapidi e di vividi colori mi si paravano davanti.

"LO SAPEVAMO TONY, AVEVAMO LE PROVE DEL SANGUE" la voce di Nat mi riportò alla realtà.
Provai ad aprire gli occhi, ma tutte le figure erano confuse e contornate come da forme sfasate concentriche variopinte di mille colori, troppi forti.
Allucinazioni.

Intanto mentre le voci confuse discutevano, avevo trovato disperatamente appoggio al muro.
"cosa sta succedendo" dissi soffocato, fievolmente.

"ehi, ehi, ehi" disse rapidamente, calda, una voce che conoscevo bene, rilassandomi dallo stato di shock.
Mi si avvicinò mettendomi una mano sulla spalla, l'ombra bianca.
"va tutto bene, mi dispiace, ma dovevamo avere più prove, non volevo che succedesse, era necessario"
Mi aveva confusa ancora di più, ma i flash erano scomparsi, i colori si erano sbiaditi e le figure diventate nitide.

"cosa?" chiesi quasi preoccupata.
"che hai geni non terrestri" intervenne Peter, che fin ora era rimasto impassibile. Aveva un tono sconfortato, e avvicinandosi anche lui mostrava quasi incredulità.
"n-non e-è p-poss-sibille" balbettai ancora sconcertata.
"non lo sapevi?" mi chiese Tony che intanto insieme agli altri si era messo intorno a noi.
"no".

Rimasero tutti molto, ma molto sorpresi della mia risposta.
"ma cosa c'entra tutto questo, con la faccenda delle armi?" chiesi curiosa e confusa
"la foto che ti abbiamo mostrato è del ragazzo" Stark sospirò e poi continuò serio
" noi vediamo una semplice immagine nera, nonostante sia stata scattata a lui, ma..." ancora indeciso se poterlo dire o meno, "ha avuto lo stesso effetto su loki e thor". Poi in seguito a una breve pausa riprese il discorso. "il ragazzo in questione, quando abbiamo provato ad affrontarlo, ci riusciva a distorcere la vista, allucinazioni appunto, che dalla descrizione di thor sono simili a quelle della foto" il momento di silenzio implicava un ma
"nel combattimento ne thor ne loki le hanno avute, questo significa che a chi non proviene dalla terra, o ha sangue non mondano, solo la foto può dare quest effetto, mentre a noi solo dal vivo"

C'era però ancora una domanda assopita, tra gli sguardi che mi stava per essere posta
"come fai ad avere poteri e non sapere di non essere completamente terrestre?" chiese sempre Tony.
Esitai nella risposta che era legata ai ricordi. Aspettai qualche secondo, fissando il vuoto nel tentativo di parlare senza perdermi nel passato.
"da piccola mi hanno iniettato vari sieri, e sono stata esposta a non so cosa" dissi anche io sospettosa delle miei stesse parole. " non lo so, non ho mai fatto, ne mai mi è stata data la possibilità di fare domande" conclusi secca. Gli altri non infierirono oltre, lasciando che il discorso cadesse.

"Abbiamo un piano?" ripresi dopo qualche minuto di silenzio e impassibilità.
"abbiamo preso un appuntamento in forma anonima per comprare le armi, tra 2 settimane, ma ci serve l'aiuto di chi può resistere a quei poteri. Non sappiamo se ce ne sono altri"
Annuii e mi diressi in camera mia.

Mi aspettavano 2 lunghe settimane.


Eccoci arrivati all'inizio vero e proprio della missione. Il succo della storia. Il capito è un po' noioso e incentrato solo su pochi momenti, ma ci sono tanti scoperte!
Come sempre fatemi sapere considerazioni e domande!!
Al prossimo capitolo.

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