Capitolo 14 - Sollievo

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Angy

<<Agnese ti ha già informato del nuovo arrivo?>> mi domanda Leonardo, mentre ha gli occhi ancora sul fascicolo che sta esaminando alla sua scrivania. Abbiamo fatto pace ormai da qualche giorno eppure sembra così freddo. Anche in questo momento mi ricorda l'avv. Adamante dei primi tempi, piuttosto che il mio Leo.

So bene che il suo cambio di atteggiamento è dipeso dal fatto di avermi visto con Roberto, ma non sopporto più questo suo distacco!

<<No, non so nulla>> replico alla sua domanda, per poi prendere il coraggio di affrontarlo una volta per tutte. Leo ed io dobbiamo chiarire la situazione! Non possiamo andare avanti in questo modo! <<Senti, avrei bisogno di parlarti in privato>> dico quindi, pur se con un po' di esitazione.

Leonardo, che sta scrivendo alcuni appunti su un foglio, alle mie parole si ferma all'improvviso per alcuni secondi come se stesse riflettendo. Sono sicura di aver attirato la sua attenzione, pur se dimostri una freddezza a dir poco raggelante. Con calma e con movimenti misurati il mio capo poggia la penna sul foglio, sfila una sigaretta dal pacchetto che ha sulla scrivania e l'accende senza degnarmi di uno sguardo.

Credo di conoscerlo abbastanza bene da poter dire che la sua postura serafica è soltanto apparenza. Non che la cosa mi consoli, visto che in genere questo suo modo di comportarsi non è foriero di buone intenzioni. Ma è comunque la dimostrazione che non gli sono indifferente come sembra (mi convinco).

<<Dimmi. Ti ascolto>> mi esorta poi lui, guardandomi finalmente negli occhi, mentre aspira il fumo della sigaretta. Oggi più che mai ho l'impressione di essere tornata indietro ai primi mesi della pratica professionale. Questo suo modo di comportarsi mi rende terribilmente nervosa. Tanto da aver perso la determinazione che credevo di possedere solo pochi istanti fa.

<<Bè... ecco... mi domandavo se... vada tutto bene. Voglio dire... tra di noi>>butto là con titubanza, sperando che Leonardo si ammorbidisca almeno un pochino.

<<Tutto benissimo, direi. Ora se non ti dispiace, vorrei parlarti del nuovo stagista>>ribatte Leonardo, frustrando definitivamente la mia speranza di vederlo abbandonare le vesti del mio vecchio aguzzino.

<<Uno stagista?>> domando con stupore. Non sapevo che Leo avesse fatto colloqui per assumere un nuovo collaboratore. Inutile dire che la notizia non mi lascia del tutto indifferente e risveglia in me la paura di essere inappropriata non soltanto come sua compagna, ma anche come sua collaboratrice. Tanto inappropriata da dover essere sostituita con qualcun altro.

<<Sì, il nipote di Agnese. Pare che la scuola superiore in cui si sta diplomando il nipote di Agnese richieda un periodo di stage presso un luogo di lavoro per assegnare alcuni crediti formativi. Mi sono offerto di accogliere il ragazzo nel mio studio per il tempo necessario ad acquisire i crediti che gli servono>> mi spiega Leonardo, che per lo meno è riuscito a fugare i miei dubbi circa il fatto di venire sostituita da un nuovo dottore.

<<Oh...>> osservo, sfuggendomi un'espressione di stupore. Poco dopo il mio cervello dà fiato alla mia bocca senza che me ne renda conto. <<Per un momento ho creduto che avessi assunto un nuovo praticante senza dirmi niente. Insomma, ho pensato per un attimo che il mio operato non ti soddisfacesse più>>.

Non appena mi rendo conto di essermi esposta in tutta la mia fragilità, mi pento della mia eccessiva spontaneità. Soprattutto perchè sono più che sicura che sul volto mi si sia impressa un'espressione da cane bastonato. Ma per fortuna le mie parole sortiscono un effetto insperato (pur se desiderato) nel mio interlocutore.

Leonardo infatti mi sorride dolcemente dopo giorni in cui mi ha tenuto il muso, riservandomi solo sorrisi di circostanza.

<<Sei una sciocca>> precisa, spegnendo la sigaretta nel posacenere davanti a lui ed alzandosi dalla sua poltrona per raggiungermi all'ingresso della sua stanza, dove sono ferma e fissa come una statua da quando sono arrivata.

