6 This feeling

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2008


"Alors tu viens avec nous?" mi chiede Charles all'uscita da scuola, uno di quei rari giorni in cui ci viene in realtà. Charles è sempre alle piste, fa un sacco di assenze perchè partecipa ai campionati di kart e anche quando viene a scuola, il pomeriggio va alle piste. 

Ormai mi sono abituata e ho fatto un po' di amicizia per cui riesco sempre a trovare qualcuno accanto a cui sedermi, all'inizio invece...

Quando Charlie viene a scuola stiamo insieme e il pomeriggio andiamo alla pista, quando invece non c'è li raggiungo per conto mio, perchè so che lui e gli altri sono lì.

E infatti oggi, come tutti i pomeriggi da un anno a questa parte, sono seduta sugli spalti della pista di Jules a guardarlo mentre si allena con Charles e degli altri amici. 

Devo dire che girare per il mondo ha reso Jules ancora più bello di quanto mi ricordavo, quest'anno sta finendo il suo primo Campionato in F3 ed è tornato a casa per la pausa prima della prossima gara in Spagna, abbiamo trascorso tutta l'estate insieme qua alla pista, io a cuocermi al sole e loro a divertirsi qua. Spesso andavamo al mare, uno degli amici di Charles aveva una casa in riva al mare, nel senso proprio di spiaggia e a volte il pomeriggio ci andavamo. 

Con Jules a casa, Charles stava sempre alla pista del papà del suo padrino e visto che io ormai ero di famiglia andavamo sempre insieme, non c'erano molte altre ragazze, purtroppo alle quattordicenni di Montecarlo piaceva fare shopping, andare a nuotare e andare nei baretti delle vie principali di Monaco, che come ben sapete è un buco. 
Mi ricordo che Jules mi ha detto che qua si conoscono tutti ed è proprio vero, tutti sanno chi sono io e spesso mi hanno additata come "la straniera" o "l'italiana", quest'ultimo è diventato il mio nomignolo a scuola. 

Sono talmente immersa nella lettura e nel cercare di non avere troppo caldo che non mi accorgo di Charles che mi sta venendo incontro "Mari che fai?" ultimamente mi dice che devo parlargli in italiano perchè deve allenarsi, lo stesso fa Jules quando siamo tutti insieme, dicono che per loro è meglio perchè devono iniziare ad impararlo in vista della loro futura carriera agonistica nel mondo delle corse, senza contare che Charles sta facendo non so quale campionato di Kart e si trova spesso a dover parlare la mia lingua madre.

"Niente, cerco di non sciogliermi" gli rispondo e lui ridacchia per poi venirsi a sedere di fianco a me "Sei sudato fradicio" gli dico, ma lui mi guarda senza capire "tu es en sueur" gli traduco e lui annuisce. 
Vedo Jules che cammina in pista con suo padre e non riesco a fare a meno di fissarlo, è proprio bello, me n'ero accorta già due anni prima quando era stato così gentile da venirsi a presentare quando ero appena arrivata nella mia nuova casa a Monte Carlo, ma ora era veramente bello, con quel ciuffo castano, il sorriso malandrino e gli occhi scuri.

"Stai.. comment dire.. sbavando" mi riporta alla realtà Charles

"Ma finiscila!" gli do una spinta io 

"Il est beau, non?" Continua a prendermi in giro Charles

"Sì, molto" dico

"Il est.. single" mi dice Charles, dandomi una spinta sulla spalla

"Ma che ne sai tu che hai dodici anni!" lo richiamo io, a dodici anni i maschi non parlano di ragazze, a maggior ragione con ragazzi di 18

"Je l'ai entendu dire à son père" mi risponde lui alzando le spalle.

Sento qualcosa dentro di me illuminarsi, poi Charles mi saluta e dice che torna a fare qualche giro con Anthoine e Pierre, questi ultimi sono due ragazzi che vengono da Lione e Rouen, però sono nello stesso campionato di Charles per cui spesso si allenano insieme.

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