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capitolo 28

"...i tre versi iniziali si erano impressi così profondamente nel suo animo che gli venivano spontanei come i battiti del cuore."

-Paria dei cieli,  Isaac Asimov


«Ora che sappiamo che state insieme potete anche evitare di far finta di niente» ironizzò Tony vedendo me e Bucky distanti.
«non siamo tipi da pubbliche dimostrazioni» lo zittii io.
«però non vi fate problemi a strusciarvi in luoghi publici» diede man forte Sam al miliardario.
Alzai gli occhi al cielo leggermente divertita.

Gli invitati erano ritornati nelle loro case, o si erano diretti ad altri party, mentre con tutta la squadra ci eravamo riuniti nel salottino dell'ampio soppalco, dove si trovava la sala comune.
Ognuno si rilassava sui diversi divanetti ed io occupavo il mio solito posto all'angolo del sofà rosso.
I discorsi erano leggeri e senza un vero scopo, solo chiacchiere di compagnia e scherzi superficiali.
Bucky sorrideva quieto nella seduta accanto alla mia, con le gambe aperte e la schiena abbandonata al divano.
Non eravamo tutti, poiché gli Asgardiani festeggiavano nella loro terra natale, il bimbo ragno con i suoi amici, Clint insieme alla famiglia e Rhodey sinceramente non avevo idea di dove si trovasse.
Sam rivolgeva qualche sguardo malizioso ogni tanto a me e Bucky, che prontamente alzavamo gli occhi al cielo come fosse un'abitudine.

«non vorrei rovinare il capodanno, ma qualcuno qui ha qualche spiegazione da dare» alluse Stark.
Sospirai e passai un veloce sguardo su ogni compagno, la cui attenzione ormai era completamente rivolta a me.
Sentii bruciare gli occhi dell'ombra bianca che aleggiava al mio fianco, ritrovando coraggio in quelle iridi cielo.
«e va bene» iniziai sotto i loro sguardi insistenti.
«le motivazioni non sono di vostra competenza, ma vi dirò cosa è successo obbiettivamente» premessi sicura.
Nonostante alcuni non sembrassero convinti, con un espressione di comprensione e di ascolto mi fecero continuare.
«Vali ha utilizzato un sistema di annullamento, che credevo fosse solo una storiella che nostro padre ci raccontava, ma a quanto pare, non è così. Prevede la rescissione dei miei poteri, come se me li rubasse strappandoli direttamente dal mio corpo.
Ha eseguito il processo pochi secondi prima che mi trovaste.
Ha sfruttato il mio momento di affaticamento fisico ed instabilità mentale, infierendo con delle visioni, la cui attendibilità non è certa.
Quando ero sul culmine dell'infermità ha utilizzato il suo stilo per cancellare, letteralmente, i simboli dei 4 elementi.
Ma non è riuscito completamente nel suo intento. La cicatrice infatti  taglia quei segni, ma tralascia la punta del triangolo del fuoco, e ancora più importante, il cerchio sul collo.
In questo periodo il mio corpo doveva compensare la mancanza di qualcosa che ha sempre fatto parte di me, quindi i poteri rimasti si sono evoluti ed ho appreso nuove tecniche e capacità. Il fuoco è prettamente inutile visto che il massimo che riesco ad evocare è questo» spiegai mostrando una flebile fiamma sul palmo della mano.
«quindi ora cosa sai fare?» domandò Wanda incuriosita.
«lettura del pensiero, controllo della mente e telepatia su qualunque soggetto, di conseguenza tu e Bucky inclusi. Un'autonomia semi-completa del corpo, ossia la regolazione di temperatura, il mantenimento più duraturo di energie, invisibilità e teletrasporto» asserii lasciando meravigliata la squadra, nonostante continuassi a celarli parte della verità.
«Wanda ha detto che ha ascoltato conversazioni telepatiche con il signor Barnes, ma lei, miss Violet, ha rivelato che solo ora riesce a superare i blocchi dell'Hydra e dei poteri di Wanda, come faceva?» Vision utilizzò il solito tono pacato dalla sua comoda seduta, dove teneva una gamba sopra l'altra e il corpo appoggiato allo schienale della poltrona.
«in realtà era unidirezionale, non erano vere e proprie conversazioni. Wanda riusciva ad intercettarle proprio perché erano messaggi inviati senza una direzione ben precisa, con la sola speranza che fosse lui a sentirli. Sarebbero potuti arrivare a uno di voi, ma fortunatamente non è mai successo» terminai con un sorriso.
«perché tuo fratello ha cercato di toglierti i poteri?» Nat aveva un tono confuso e la faccia corrucciata.
La domanda risveglió gli sguardi di tutti che vennero attraversati da un lampo di rivelazione.

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