Capitolo 28 - Sconforto e confusione

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Angy

Sono passate le dieci e Leonardo non è ancora tornato. Sono scappata dallo studio ormai da qualche ora, ma di Leonardo non ho alcuna notizia. Non è tornato e neppure mi ha chiamata. Non posso fare a meno di continuare a domandarmi se sia ancora con quella donna, una donna che, per quanto ne so, è terribilmente attraente e provocante. Una donna matura e sicura di sé con cui non può competere una ragazza come me.

E questo pensiero non fa che alimentare il dubbio che ormai mi tormenta da ore, tanto da rendermi esitante. In situazioni normali, dato che Leonardo non è ancora tornato, avrei provato a chiamarlo. Avrei preso il telefono, senza alcuna esitazione, e l'avrei chiamato, non curandomi neppure di poterlo disturbare durante una riunione o un impegno. E invece adesso sono qui a fissare lo smartphone da non so quanti minuti, con le mani che mi tremano e le lacrime che mi bagnano le guance.

Avrò cliccato sul registro chiamate, fissato il numero di Leonardo e poi lanciato nervosamente il telefono sul letto, un numero imprecisato di volte, scoraggiata dal fatto che se anche lo chiamassi, non saprei cosa dirgli. Lo affronterei o farei finta di niente? E se sentissi che con lui c'è ancora quella donna? Se sentissi con le mie orecchie anche solo il minimo segnale che tra di loro c'è complicità o peggio intimità? Ne sarei devastata. Perciò da codarda quale mi sono resa conto di essere, mi persuado che chiamare Leonardo non farebbe che ferire ulteriormente il mio cuore già provato.

E così continuo a camminare su e giù per la camera da letto come un animale in gabbia, mentre a stento mi rendo conto che i singhiozzi mi scuotono le spalle.

Afferro nuovamente il cellulare e chiamo la mia amica Elisa. Ho bisogno di parlare con qualcuno di più lucido di me.

Mi dispiace disturbare Elisa di venerdì sera. So perfettamente che probabilmente è con il suo ragazzo. Lei ed Enrico hanno ripreso a frequentarsi e mi rincresce dover interrompere un loro momento di felicità, ma se non mi sfogo con qualcuno immediatamente, sento che potrei finire per impazzire.

Per fortuna Elisa risponde alla mia chiamata quasi subito. Appena sente la mia voce spezzata dal pianto, capisce che si tratta di Leonardo.

Racconto alla mia migliore amica tutto quanto, senza tralasciare nulla, neppure l'angoscia che mi tormenta e il mio desiderio di rimozione.

<<Angy, ma sei proprio sicura che Leonardo ti tradisca? Voglio dire, la segretaria non ha visto nulla di così compromettente! Insomma ha visto che l'avvocato Ravassi gli teneva la mano, ma c'è modo e modo di tenere la mano di qualcuno! Prima di poter accusare Leonardo di tradimento, forse dovresti sapere cosa ha visto esattamente la segretaria>> cerca di consolarmi Elisa, ma la verità è che nel mio cuore si sta facendo sempre più consolidata la convinzione che Leonardo mi abbia tradita.

<<Non lo so Eli, forse hai ragione tu. Ma allora perché Leonardo non è ancora tornato? Perché non ha provato a chiamarmi, non trovandomi più in studio? Evidentemente Leo è ancora con lei!>> obietto mentre non riesco ancora a trattenere i singhiozzi.

<<Dai Angy, non fare così. Cerca di non fasciarti la testa prima di rompertela! Se vuoi un consiglio, prova a dare il beneficio del dubbio a Leonardo. Non ti sto dicendo di fingere che nulla sia successo, si intende! Sto solo dicendo che prima di accusare Leonardo di tradimento, dovresti avere qualche prova in più... insomma dovresti tenere gli occhi aperti>> conclude Elisa.

<<Anche tu con questa storia di tenere gli occhi aperti!>> replico, ricordando le parole di Agnese che hanno scatenato tutto questo inferno.

<<Angelica, sai che sono e sarò sempre dalla tua parte, ma dare per certo un tradimento solo per quello che Agnese dice di aver visto, mi sembra eccessivo. Hai ragione ad avere qualche sospetto, ma penso che dovresti provare a indagare. Per esempio, quando tornerà stasera, prova a domandare a Leo come mai si è attardato, e confronta la sua risposta con il suo atteggiamento. Un uomo che mente per nascondere un tradimento, normalmente commette qualche piccolo errore che raramente sfugge a una donna>> mi consiglia Elisa.

<<Forse dovrei fare come dici, Eli. Tuttavia non so se sarò capace di far finta di nulla quando Leo sarà di ritorno>> replico alla mia migliore amica, facendo un respiro profondo, nel tentativo di interrompere il pianto e riacquistare un contegno più maturo.

A pensarci bene, Elisa ha ragione. Non posso far finta di nulla e continuare la mia storia con Leonardo fingendo che Agnese non mi abbia raccontato niente. Ma nello stesso tempo non posso neppure basarmi esclusivamente su quanto mi ha riferito la segretaria e dare per certo che Leonardo mi tradisca.

<<So che non sarà facile, Angy, ma se vuoi avere delle certezze, credo che non ti resti che mettere Leonardo alla prova, senza metterlo eccessivamente alle strette questa sera stessa>> prosegue la mia amica, alla quale ho deciso di dare ascolto.

Quando chiudo la telefonata con Elisa, pur non sentendomi sollevata, ho comunque riacquistato un po' di determinazione. Devo capire se Leo ha, o ha avuto, una relazione con Elisabetta.

Corro in bagno a lavarmi il viso per nascondere il recente pianto, poi mi sdraio sul letto e attendo che Leonardo torni a casa, fissando un punto imprecisato del soffitto.

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