25 Change Your Life

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"E così te ne vai?" 

Mi giro al suono di quella voce così familiare

"Ciao Benny" gli dico

Lui con un sorriso si siede accanto a me al bar, questa è la mia ultima sera in Italia. Ieri in videochiamata con l'agente immobiliare ho venduto il mio appartamento nel Buckinghamshire a una coppia di signori inglesi in pensione. 
Io invece, grazie a tutte le ricerche con mio padre, ho trovato una casa più grande fuori da Milton Keynes, così non sono lontana nè dall'ufficio nè da casa di Chrisitan. La cosa più importante poi è quello che dalle foto mandatemi dall'agenzia sembra essere un grande giardino.



dbls.marianna's story 

"Sì, parto domattina" aggiungo

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"Sì, parto domattina" aggiungo

"Dove vai?" mi chiede 

"Torno in Inghilterra, ho comprato casa e ho un nuovo contratto" gli racconto

"Bene, con chi?" mi domanda

"Sempre con la Red Bull, però è a tempo indeterminato, ho dovuto lasciare gli altri incarichi" racconto

"E il tuo fidanzatino monegasco come l'ha presa?" mi chiede poi con un mezzo sorriso

"Non è il mio fidanzatino, Benny, lo sai" lo rimprovero "Non gliel'ho ancora detto, poi lui avrà un posto in Ferrari il prossimo anno" sospiro "Poi, Mattia Binotto, il nuovo team principal non ha bisogno di me. E non ho la benchè minima intenzione di restare in Italia" 

"Perchè no? Potresti" mi dice lui

"Certo, in casa con mio padre che fa fatica a guardarmi negli occhi? Non scherziamo dai" gli dico "E poi la mia vita è là ormai, qui non ho più niente" 

Lui mi guarda con quei suoi occhioni e mi poggia una mano sull'avambraccio, riesco a vedere il mio tatuaggio sul polso attraverso le dita, mi viene voglia di passarci le dita sopra.

"Non sono migliorate le cose con lui?" 

Io scuoto la testa "Penso che mi abbia aiutato così tanto con la casa perchè non vede l'ora che io me ne vada" bevo un sorso dal bicchiere di scotch che ho ordinato "E sinceramente è meglio così, nemmeno io ho voglia di stare in quella casa" 

"Ci credo, forse se ti fosse stato più vicino tu--"

"No. Non voglio parlarne, ormai è andata. E poi l'ho scelto io" lo interrompo

"Sei probabilmente la persona più forte e determinata che io conosca, non sarei mai riuscito a superare tutto quello che hai passato tu" mi dice lui e mi fa il miglior complimento che io possa ricevere.

"Grazie Benny, sei stato un ottimo amico in questo periodo, non avrei potuto chiedere per un infermiere migliore" gli dico.

Bevo in un sorso quello che resta del mio drink e gli do un bacio sulla guancia "Se mai ti verrà voglia di fare un salto in Inghilterra chiamami, anche se a voi Yankees non interessa tutta quella cultura" lo prendo in giro per le sue origini americane

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