<<Sei una collega valida ed efficiente come ce ne sono davvero poche. Sarei un pazzo a non approfittare del tuo valore professionale!>> afferma Leo prendendomi per mano ed aprendo le labbra nel suo solito sorriso sghembo.

Sono passati solo pochi giorni da quando mi ha presa per mano l'ultima volta, eppure mi sembra trascorsa un'eternità. E quando sento le sue dita intrecciarsi alle mie, i battiti del mio cuore si fanno immediatamente più accelerati e la tensione che ho in corpo, ormai da quando abbiamo litigato, finalmente comincia a scemare.

<<Quindi>> inizio a dire, abbandonando l'intento di un chiarimento sostenuto, per aggrapparmi alla piega leggera che ha preso la conversazione, <<saresti un pazzo a non approfittarti di me professionalmente, giusto?>>.

So bene di averlo provocato, ma ho bisogno più di ogni altra cosa al mondo di sentire che Leonardo mi desidera ancora. Ho bisogno di lasciarmi alle spalle la distanza che aveva messo tra di noi. Ho bisogno più che mai di dimenticare le incomprensioni che ci sono state in questi giorni.

E sono felice di sentire che Leonardo ha deciso di cogliere la mia provocazione.

<<Sarei un pazzo se non approfittassi di te in ogni modo umanamente possibile! L'ambito professionale al momento non è in cima alle mie priorità!>> precisa sfoderando l'espressione maliziosa e irresistibile che mi riserva nei momenti di intimità, mentre poggia le sue labbra sulle mie per baciarmi con trasporto.

E' un bacio prepotente, ma dolce, furioso, ma languido. Un bacio che trasmette tutta la rabbia e la frustrazione che abbiamo provato in questi giorni, pur se per ragioni diverse, e che svela nello stesso tempo il desiderio che abbiamo entrambi represso.

E quando affonda le sue mani sotto la giacca che indosso per stringermi a sé in un abbraccio determinato e risoluto, vengo invasa da un misto di emozioni: sollievo, desiderio, passione, felicità, estasi.

Vorrei non dovermi staccare da lui, ma siamo in ufficio e non siamo soli.

Perciò, quando Leo allontana la sua bocca dalla mia, mantenendomi stretta tra le sue braccia, non faccio nulla per scostarmi da lui e mi beo ancora nella stretta del suo abbraccio, nonostante mi renda conto dallo sguardo del mio uomo che il momento di intimità sta per lasciare il posto alle incombenze lavorative.

<<Tra poco dovrebbe arrivare il nuovo stagista. Te la senti di mostrargli lo studio al mio posto? Purtroppo sto lavorando ad una memoria che devo depositare entro domani e sono ancora in alto mare>> precisa infatti Leonardo, mentre mi accarezza il volto guardandomi con occhi questa volta amorevoli.

<<Certo! Ci penso io, ma solo ad una condizione>> replico fingendo una serietà, che in questo momento non mi appartiene.

<<Sentiamo. Sono disposto a concederti qualunque cosa in questo momento!>> ribatte Leonardo ridacchiando, avendo compreso che il mio tono grave è canzonatorio.

<<Alla condizione che tu mi prometta di cenare con me stasera!>> concludo sempre serissima corrucciando la fronte e poggiando le mani sui fianchi per assumere una postura autoritaria.

<<Ai suoi ordini, dottoressa!>> risponde Leo, portandosi una mano alla fronte per simulare il saluto militare.

Non mi sembra vero che tutto sia tornato alla normalità. Non vedo l'ora di questa sera, anche se ho il terrore che qualcosa, qualunque cosa, possa infrangere nuovamente la pace che abbiamo appena ritrovato. Se dovessi descrivere il mio rapporto con Leo, in questo momento lo definirei come un giro sulle montagne russe. Dopo aver raggiunto picchi elevati di felicità estrema, quando meno me lo aspetto, accade sempre qualcosa che mi fa precipitare in picchiata nella disperazione, mentre nel tragitto tra una salita ed una discesa sono tormentata dall'apprensione e dall'attesa che si verifichi un'incomprensione. Insomma, al momento Leo ed io non riusciamo proprio ad avere un rapporto sereno e costante, tuttavia non posso fare a meno delle emozioni che provo standogli accanto. Non mi importa delle complicazioni, non mi importa degli ostacoli e delle avversità. Voglio stare con lui, perchè lo amo come non ho mai amato nessun altro in vita mia. Di questo sono assolutamente certa.

Se confessi, ti sposo! 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora