La mattina dopo la mia sveglia suona alle dieci e appena suona mi alzo, vado in bagno, mi sciacquo il viso e metto le mie creme. Dopodiché passo al trucco, molto leggero, un po' di fondotinta, un filo di ombretto marrone e mascara.
Soddisfatta del mio trucco basic vado in camera e opto per un paio di pantaloni neri aderenti, una camicia della polo bianca e la felpa della Red Bull. Il giorno del gran premio nessuno ha bisogno di me, se non per qualche rara intervista, per cui me la posso prendere con molta calma. Prendo un taxi e vado all'hospitality, dove mi preparo una tisana e prendo due biscotti.
Mi metto ad un tavolino al piano superiore e mi godo la vista sul circuito. Vedo diverse macchie rosse che girano per il circuito e poi i miei occhi vanno alla ricerca di Christian e i nostri piloti.
Max non mi piace, fuori dalla pista ogni tanto ci frequentiamo, ma quando corre non lo sopporto, è un po' sporco, tende a buttare fuori gli avversari ed è troppo aggressivo per i miei gusti, però vince. In realtà devo ammettere che rispetto a qualche anno fa è molto migliorato, ancora però non mi convince del tutto. Ed è molto dotato, Christian infatti lo adora.
Pierre invece è un tesoro, ma pretende troppo da se stesso, questo lo rende instabile e troppo emotivo. L'anno scorso è stato promosso dalla Toro Rosso, la scuderia satellite, alla Red Bull Racing, per sostituire Daniel che ha deciso di firmare il contratto con la Renault, mi chiedo spesso come andrà quest'anno. Spero bene per lui, l'anno scorso quando Daniel ha deciso di interrompere la collaborazione ci siamo ritrovati un po' con l'acqua alla gola, Christian e Adrian Newey non se lo aspettavano, però Pierre aveva avuto un'ottima stagione per cui secondo Helmut Marko, il consulente, Pierre era la scelta miglioreSotto vedo che hanno già scoperto gli schermi dove si siederanno Christian e gli ingegneri di gara. Penso che quel lavoro sarebbe un'ansia continua per me, controllare ogni funzione non solo della mia macchina, ma anche di quella degli altri e pensare a una strategia, chi far entrare, chi far uscire. Ci sono una marea di variabili e un enorme studio dietro, per il quale io non mi sento nemmeno portata. No no, io sto bene a parlare le lingue e a organizzare i trasporti.
I trasporti nella Formula 1 sono sempre un tasto dolente. Richiedono un sacco di organizzazione, un po' tramite nave, un po' in aereo e un po' coi camion. Dall'Australia al Bahrein la maggior parte avvengono via mare, ma ad esempio per quanto riguarda l'Europa e la Red Bull le cose vengono trasportate coi camion. Fortunatamente tra l'Australia e il Bahrein ci sono due settimane e le cose vengono smontate in un pomeriggio, caricate e pronte a partire la mattina dopo in modo che arrivino entro il giovedì della settimana del gran premio.
Finita la mia tisana scendo e vado a cercare Christian "Good morning girl!" Mi salutano i meccanici "Ehi there! How are things today?" chiedo ai ragazzi.
I meccanici sono quelli che probabilmente lavorano di più, montano, smontano e hanno un ruolo fondamentale "Car's looking good" mi risponde Marc, uno dei meccanici che durante i pit stop si occupa della ruota antieriore sinistra
"I'm sure it is. Have you seen Christian?" mi indicano un punto vicino al muretto, sta parlando con Adrian Newey, il direttore tecnico. Mi avvicino lentamente, non voglio interromperli se stanno parlando di cose relative alla gara. Io non me ne intendo moltissimo di queste cose, ogni tanto mi viene chiesto qualche consiglio, tipo Christian e Helmut Marko mi chiedono "What would you do?" ma non penso che le mie decisioni siano granchè rilevanti, il consulente è comunque Helmut, io vengo solo interpellata qualche volta, a mio parere solo per farmi sentire partecipe.
"Good Morning Em" mi salutano i due uomini. Non sembra molto professionale il rapporto che abbiamo, ma quando stai a stretto contatto per così tanto tempo anche il rapporto diventa più stretto. Ciò non significa che io possa permettermi di mancare di rispetto al mio capo e ai miei superiori, ma oltre al rapporto professionale si instaura anche un rapporto di amicizia.
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Love on Track
Fanfictionuna love-story nata su quattro ruote. Marianna si innamora di un ragazzo con il destino segnato, Jules Bianchi. La sua perdita è dolorosa, ma riesce a riprendere in mano la sua vita grazie, al suo migliore amico e figlioccio del suo ragazzo: Charles...