Capitolo 45 - Supplizio

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Leonardo

<<Allora Leo, cosa hai scoperto?>> mi chiede Alex, mentre sorseggiamo un caffè nella mia cucina.

Sono passati alcuni giorni da quando sono riuscito a recuperare il curriculum di Agnese e ho chiesto ad Alex di venire da me per confrontarmi con il mio migliore amico.

<<Come già sai, su consiglio dell'investigatore, qualche giorno fa sono passato in studio con una scusa, per avere l'occasione di parlare con il mio stagista>> inizio a dire, prima di arrivare al punto.

<<Mi hai raccontato che sei riuscito ad avere qualche informazione dallo stagista in merito al suo passato. Se non ricordo male ti ha riferito di essere stato affidato alla zia quando era molto piccolo perché i genitori sarebbero morti in un incendio>> mi interrompe Alex impaziente di conoscere le ulteriori novità.

<<Lui sostiene di non avere alcun ricordo dei genitori, in quanto sarebbero morti quando aveva solo pochi anni, e di non avere neppure una loro foto. Agnese pare sia sempre stata molto vaga con lui e che gli abbia fornito pochissime notizie del suo passato. Sembra che gli abbia fatto credere anche che tutte le foto dei genitori sono bruciate durante l'incendio. Tra l'altro il nipote avrebbe preso il cognome del marito di Agnese che pare essere deceduto alcuni anni fa>> proseguo, dando ormai per scontato che Agnese abbia raccontato al nipote un'infinità di frottole. Questo ammesso che il nipote non sia coinvolto negli inganni e nelle cattiverie di Agnese.

<<Però non sei riuscito a sapere dal tuo stagista se abbia vissuto all'estero per alcuni anni>> precisa Alex.

<<Esattamente. Purtroppo mentre cercavo di carpire informazioni da lui, siamo stati interrotti da Agnese prima che potessi fargli qualche domanda che lo inducesse a dirmi se ha vissuto all'estero>> confermo, per poi proseguire. <<L'investigatore privato ha fatto delle ricerche sui precedenti lavorativi di Agnese. E guarda caso non è riuscito a trovare alcuna referenza. Tutti i precedenti lavori di Agnese fanno capo a ditte che hanno cessato l'attività da anni o a professionisti deceduti di recente>> dico aprendo la busta contenente le ricerche eseguite dall'investigatore e poggiando il contenuto sul tavolo della mia cucina.

<<Martina mi ha confermato la stessa cosa. È evidente che Agnese ha indicato quei precedenti lavorativi di proposito. Sapeva che se qualcuno avesse fatto delle ricerche per avere delle sue referenze, non avrebbe avuto conferme o smentite facilmente>> replica Alex, attribuendo ad Agnese una certa capacità criminale.

Devo ammettere di aver sottovalutato la mia segretaria. Non credevo fosse tanto astuta.

<<Ad ogni modo, Leo, Martina mi ha confermato che non riesce a trovare nel territorio italiano notizie di una donna con il cognome di Agnese che risalgano a prima di qualche anno fa. È convinta anche lei che Agnese abbia vissuto all'estero con il nipote per alcuni anni e che sia quindi tornata in Italia soltanto di recente. Ovviamente anche Martina è sicura che entrambi abbiano nomi falsi. È ormai più che probabile che Agnese sia la sorella di Julius e che sia scappata all'estero sotto falso nome portando con sé il figlio del fratello. Probabilmente il marito è deceduto quando entrambi risiedevano all'estero>> dice Alex, poggiando la tazzina di caffè e afferrando la documentazione contenuta nella busta che mi ha consegnato l'investigatore.

È in quell'istante che mi ricordo che tra i documenti, ci sono anche le foto che ritraggono Angelica in compagnia di Roberto. Sono immagini che la mia mente ha voluto rimuovere a tal punto da essermi dimenticato di espungerle dal materiale che volevo mostrare ad Alex.

Quando Alessandro sfoglia le carte che ha in mano, cadono a terra le foto scattate dall'investigatore alle persone che gli ho incaricato di seguire al fine proteggerle. Tra queste alcune foto che ritraggono Angelica con Roberto, che vanno a sparpagliarsi sul pavimento.

E pur volendo cancellare quelle fotografie dalla mia mente, il mio sguardo viene inesorabilmente attratto da quegli scatti, come sospinto da un imprecisato autolesionismo che mi spinge a fissare Angelica immortalata in atteggiamenti affettuosi con Roberto.

I miei occhi studiano ogni dannato particolare che evidenzia la confidenza che li accomuna, indugiano sul sorriso caldo di lei mentre è voltata verso Roberto, si soffermano sulla mano di lui che stringe il braccio di Angelica, come se volessi di proposito farmi del male. Come se cercassi la conferma che quel che sto osservando è reale, così da riuscire a convincere il mio cuore che deve smetterla di struggersi per lei.

Ma quel che ottengo è soltanto un'altra ferita profonda, che brucia sempre più forte.

Alex, che si è chinato a raccogliere le foto che gli sono cadute dalle mani, si blocca un secondo a guardarle, poi alza lo sguardo verso i miei occhi, che sono più che sicuro manifestino chiaramente il mio turbamento interiore, afferra le fotografie frettolosamente e le infila nella busta che è sul tavolo.

<<Mi dispiace Leonardo. So quanto queste immagini ti facciano male>> dice Alex in tono comprensivo.

<<Credimi Alessandro, non ho chiesto all'investigatore di seguire Angelica per avere la conferma che è tornata con Roberto>> preciso. Non ho mai pensato di far seguire Angelica per uno scopo personale. Né tantomeno ho mai pensato di continuare a sbirciare da lontano nella sua vita. Non mi piace violare la privacy di nessuno. E il fatto che Angelica si sia comportata in maniera infantile con me e abbia ridotto il mio cuore in pezzi, non mi autorizza a invadere il suo privato. Inoltre avrei volentieri fatto a meno di vedere quelle immagini.

<<Lo so. Ti conosco molto bene, Leo. E credo che anche in questa circostanza tu stia dando conferma del tuo buon cuore. So che vuoi proteggere Angelica nonostante tutto>> osserva Alex.

Una parte di me vuole proteggere Angelica da ogni pericolo. Eppure l'altra parte, quella dell'uomo ferito e tradito, avrebbe voluto scorgere in quelle immagini, sul viso di Angelica, almeno un po' di tristezza e di sofferenza per avermi lasciato.

La parte di me più egoista non avrebbe voluto saperla felice con Roberto. Perché la verità è che non voglio lasciarla andare.

Se confessi, ti sposo! 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora