Capitolo 23 - Sospetti

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Leonardo

<<E quindi Angelica ha accettato di aiutare il suo ex fidanzato?>> conclude riflessivo Alex al quale ho raccontato della conversazione avuta con Angelica ieri sera. Angelica ha spergiurato che il suo ex è soltanto molto preoccupato dai problemi di salute e che non ha più alcun interesse verso di lei. Mi ha rassicurato che per Roberto nutre ormai soltanto dell'affetto sincero e che è quindi mossa dalla preoccupazione verso una persona che un tempo ha significato qualcosa per lei.

So cosa significa lasciarsi alle spalle un rapporto importante. So, forse più di Angelica, cosa voglia dire condividere, con qualcuno che non è più né il tuo presente né il tuo futuro, ricordi, doveri e responsabilità. Diversamente da Angelica che condivide con il suo ex fidanzato soltanto dei ricordi, Veronica ed io condividiamo la responsabilità di crescere un figlio insieme, anche se le nostre strade si sono divise.

Eppure non posso fare a meno di essere preoccupato. Forse proprio perché so quanto a volte sia difficile accantonare quella sensazione di appartenenza al passato che i ricordi piacevoli e le emozioni legate a quei ricordi rievocano in alcuni momenti. In più occasioni quando ero in Inghilterra per la riabilitazione, Veronica ed io abbiamo ripensato spesso a quando è nato Marco, a quando per la prima volta l'abbiamo stretto tra le nostre braccia, a quando ha compiuto il primo anno di vita e a quando ha pronunciato per la prima volta le parole "mamma" e "papà", e non posso negare che quelle emozioni irripetibili che ho condiviso con Veronica hanno – pur se per un istante – fatto riaffiorare in me la sensazione di calore di una famiglia. Se non fossi stato più che certo dei sentimenti che provo per Angelica, la nostalgia e i rimpianti avrebbero potuto farmi capitolare, pur se poi me ne sarei pentito amaramente.

E' questo forse che temo davvero. Sono certo che Angelica mi ami, ma ho il timore che i rimpianti e i ricordi che condivide con Roberto possano far vacillare le sue certezze, tanto più che Roberto in questo momento apparirà agli occhi di Angelica in tutta la sua fragilità.

Ieri sera ho cercato di essere comprensivo con Angelica. Ho cercato di comprendere la sua posizione. Ma la verità è che avrei tanto voluto chiederle di stare lontana da Roberto. Ma se l'avessi fatto, mi sarei comportato da perfetto egoista. Angelica non è una mia proprietà e devo rispettare le sue scelte.

So di poter avere fiducia in lei, tuttavia l'uomo insicuro che sono da sempre non riesce a smettere di prefigurarsi il peggio.

Anche per questo mi sto sfogando con Alessandro. Ho bisogno di un parere più obiettivo.

<<Alex, in tutta sincerità, cosa pensi di questa situazione?>> chiedo quindi al mio migliore amico che è stato aggiornato su tutto, anche della mia proposta di matrimonio ad Angelica.

<<Leo, sicuramente non è una situazione facile. Se Martina mi chiedesse di poter stare accanto al suo ex per aiutarlo in una situazione difficile, probabilmente le lascerei la massima autonomia. Questo però non mi impedirebbe di essere geloso>> osserva riflessivo Alex.

<<Quindi è normale che in questo momento mi senta come Otello>> dico al mio più caro amico, cercando di fare una battuta per alleggerire il mio animo appesantito dagli ultimi eventi.

<<Non sarebbe normale il contrario!>> replica Alex ridendo. <<In ogni caso Leo, credo che Angelica viva le tue stesse sensazioni ogni volta che tu incontri Veronica. So che per te è diverso perché lo fai per Marco, ma quando si è trattato di dare una mano a Veronica in un momento di difficoltà, tu non hai esitato. In fondo Angelica si sta comportando come ti sei comportato tu non molto tempo fa>>.

Annuisco all'osservazione di Alex che conferma i pensieri e le considerazioni che hanno invaso la mia mente per tutta la notte.

Poi cambio discorso, perché purtroppo, se anche Angelica e le sue scelte sono una mia priorità, in questo particolare momento della mia vita ho anche altri pensieri.

<<Ad ogni modo, Alex, non è solo Angelica a darmi preoccupazioni. Purtroppo stamattina ho saputo dalla segretaria che abbiamo perso una scadenza. Abbiamo lasciato scadere il termine per proporre un appello. E' la seconda volta in poco tempo che devo ricorrere alla mia assicurazione professionale>> informo Alessandro.

<<Ti sei perso un termine? Leo, non è da te. Da quando ti conosco non hai mai commesso un errore sul lavoro>> replica Alessandro. E non posso che dargli ragione. Da quando ho iniziato la professione ho imparato ad essere estremamente metodico, soprattutto con le scadenze processuali.

Ho installato anche un software per gestire le scadenze di studio ed è quasi impossibile tralasciarne una, a meno che la persona addetta all'inserimento della scadenza non dimentichi di inserirla nel programma.

<<E' proprio questo il punto, Alex. Non ho mai avuto simili problemi sul lavoro, ma da quando è arrivata Agnese, è la seconda volta che mi trovo a dover azionare l'assicurazione professionale>> osservo rendendomi conto soltanto adesso che probabilmente anche l'errore che si è verificato qualche tempo fa su un atto non è dipeso da Angelica.

<<Ne hai parlato con la segretaria? Insomma la situazione comincia a farsi pesante. Se non ha le necessarie competenze per sostituire Chiara, devi prendere provvedimenti subito. Quello che è accaduto è piuttosto grave>> continua Alessandro.

<<Le ho parlato e ha scaricato la responsabilità su Angelica. Ho chiesto anche ad Angelica, che ovviamente, vista la lite tra di noi causata dal precedente errore poco tempo fa, era piuttosto sulla difensiva. Angelica è sicurissima di aver inserito nel programma la scadenza dell'appello e non ho motivi per non crederle. Angelica è sempre molto attenta. Non è da lei fare un errore tanto superficiale. A questo punto comincio a nutrire il dubbio che la scadenza sia stata inserita da Angelica e poi cancellata da qualcun altro>> confesso al mio più caro amico.

<<Vuoi dire che pensi che la tua nuova segretaria ha di proposito cancellato una scadenza? Ma perché avrebbe dovuto farlo?>> domanda Alex perplesso.

<<Non lo so. Ma qualcosa in lei non mi convince per niente>>.

<<Bè, Leo, ti ho già detto che la tua nuova segretaria dà i brividi... ma per quale ragione dovrebbe nuocerti di proposito? In fondo così facendo rischia anche il posto di lavoro>> dice Alex corrugando le sopracciglia.

<<Alex, possibile che solo io noti la somiglianza impressionante a Julius del nipote di Agnese? Possibile che nessuno a parte me si sia reso conto che il nuovo stagista sembra Julius da giovane?>> sbotto dando finalmente fiato ai miei sospetti.

<<Leo, ancora con questa storia! Può darsi anche che il tuo stagista somigli a Julius come dici tu, ma questo cosa c'entra con i tuoi sospetti su Agnese? Non penserai davvero che dietro alla tua segretaria e al tuo stagista ci sia Julius? Sai che non può essere sopravvissuto al volo che ha fatto la sera che le autorità ti hanno liberato!>> cerca di convincermi Alessandro. Ma io non so più cosa pensare. E il mio istinto continua a ripetermi che in tutto questo c'entra qualcosa Julius.

<<Senti Alex io non so cosa stia succedendo, ma non so neppure se Julius sia davvero morto. In fondo il suo corpo non è mai stato ritrovato. So però per certo che nel mio studio stanno succedendo cose strane e che ricevo di nuovo lettere anonime con chiare minacce>> dico con tono scocciato ad Alessandro. Non sopporto che continui a pensare che tutte le mie congetture dipendano dal mio stato psicologico devastato. E' un mio amico e vorrei da lui un po' più di supporto!

<<Quindi pensi che la tua segretaria e il tuo stagista c'entrino anche con le lettere anonime?>> domanda Alex con tono che risulta chiaramente perplesso, come se mi ritenesse completamente folle.

<<Non lo so. Diciamo che per il momento non escludo nulla. Per questo ho ingaggiato nuovamente un investigatore privato. Voglio che indaghi su Agnese e su suo nipote. Se non troverà nulla, allora vorrà dire che mi sono sbagliato e che i problemi in studio sono davvero dipesi solo da errori>> chiarisco al mio amico.

Alessandro sospira pensieroso e poi conclude: <<Senti, se la cosa ti fa stare più sereno, parlerò a Martina dei tuoi sospetti. Magari anche lei può fare qualche ricerca>>.

Sorrido soddisfatto e ringrazio il mio migliore amico che, nonostante in questo momento nutra forti dubbi sul mio stato di salute mentale, ha deciso ugualmente di appoggiarmi e di darmi una mano.

Non so se scopriremo qualcosa, ma il mio intuito mi ripete che non mi sto sbagliando completamente.

Se confessi, ti sposo! 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora