"Perché sei venuto in aeroporto?" Chiedo a Charles che se ne sta bello seduto sul mio letto mentre io sto svuotando la valigia per appendere gli abiti e le camicie che mi sono portata dietro, mentre fumo un iqos.
"Devi proprio fumare quella roba? Ça put!" Dice sventolando una mano davanti a sè
Alzo gli occhi al cielo e apro un paio di finestre della camera "Poi le richiudo però che qua fa caldo"
"Perchè sentivo la tua mancanza Marì te l'ho detto" dice poi "Ho chiesto a Pierre quando sareste atterrati e visto che noi siamo arrivati qua ieri ti sono venuto a prendere" fa spallucce come se non fosse niente.
In effetti è così, forse sono io che adesso esagero."Merci, Charles" dico poi mi siedo accanto a lui "T'es très gentil"
"Con te dovrei esserlo sempre" dice e poi mi dà un bacio su una tempia "Com'è andato il volo?" Mi chiede poi sempre tenendo le labbra vicine alla mia pelle, quando però mi rendo conto di cosa sto facendo, che sto rimanendo troppo vicina a Charles, le mie spalle si irrigidiscono da sole e mi allontano.
Lui fa un lieve sospiro quando mi allontano, ma la sua espressione non cambia, mi guarda attento in attesa di una risposta.
"Bene, non ho chiuso occhio, però bene" dico "Ho parlato un po' con Max" aggiungoLui grugnisce infastidito e io lo riprendo "Dai Charlie, guarda che non è più lo stesso bambino con cui correvi sui kart..."
Charles continua a fissarmi poco convinto "Sono seria, è davvero cresciuto molto"
"Vabbè dai che ti ha detto?"
"Ha fatto un bel discorso in realtà, del fatto che non ama più Dilara o perlomeno, non la ama più come prima"
"Benvenuto nel club" commenta Charles e io gli scocco un'occhiata seria
"Che è successo?"
"Ma niente, appena sono tornato a Monaco si è presentata Giada a casa per litigare" sbuffa ancora e poi si lascia cadere con la schiena sul letto
"Mi dispiace C, ma perchè avete litigato?" gli chiedo dopo aver chiuso le ante dell'armadio e messo la valigia chiusa e vuota accanto ad esso
"Solite storie, non penso mai a lei, sono lontano, ho preferito stare con te invece che con lei e lei continua a dire che non sei tu il problema, anche se io non ci credo" prende un respiro e continua "Ma il fatto che non mi è venuto in mente di avvisarla che sarei tornato in primis perchè l'ha scoperto da mia mamma e poi che sarei tornato con qualche giorno di ritardo"
"Charles..." inizio
"Quando mi chiami col mio nome intero non c'è mai niente di buono" ridacchia sollevandosi sui gomiti
"Dai scemo" lo imito dandogli una pacca leggera sul fianco "Per certi versi ha ragione lei" gli dico "Nel senso... è pur sempre la tua ragazza, è normale che si arrabbi se non le dici dove vai o che torni. Col fatto che sei un pilota e viaggi molto è normale che lei voglia passare con te il tempo che avete a disposizione. Il fatto che tu non voglia..." lascio intendere il seguito della frase
"Lo so hai ragione tu" dice "Devo solo... prendere in mano il coraggio"
"Non è facile Charlie, per niente, però è giusto che tu lo faccia... sia per lei che per te" gli dico sfiorandogli la mano che lui prontamente afferra.
"Usciamo?" mi chiede poi
"Quando?"
"Adesso... andiamo a fare un giro e vedere di prendere qualcosa da mangiare" mi sorride "Prometto che ti riporto subito dopo qua così puoi riposarti dato che non hai chiuso occhio in aereo"
STAI LEGGENDO
Love on Track
Fanfictionuna love-story nata su quattro ruote. Marianna si innamora di un ragazzo con il destino segnato, Jules Bianchi. La sua perdita è dolorosa, ma riesce a riprendere in mano la sua vita grazie, al suo migliore amico e figlioccio del suo ragazzo: Charles...